Con l’arrivo della primavera le giornate si allungano, il sole si fa vedere più spesso e le temperature aumentano. La natura rinasce e le piante sono piene di fiori, e di polline. Il polline per molte persone rappresenta una sola cosa: allergia.

Infatti, la primavera è quel periodo in cui alberi, piante e arbusti sono in fiore, cioè si preparano alla riproduzione e generano una grande quantità di polline, che a molte persone genera una reazione allergica quando entra a contatto con le vie respiratorie, naso e bocca, o con le mucose degli occhi. In questo articolo scopriamo cos’è l’allergia stagionale e come si può curare.

Allergia stagionale: sintomi e causa

Le allergie stagionali sono causate dall’esposizione ad agenti volatili, come ad esempio il polline, che si trovano in ambiente sono in alcuni periodi dell’anno, come la primavera.

Le allergie stagionali sono molto comuni e diffuse, e vengono identificate anche come “febbre da fieno”. In base al periodo dell’anno in cui si manifestano, legato al tipo di pianta che genera il polline, possono presentare sintomi differenti.

Una singola persona può essere allergica a più tipologie di pollini, alcuni primaverili altri estivi o autunnali, quindi la reazione allergica si può ripetere in periodi diversi durante l’anno. L’allergia può anche essere causata da muffe, le cui spore si possono liberare nell’aria in base ad alcune caratteristiche ambientali, come il vento o la temperatura

I sintomi

Le allergie stagionali portano dei sintomi molto comuni, simili a quelli degli stati di infiammazione delle vie respiratorie, come produzione di muco e congestione nasale. I sintomi più frequenti sono:

  • Prurito diffuso al naso, al palato, al retrofaringe e agli occhi;
  • Occlusione nasale e produzione abbondante di muco, con starnuti e in alcuni casi anche tosse;
  • Possibile ostruzione dei seni paranasali, con conseguente cefalea e in alcuni casi infezione (sinusite);
  • Irritazione e lagrimazione degli occhi, con infiammazione e arrossamento delle aree bianche degli occhi (congiuntivite allergica).

In soggetti con condizioni respiratorie croniche, come l’asma, l’allergia può causare difficoltà respiratorie (respiro sibilante) e tosse persistente.

Cause dell’allergia

L’allergia è una condizione che si verifica quando il sistema immunitario di una persona reagisce in modo incontrollato o anomalo ad una sostanza esterna che entra in contatto con l’organismo (nel caso dell’allergia stagione, il polline). Nella reazione allergica vengono prodotti un gran numero di anticorpi, per combattere sostanze che per la maggior parte delle persone sono invece innocue.

La produzione eccessiva di anticorpi e l’interazione con gli agenti esterni (allergeni) genera una reazione immunitaria che porta l’organismo a produrre delle sostanze chimiche chiamate istamine. Sono proprio le istamine che determinano la comparsa dei sintomi dell’allergia.

La gravità dei sintomi dell’allergia dipende quindi dalla quantità e dalla tipologia di stamine che produce l’organismo durante la reazione immunitaria.

Allergia stagionale: come si cura

L’allergia stagionale si può curare seguendo due vie: evitare il contatto con l’agente esterno che causa la reazione allergica, o assumere dei farmaci che riducono o annullano i sintomi.

Se si sceglie la prima strada, è necessario evitare il contatto delle vie respiratorie o degli occhi con i pollini di stagione o con le spore delle muffe. Per fare ciò si posso utilizzare delle apposite mascherine che coprono bocca e naso, o anche degli occhiali che possano evitare l’esposizione degli occhi al polline.

Per evitare il rischio di avere una reazione allergica, si dovrebbero evitare del tutto ambienti in cui è presente l’agente scatenante.

Antistaminici

Se invece non ci si vuole privare di una passeggiata in mezzo alla natura, si possono assumere dei farmaci, chiamati antistaminici. Gli antistaminici agiscono riducendo o fermando la produzione di istamine, cioè le sostanze chimiche che provocano i sintomi durante una reazione allergica.

Gli antistaminici si possono trovare in varie forma: compresse, spray nasale, capsule, soluzioni effervescenti e creme. In molti casi questi farmaci possono essere acquistati in farmacia senza la necessità di una ricetta, tuttavia è sempre consigliabile consultare un medico prima di assumere degli antistaminici.

In genere agiscono tra i 30 ed i 60 minuti dopo l’assunzione, ed hanno un effetto prolungato che può arrivare anche alle 24 ore.

Possibili effetti collaterali e controindicazioni

Gli antistaminici di ultima generazione hanno ridotto notevolmente gli effetti collaterali dell’assunzione; tuttavia, quando si prende un antistaminico si potrebbero avere sintomi come: sonnolenza, secchezza delle fauci, nausea, capogiri.

Inoltre, in alcuni casi, potrebbe essere sconsigliata l’assunzione di farmaci per l’allergia, come nel caso in cui la persona abbia una delle seguenti condizioni:

  • Gravidanza
  • Problemi alla prostata
  • Pressione alta o disturbi cardiovascolari
  • Disfunzione della tiroide

Si consiglia sempre di consultare un medico prima dell’assunzione di antistaminici.

Diagnosi

Se desideri saperne di più in proposito, ti consigliamo di visitare il sito web di Euroinnova https://www.euroinnovaformazione.it/farmacia-e-parafarmacia/articoli , dove troverai corsi, informazioni e formazione in farmacia e parafarmacia. L’allergia stagionale può essere diagnosticata con una visita medica, mettendo in correlazione i sintomi con l’ambiente o i periodi in cui si verificano. In alcuni casi, può essere utile effettuare un test cutaneo per le allergie, le cosiddette “prove allergiche”. 

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