I trattamenti osteopatici sono delicati e non invasivi, per questo vengono consigliati a qualunque età, a seconda delle problematiche. L’osteopatia neonatale ad esempio è una branca dell’osteopatia che si occupa di trattare i problemi dei bambini già dai loro primi giorni di vita. In questo modo si possono prevenire o risolvere disturbi tipici di questa fase, come le coliche gassose e il reflusso gastroesofageo, la plagiocefalia posizionale e il torcicollo miogeno.

Grazie ad un professionista è possibile accompagnare il neonato nel suo sviluppo motorio e posturale, tramite tecniche delicate ed efficaci che agiscono su tutto il sistema muscolo-scheletrico e viscerale. Tutti i bambini possono avere bisogno di questi trattamenti, anche quelli che non dimostrano particolari problematiche, perché l’osteopatia non serve solo a curare ma anche a prevenire che non si sviluppino dei disturbi. Se vogliamo iniziare un percorso di questo tipo possiamo contattare un osteopata neonatale a Milano, che andrà ad intercettare contratture e rigidità articolari che in futuro potrebbero sfociare in vere e proprie problematiche. 

Quando viene consigliata l'osteopatia neonatale

L’osteopatia neonatale viene consigliata in diverse fasce della vita del neonato, in particolare:

  • durante la gravidanza: fibromi, ipertono, asimmetrie del bacino materno, alterazioni delle pareti uterine sono tutte condizioni che possono limitare la corretta posizione del feto nella pancia della mamma;
  • durante il parto: possono insorgere una serie di disturbi durante questo evento, come le difficoltà respiratorie, la deformazioni del cranio, le disfunzioni alla colonna, all’osso sacro e all’occipite e molte altre cose tipiche nei bambini, come disturbi del sonno, emicranie, otiti, allergie, asma, laringiti, riniti, sinusiti, adenoiditi;
  • durante la crescita: grazie alle visite osteopatiche di controllo si possono individuare precocemente possibili dismorfismi muscolo-scheletrici o problematiche di altro genere, così da poterle prevenire nella crescita del bambino. 

Non ci sono controindicazioni per iniziare un percorso di osteopatia neonatale, chiunque può sottoporsi, ma è particolarmente indicata in caso dei seguenti disturbi: mal di schiena, mal di testa, torcicollo congenito, disturbi del sonno, stipsi, coliche e aria intestinale, occlusione dentale, problemi posturali, otiti, riniti, difficoltà respiratorie come allergie o asma, reflusso gastreosofageo, rigurgiti, plagiocefalie, dismorfismi degli arti inferiori, difficoltà nell’allattamento, pianto, irritabilità. 

Osteopatia e gravidanza: Quali sono i benefici

I trattamenti osteopatici sono più efficaci nel bambino, come tante altre cure, perché il suo sistema è più plastico e ricettivo rispetto a quello di un adulto, e reagisce in tempi minori alle manipolazioni e ai diversi stimoli. Se quindi si inizia presto a trattare alcune problematiche nel bambino, si riesce anche a risolverle più velocemente e in modo efficace, evitando quindi che si ripresentino in futuro. 

Uno scorretto posizionamento nella pancia durante la gravidanza può causare una serie di problemi nel neonato, come le contratture e le rigidità articolari, ad esempio il torcicollo miogeno o i problemi di suzione. Prima di portare il neonato dall’osteopata bisogna quindi far recare la mamma in gravidanza, cercando di svolgere i trattamenti nel momento in cui il bambino si trova ancora in pancia. Questo può essere un aiuto sia per il bambino sia per la madre, che durante questa fase può andare incontro a diversi problemi, come il mal di schiena, il mal di testa, la stanchezza e problemi gastrointestinali. 

Inoltre, le mamme che riscontrano problematiche durante l’allattamento possono ottenere dei validi benefici grazie all’osteopatia, che conoscendo perfettamente la biomeccanica di queste regioni corporee, può intervenire subito risolvendo i disturbi che rendono la suzione inefficace o dolorosa per la mamma. L’osteopatia neonatale può quindi essere utile in diversi stadi della vita del bambino e portare dei vantaggi anche alla madre, perché ogni gravidanza può essere più o meno problematica.

A cura di Chiara Fenaroli, Osteopata
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