Mini-guida per prendersene cura nel modo migliore. Il Natale si avvicina e i bimbi approfittano per chiedere a Babbo Natale un animale che faccia loro compagnia nelle lunghe sere invernali. Spesso la richiesta riguarda un cane o un gatto ma oggi sempre più frequentemente i piccoli desiderano altri animali quali conigli, cavie, criceti e uccellini. Proprio di questi ultimi parleremo con la dottoressa Milena Martinelli, medico veterinario.
Dottoressa Martinelli, innanzitutto, quali sono le specie più gettonate, classico canarino a parte?
Le specie più amate sono i piccoli volatili. Non solo canarini, ma anche bengalini, pappagallini ondulati fino ad arrivare alle calopsite, un po' più grandi, apprezzate per il loro carattere pacifico, giocoso e affettuoso.
Ma perché piacciono tanto, anche come animali domestici?
Il vantaggio di avere un volatile come animale da compagnia è senza dubbio la praticità di gestione. Per la maggior parte degli uccelli, infatti, la residenza principale è la gabbia. Qualcuno inorridirà al pensiero, più che legittimo, che questo povero animale debba vivere tutta la vita dietro le sbarre, bisogna però considerare che la stragrande maggioranza è nata in gabbia e considera la gabbia un luogo sicuro. Sempre più frequente, però, è la scelta di uccelli "allevati a mano" cioè abituati fin da subito al contatto con le mani dell'uomo con cui sono perfettamente a loro agio. Abitudine che permette una permanenza più prolungata fuori dalla gabbia e un rapporto più stretto con il proprietario. Attenzione, però. Come sempre, ci vuole buon senso: gli uccellini sono esseri molto delicati, da manipolare con delicatezza. Bisogna quindi sempre considerare che i bimbi, specie se piccoli, possono arrecare notevoli danni all'animale che è fra le specie più sensibili allo stress in assoluto.
Passiamo ora all'aspetto più pratico che riguarda la loro gestione. E iniziamo proprio dalla gabbia: che caratteristiche deve avere?
Gli uccelli abituati in gabbia ne richiedono una di dimensioni adeguate alla loro taglia, ovvero che permetta brevi voli al suo interno. Anche l'arredamento è molto importante: ci vogliono posatoi di legno naturale, di vario diametro che permettano al nostro uccellino di fare "ginnastica" alle zampe passando da un diametro all'altro. Tra i legni da usare va benissimo il nocciolo, morbido e non tossico, se integro permette ai pappagallini di fare anche attività ludica e divertirsi strappando la corteccia con il becco. Alternativa più commerciale ma altrettanto valida sono i posatoi rivestiti di materiale abrasivo, colorati con colori atossici che si trovano nei negozi più forniti. Altro componente della gabbia, oltre ai necessari beverini e ai contenitori per il cibo, è il "nido" che può essere messo alle coppie in occasione del periodo riproduttivo oppure ai "single" come luogo di privacy. La gabbia, infine, deve essere posizionata distante da correnti d’aria o fonti di calore eccessivo (soffrono il freddo e le temperature estreme).
Qual è, invece, la loro alimentazione ideale?
L’alimentazione è un aspetto spesso sottovalutato. La regola purtroppo, in genere, è la cessione da parte della maggior parte dei negozianti, insieme alla gabbia, di sacchetti pieni di semi. I semi costano poco e sono molto graditi agli uccellini ma sono quanto di più dannoso per il fegato dei nostri piccoli amici. L'alimentazione ideale prevede, oltre all'utilizzo giornaliero di verdura e frutta fresca, l'impiego di mangime cosiddetto estruso, vale a dire, in parole povere, crocchette per uccellini. Il mangime estruso è composto infatti di cereali, semi, ma anche frutta, con il grande vantaggio dell'omogeneità di presentazione, in modo tale che l'uccellino non possa scegliere certi tipi di semi (di solito i semi di girasole) che sono di gran lunga i peggiori.
Il canto? Segno che sono felici
I canarini, originari delle isole Canarie dalle quali deriva il loro nome, appartengono alla famiglia dei Fringillidi. Il bel canto, per il quale sono rinomati, è una caratteristica tipica dei maschi (le femmine si limitano a qualche cinguettio) … purché siano felici. Il canarino, è un animale sensibile e può soffrire di solitudine. Sarebbe meglio quindi tenerne almeno due esemplari.
a cura di GIULIA SAMMARCO
ha collaborato DOTT.SSA MILENA MARTINELLI
Medico Veterinario
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