Cani e gatti sono tuttora vittime del reato d’abbandono: ecco come comportarci se incontriamo un animale in difficoltà.
In Italia, il problema del randagismo e dell’abbandono di cani e gatti rappresenta una vera emergenza, con cifre preoccupanti di migliaia di pet lasciati a sé stessi ogni anno. Nonostante l’abbandono di animale sia un reato penale punito con sanzioni severe, il fenomeno persiste. Anche il randagismo è ancora un’emergenza, soprattutto nel Mezzogiorno. Ogni anno, le Regioni e le Province autonome trasmettono al Ministero della Salute i dati relativi al numero di animali passati nei canili, di quelli dati in adozione e dei gatti sterilizzati dal Servizio Sanitario Nazionale. La Lombardia, ad esempio, ha accolto nei suoi canili sanitari oltre 6mila esemplari, 2.140 nei canili rifugio. Nella provincia di Bergamo, nel 2023 il servizio di recupero di cani e gatti feriti o vaganti garantito dall’ATS ha soccorso 1.366 animali, 900 dei quali sono stati riscattati dal proprietario e i restanti sono stati affidati ai canili e gattili rifugio sparsi sul territorio. Il dato comprende principalmente fughe e non abbandoni, confermando fortunatamente che il randagismo non è un fenomeno diffuso in Bergamasca, grazie alla sensibilità dei cittadini e alla politica di obbligatorietà del microchip per cani e gatti.
Come aiutare un animale
Se ci si trova di fronte a un cane o un gatto in difficoltà per strada, ecco alcuni consigli utili per garantire la propria sicurezza e quella dell’animale:
> fermati e avvicinati con cautela, senza gesti bruschi o minacciosi. Mostra calma e tranquillità per non spaventare l’animale;
> sicurezza prima di tutto; se il cane o il gatto sembrano aggressivi o paurosi, evita di metterti in pericolo e aspetta l’arrivo delle autorità competenti;
> offri all’animale dell’acqua a temperatura ambiente;
> verifica l’identificazione: e il cane indossa una medaglietta identificativa, prova a contattare il proprietario o chiamare i numeri di emergenza locali per segnalare il ritrovamento (112);
> contatta le autorità competenti: in assenza di una medaglietta identificativa, o se l’animale sembra bisognoso di aiuto (ferito o in pericolo), contatta immediatamente le forze dell’ordine o la Polizia locale per segnalare il ritrovamento.
Attenzione ai gatti liberi
I gatti vaganti vanno soccorsi solo se feriti o in evidenti condizioni di pericolo. Prelevare un gatto sano dal suo territorio può comportare il rischio che questo, se sprovvisto di microchip, non venga mai ritrovato dal suo proprietario.
Per prevenire abbandono e randagismo
Sensibilizza le persone sull’importanza di applicare il microchip al proprio animale. Se conosci qualcuno che abbandona o maltratta gli animali, denuncia il comportamento alle autorità competenti. Se decidi di adottare un animale domestico, rifletti attentamente sulle tue capacità di prenderti cura di lui: un’adozione responsabile richiede impegno e dedizione, sia in termini di tempo che in termini economici. Prima di acquistare un animale, valuta se adottarlo al canile. Infine, contribuisci alla riduzione del randagismo e dell’abbandono promuovendo la sterilizzazione dei tuoi animali domestici e sensibilizzando le persone che conosci sull’importanza di questa pratica.
Il microchip è fondamentale
Il microchip non è altro che un dispositivo elettronico che identifica gli animali domestici e ne facilita il ritrovamento in caso di smarrimento o fuga. In Lombardia, l’obbligo di applicazione del microchip (e la conseguente registrazione del proprio animale in anagrafe) è stato esteso anche a tutti i gatti nati o acquisiti a partire dal 1° gennaio 2020, ma questa fondamentale pratica purtroppo è ancora lontana dall’essere diffusa.
A cura del dott. Stefano Scioscia
Dirigente Veterinario ATS di Bergamo
Sanità Animale, Igiene Urbana Veterinaria, Prevenzione del Randagismo e Tutela degli Animali d’Affezione.
Revisore dei conti dell’Ordine dei Medici Veterinari di Bergamo