L'inquinamento indoor consiste nell’alterazione della composizione dell'aria all'interno di un ambiente chiuso, dovuta a sostanze che ne modificano le caratteristiche e che possono rappresentare un pericolo per la salute umana.

Le cause principali sono da attribuire alle attività umane, alla scelta di nuovi materiali per la costruzione e l'arredamento, ai prodotti per la casa e la pulizia, nonché all'uso di alcuni strumenti di lavoro. Inoltre, tra i motori scatenanti più comuni sono da includere il fumo di tabacco, la combustione, gli antiparassitari e l'uso di prodotti chimici come colle, adesivi e solventi. Persino l'impiego sempre più diffuso dei sistemi di condizionamento dell'aria ha contribuito a questo genere di problema. Infatti, sebbene tali sistemi siano progettati per garantire un determinato livello di benessere, possono al contempo essere una fonte di inquinamento se non vengono mantenuti o utilizzati correttamente.

Inquinamento indoor, conoscerlo per proteggersi

Essere a conoscenza dell'inquinamento indoor è estremamente importante dal momento che può avere effetti negativi sulla salute. Si tratta infatti di una minaccia particolarmente grave per alcuni gruppi vulnerabili come bambini, anziani e persone con malattie croniche, che trascorrono una quantità significativa di tempo negli ambienti chiusi.

A tal proposito, tra le conseguenze vi sono incrementi e peggioramenti di malattie respiratorie croniche, cardiovascolari, asma e allergie. Alcuni inquinanti indoor possono aumentare anche il rischio di tumori, mentre le miscele di composti organici possono generare effetti negativi sul sistema nervoso, portando ad alterazioni del comportamento e delle prestazioni. Pertanto, è necessario prendere provvedimenti per prevenire o quantomeno ridurre il più possibile tale problematica.

Purificatori d’aria e altri strumenti per sanificare la propria casa

Purificare l’aria all’interno degli ambienti della propria casa rappresenta un’operazione estremamente importante al fine di preservare la loro vivibilità e per prevenire la diffusione di batteri, virus e muffe. A tal proposito si dimostra necessario procedere in maniera corretta ed efficace servendosi di vari strumenti. Il primo include l'impiego della ventilazione naturale, un gesto che seppur apparentemente scontato e banale, al contrario ricopre un ruolo fondamentale in quanto contribuisce al ricambio dell’aria. Secondo poi, è possibile introdurre nella propria dimora alcune piante come l'aloe vera, la federa variegata, il ficus benjamina e la felce di Boston. Riescono infatti a catturare e rimuovere formaldeide, benzene, tricolroetene e vapori derivanti dai solventi, mostrando persino una buona capacità di purificazione, pur avendo qualche limite nel filtraggio.

Per sopperire a questa mancanza e contemporaneamente mirare ad un risultato migliore, l'utilizzo dei purificatori d'aria si rivela un'ottima alternativa. Essi si dividono in due tipi principali classificati come ionizzatori e purificatori dotati di filtro.

In linea generale si può affermare che i primi creano degli ioni che legandosi alle particelle inquinanti nell'aria le fanno precipitare. Invece, quelli dotati di filtro HEPA o ai carboni attivi, possono arrestare le particelle inquinanti quali polveri sottili, batteri, pollini e numerose altre sostanze dannose. Come contro, i purificatori d'aria possono avere alcuni svantaggi quali il dispendio energetico e il costo elevato, problemi facilmente risolvibili semplicemente valutando le svariate offerte sulla luce elettrica consultabili anche online. Ovviamente, è bene ricordare che non è necessario tenere questi dispositivi costantemente accesi, basta usarli solo quando necessario e soprattutto con criterio per riuscire a risparmiare sul loro utilizzo.

Un ulteriore suggerimento per combattere l’inquinamento indoor e mantenere gli ambienti sani consiste nell'effettuare una pulizia ordinaria profonda servendosi di prodotti eco-compatibili, biodegradabili e non tossici. In ultimo ma non per importanza, è importante igienizzare regolarmente e a fondo tutte le superfici interne alla propria abitazione.

Altre precauzioni contro l’inquinamento indoor

Oltre ai metodi finora elencati, esistono altri mezzi utili per verificare la qualità dell'aria all’interno della nostra casa e per eludere il rischio dell'inquinamento indoor. Si tratta di strumenti semplici ed efficaci che si occupano di monitorare la concentrazione sia delle polveri sottili, sia dell’anidride carbonica, permettendo agli interessati di comprendere quando sia il caso di aprire o chiudere le finestre oppure di accendere il purificatore d'aria.

Generalmente tali strumenti possono essere controllati in modalità remota tramite un'apposita applicazione gestibile dal cellulare. Oltretutto presentano il vantaggio di essere adatti a tutti i tipi di ambienti, sia interni che esterni, riuscendo a misurare con assoluta precisione la presenza di polveri sottili fino ad arrivare a 0,3 micron.

A questo punto, se viene rilevata una presenza di inquinamento, lo step successivo è quello di purificare l'aria aprendo le finestre (se quella esterna è maggiormente pulita), o in alternativa utilizzando un purificatore d'aria per ambienti interni se l'aria esterna è troppo inquinata, calda oppure fredda.

Studi scientifici dimostrano che l'uso combinato di arieggiamento e filtraggio dell'aria interna è il modo più efficace per ridurre la quantità di agenti inquinanti nell'ambiente. Ovviamente il tutto deve essere fatto permettendo un ricambio regolare al fine di evitare l'accumulo di sostanze inquinanti e di anidride carbonica, e filtrando l'aria per eliminare gli inquinanti residui.

 

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