La paura di essere “tagliati fuori” dal mondo è una nuova forma di ansia insidiosa. Smartphone e i social media, se utilizzati consapevolmente, possono essere utili per restare in contatto con la famiglia e con le amicizie lontane, ma anche per informarsi. Tuttavia, al giorno d’oggi, la FoMO - Fear of Missing Out - sta diventando un problema tra giovani e adolescenti ed è quasi considerata alla pari di una forma di ansia (anche se nei manuali diagnostici ancora non esiste un disturbo chiamato così).

La sua definizione

Letteralmente “paura di essere tagliati fuori”, la FoMO è una vera e propria sindrome, un bisogno che nasce da un desiderio di relazione, di sentirsi parte di un gruppo, di comunicare e di stare con l’altro all’interno di un ambito circoscritto. Ciò non può che creare stress e minare l’autostima. Il termine FoMO fu coniato dall’imprenditore e studioso americano Patrick McGinnis, allora studente, in un articolo per la Harvard Business Review. Con la parola FoMO, descriveva quello che vedeva accadere a lui e ai suoi compagni di corso: tutti a correre da un evento a un altro, per paura di mancare a qualcosa di “imperdibile” e non stare al passo con gli altri. La FoMO, è quasi una forma di ansia diffusa fra i più giovani, connessa con la società in cui viviamo, in cui lo strumento virtuale (smartphone) si presenta come il mezzo per soddisfare questa necessità. È fondamentale, per l’individuazione della FoMO, porre attenzione sul dispendio di tempo e di energie per controllare cosa fanno gli altri, quali attività stiano svolgendo e a quali eventi stiano partecipando. A questo timore vi è anche l’impellenza di pubblicare storie o post, per mostrare agli altri la propria vita sociale.

Un fenomeno molto studiato

Andrew Przybylski è uno dei maggiori studiosi mondiali della FoMO. Un’inchiesta di J. Walter Thompson (2012) ha fatto emergere un’interessante definizione della problematica: “FoMO: sentimento scomodo e divorante di essere tagliati fuori, che i tuoi amici stiano facendo qualsiasi cosa migliore della tua o che posseggano cose migliori delle tue”. La ricerca scientifica sta approfondendo che il fenomeno porta conseguenze profonde nella personalità di chi ne soffre, per ideare protocolli di cura quanto più efficaci. Secondo Przybylski,  il soggetto più colpito è la popolazione più giovane (per tre quarti maschile).

Le cause e le origini

Nella nostra evoluzione come
specie che vive “in branco”, c’è la necessità di essere in un gruppo con cui condividere informazioni. Tra le cause ascrivibili alla FOMO c’è sicuramente la sensazione di panico per il timore di essere tagliati fuori, oltre a un basso livello di autostima, alimentato dall’uso patologico della tecnologia, per cui chi si sente minacciato all’idea che gli altri possano vivere esperienze e attività più interessanti delle proprie. L’ansia sociale, inoltre, gioca un ruolo decisivo, poiché la persona ha lo sguardo verso l’altro, confrontando la propria rappresentazione e quella altrui. I fattori associati alla FoMO sono: livelli elevati di utilizzo dei social media, ansia, depressione, senso di solitudine, affettività negativa, livelli più bassi di qualità della vita percepita, inclinazione a distrarsi, disturbi del sonno, diminuzione della produttività. Inoltre, il rischio di FoMO è maggiore nei soggetti ADHD (Stato di disattenzione e/o iperattività/impulsività) a causa della loro scarsa abilità di regolazione emotiva.

I sintomi
Di FoMO ha parlato anche Victoria De Angelis, bassista dei Måneskin,a Radio Deejay, che pur essendo stanchissima, ha affermato di dover “uscire per forza perché sennò ho paura di perdermi qualcosa”. I sintomi principali: utilizzo eccessivo dei social, che porta a una dipendenza comportamentale; frustrazione e rabbia intense quando sentiamo di un evento a cui siamo mancati; il timore di non vivere una “vita piena” e l’invidia verso chi la vive; ansia, preoccupazione.

Come superare la FOMO

Questo fenomeno richiede attenzione perché può avere effetti negativi sia fisici - tensione, nervosismo, forte stanchezza, alterazione del ritmo sonno-veglia e stress psico-fisico - sia psicologici: ansia, depressione, ansia sociale, bassa autostima, correlati a disturbi di salute mentale  anche gravi e invalidanti. È importante, quindi, coltivare la consapevolezza, vivere nel presente e praticare la mindfulness, che può aiutare a concentrarsi sul “qui e ora”. Anche la psicoterapia è considerata un metodo molto efficace per il superamento della FoMO. 

A cura di Pia Barbato
Counselor Supervisor Traine
Centro Counseling Integrato APS, Scanzorosciate (BG)