Nel Marzo 2022 il conflitto russo - ucraino è stato proiettato su teleschermi e raccontato a più voci dalle testate giornalistiche e dai mass - media. Parallelamente, minori stranieri non accompagnati, bambini, ragazzi, donne, anziani e, in alcuni casi, nuclei familiari integri, hanno compiuto una migrazione dalle zone di guerra, entrando concretamente a far parte del tessuto sociale dei nostri contesti. Per accoglierli al meglio, il Centro Fo.R.Me di Cooperativa Sociale Ruah, in collaborazione con la Fondazione Mons.Ambrogio Portaluppi di Treviglio, ha ideato e realizzato un Laboratorio Linguistico di Comunità.

 

Articolati in tre mesi complessivi, gli incontri del laboratorio sono stati co – condotti dalla Dott.ssa Giada Cola, psicologa del Centro Fo.R.Me e dalla Dott.ssa Chiara Castelli, Logopedista, con il prezioso supporto di una mediatrice, di tirocinanti e volontari. Ogni incontro si apriva con un rituale in cui bambini, bambine e operatori venivano coinvolti in un “processo di metaforizzazione” (Giuliani M, 2017) mediante l’impiego di materiali di uso quotidiano, per creare un luogo nel quale negoziare significati e premesse e prendersi cura delle relazioni. Ai rituali sono seguite attività ludiche di movimento, dedicate all’incontro tra i corpi e alla creazione di un clima emotivo positivo. La realizzazione di attività di gioco e animazione era mirata a ripristinare il diritto allo svago sancito dalla CRC (Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza), e violato in contesto di guerra. Ciascun incontro è stato dedicato ad un tema specifico: la cura dei legami sociali, la costruzione di un senso di accoglienza nella comunità ospitante, la rielaborazione degli eventi accaduti e la ricostruzione collettiva di nuovi significati. Il tema è stato declinato all’interno di un lavoro sulle utopie e la creazione fisica di un modellino della “città che vorrei” spazi, strade, abitazioni sono stati realizzati in 3D con materiali di recupero. Ogni incontro si è concluso con la proposta di un’attività logopedica, dedicata all’acquisizione e al consolidamento dell’italiano, nonché alla costruzione di un legame tra la lingua madre e la lingua del Paese ospitante. Il clima di accoglienza creato ha favorito una preziosa collaborazione e partecipazione delle famiglie, che hanno presenziato a tutti gli incontri e partecipato alle attività.

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