Sono passati quarant'anni da quando il Prof. Camillo Paganoni ha avuto la geniale intuizione "tra le tante, di fondare il Centro Oculistico Bergamasco” afferma il Dott. Mazzolani attuale direttore del Centro.

Concepito da sempre come una fucina di innovazioni e confronto tra le varie figure professionali coinvolte nel meraviglioso mondo della visione, il Centro Oculistico Bergamasco ha saputo mantenere in tutti questi anni quella vocazione di rispetto e centralità del paziente da sempre voluta e promossa dal suo fondatore. Continua Mazzolani, attuale direttore del Centro Oculistico Bergamasco "abbiamo voluto quest'anno ricordare il Professor Paganoni attraverso varie manifestazioni che coinvolgessero tutte le persone che hanno avuto la fortuna di poterlo conoscere e proprio in questa logica abbiamo voluto coinvolgere la figlia Maria Cristina e uno dei suoi collaboratori più importanti il Dott. Giulio Leopardi, attuale direttore del Reparto di Oculistica del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro – Istituti Ospedalieri Bergamaschi, Gruppo Ospedaliero San Donato". 

La figlia Maria Cristina Paganoni, docente di Lingua e Traduzione Inglese all’Università degli Studi di Milano, ricorda attraverso queste due risposte il suo Papà:

Quali sono le caratteristiche più legate alla vita personale e familiare del Professor Paganoni che pensa siano in comune con le caratteristiche, invece, più professionali e lavorative?
Papà era un uomo idealista e generoso che viveva con impegno e consapevolezza le proprie scelte all’interno di un’autentica vita di fede. Serietà, dedizione, responsabilità ed entusiasmo hanno caratterizzato i vari ambiti della sua intensa esistenza, dalla famiglia alla professione, all’impegno politico e sociale (penso alla presidenza della sede di Bergamo del Centro Sportivo Italiano) sino al volontariato, soprattutto in Africa. Va detto che tutte queste attività non sarebbero state possibili senza la pari dedizione e la concretezza di mia madre. Papà e mamma si sono voluti molto bene e si sono sempre aiutati. Il successo professionale è stato il risultato delle doti di papà che, nonostante un tratto di timidezza, era un lavoratore instancabile e soprattutto un innovatore ma è emerso da una vita serena e di grande semplicità che trovava nella famiglia salde risorse affettive. La mamma, noi quattro figli e poi i dodici nipoti, che adorava, siamo stati il suo centro di gravità.

Il Centro oculistico Bergamasco ricorda il fondatore Prof. Camillo Paganoni

Come docente che vive le sfide di questo ruolo, quali idee di suo padre pensa siano utili da condividere non solo per chi è studente ma, soprattutto, per chi è insegnante?
Di papà ricordo il grande rispetto per le attitudini individuali di noi figli, che siamo inevitabilmente molto diversi fra di noi e da lui. Ci ha sempre lasciati liberi di scegliere quali studi intraprendere, prendendo più sul serio i nostri progetti che i propri desideri di una 'discendenza professionale'. Solo mio fratello Giorgio, l’ultimo dei quattro, fa l’oculista e ricordo che, quando ha deciso di iscriversi a medicina, papà l’ha saputo solo al ritorno di un’esperienza estiva in Africa. A tutti noi ha sempre comunicato l'entusiasmo per la professione, l’interesse per lo studio continuo, l'apertura alle novità, il desiderio di migliorarsi anche per aiutare gli altri. Tuttavia, e trovo questo molto importante, sebbene ci abbia sempre invitato a impegnarci negli studi, papà era contrario al dover eccellere a tutti i costi, nella scuola come nello sport, e ci ha sempre proposto un modello di equilibrio, insegnandoci a gestire la frustrazione di un insuccesso senza fare drammi. Nella scia del suo esempio, penso che comunicare ai giovani che vale la pena di formarsi con serietà e di spendersi in un progetto a lungo termine, coltivando i propri sogni, talvolta ancora inespressi, e camminando verso un orizzonte più grande, sia il messaggio più prezioso di un docente. I saperi si evolvono, oggi ad una velocità incredibile, ma la passione che metti nell’insegnare è una cifra personalissima che comunica vita e senso, qualcosa che i giovani cercano e chiedono agli adulti. 

Il Centro oculistico Bergamasco ricorda il fondatore Prof. Camillo Paganoni

Al ricordo della figlia Cristina, affianchiamo le parole di chi ha vissuto con il Prof. Paganoni, dapprima come suo allievo e che, successivamente è diventato a sua volta esempio e figura di riferimento per molti oculisti bergamaschi. “Ricordo il professor Paganoni sempre impegnato nel fare qualcosa, che fosse la Sua attività chirurgica all’Istituto Palazzolo o In Policlinico o le visite nel Suo Studio, o che fossero le Sue attività politiche o di dirigenza sportiva o le nostre missioni in Africa, nei 25 anni vissuti al Suo fianco non l’ho mai visto con le mani in mano!" racconta il Dott. Leopardi. "Ha insegnato a noi, Suoi allievi, il rispetto del Paziente e della Sua malattia, ci ha inculcato la voglia di migliorare sempre la nostra attività a partire dalla visita alla sperimentazione costante in tutti i campi della nostra professione, andando di persona a vedere nuove tecniche chirurgiche o nuovi strumenti, mai accontentandoci del sentito dire o di quanto riportato da altri. Faticoso apprendimento, ma quanto, nel tempo, questo ci ha reso!!!! Non aggiungo altro, questi insegnamenti sono bastati come lezioni per tutta la mia vita e di quanti per molti anni lo hanno affiancato nell’attività lavorativa.”


a cura di Lella Fonseca

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