Le statistiche a livello globale parlano chiaro: entro il 2030 le persone affette da demenza saranno 78 milioni. Un dato particolarmente allarmante anche, e soprattutto, per il nostro Paese, il più longevo d’Europa, in cui le persone affette da demenza sono oltre 1.400.000 e si stima che raddoppieranno per il 2050.
Oggi ci troviamo quindi ad affrontare un’importante sfida a livello sociale: riuscire a supportare un sempre maggior numero di anziani affetti da demenza (e i loro famigliari) in un bisogno che va oltre l’assistenza di tipo sanitario, intervenendo nella sfera della loro quotidianità e delle loro interazioni sociali per mantenerle adeguate nonostante i cambiamenti della malattia.
Ma come? Anche con programmi innovativi come il Virtual Dementia Tour® (VDT®), un’esperienza virtuale scientificamente provata e brevettata che ha come fine quello di generare nel partecipante una maggiore comprensione del tema della demenza. Il VDT® è stato ideato nel 1998 dalla specialista in geriatria P.K. Beville, fondatrice di Second Wind Dreams® (SWD®), organizzazione internazionale no-profit con sede in Georgia riconosciuta come la numero uno negli USA nell’impegno per trasformare la percezione dell’invecchiamento attraverso la realizzazione dei sogni delle persone anziane.
A chi è indirizzato il percorso del Virtual Dementia Tour®? Ai caregiver, ai famigliari delle persone affette da demenza, al personale operante in contesti clinici o educativi, alla comunità (scuole, agenti delle forze dell’ordine, gruppi di comunità, luoghi di culto ecc.): il VDT® è un’esperienza che mostra a tutti uno scorcio del mondo della demenza e ne consente, quindi, una maggiore comprensione.
Ad oggi il VDT® è stato sperimentato da oltre due milioni di persone in 20 Paesi nel mondo. In Italia la diffusione del Virtual Dementia Tour® è stato affidata in esclusiva all’Associazione InsiemeAte Onlus, che fornisce da oltre vent’anni assistenza domiciliare a favore di persone fragili e delle loro famiglie, allo scopo di garantire benessere e qualità di vita all’interno della propria casa.
Esperienza VDT®: come funziona? Ai partecipanti viene chiesto di indossare degli ausili che interferiscono nei movimenti e nella percezione visiva, uditiva e tattile per sperimentare i sintomi fisici e i deficit cognitivi delle persone affette da demenza. Successivamente viene chiesto loro di svolgere azioni semplici, mentre un Certificatore autorizzato osserva e registra il loro comportamento. Al termine dell’esperienza, i partecipanti sono portati a riflettere sulle sensazioni provate e su quanto sperimentato. Il VDT® permette quindi ai caregiver di sviluppare una maggiore consapevolezza delle sfide che le persone con demenza devono affrontare quotidianamente e, a loro volta, possono utilizzare questa esperienza per fornire una migliore assistenza centrata sulla persona.
Il VDT® in ambito professionale: il Virtual Dementia Tour® è un’esperienza che si rivolge anche ai professionisti del settore di assistenza all’anziano (operatori di RSA e strutture specializzate nell’assistenza agli anziani, medici, assistenti sociali, fisioterapisti ecc.) in quanto aiuta a comprendere cosa realmente comporti un’assistenza che ponga la persona al centro: Person-Centred-Care. In particolare, al fine di valutare il cambiamento nella comprensione della malattia dementigena da parte del personale specializzato, SWD® ha sviluppato il DACE® (Dementia Aware Competency Evaluation®), con il quale è possibile valutare nel tempo i risultati del VDT® attraverso specifici indicatori. Un risultato molto importante nella conduzione con regolarità del VDT® è che il personale, comprendendo maggiormente il comportamento delle persone affette da demenza, somministra una minor quantità di farmaci psicotropi.
L’Associazione InsiemeAte Onlus promuove la diffusione del Virtual Dementia Tour® su tutto il territorio italiano. In particolare, di recente il progetto è stato presentato in due tappe dell’Alzheimer Fest Coast to Coast 2023, domenica 24 settembre alla tappa di Cologno al Serio e domenica 8 ottobre alla tappa di Giovinazzo, con risultati molto positivi. Sono già in programma altre attività sul territorio.
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