Si sente spesso parlare di pasti sostitutivi, soprattutto in questo periodo dell’anno. Conosciuti da molti, demonizzati da tanti, abusati da qualcuno, cosa si intende per pasti sostitutivi? Che caratteristiche hanno? Quali sono i pro e quali i contro? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Cristina Robba, nefrologa e nutrizionista.

Dottoressa Robba, cosa sono i pasti sostitutivi?

Si tratta di prodotti, generalmente sotto forma di preparati solubili da reintegrare con acqua o di barrette, che vengono utilizzati al posto di un pasto con alimenti naturali. Sono molto utilizzati, in particolare, da chi ha poco tempo da dedicare a un pasto completo, quando i ritmi lavorativi imposti (o autoimposti!) lasciano poco spazio a un pranzo. Fornendo un apporto proteico generalmente elevato, carboidrati in quantità variabili e pochi grassi, è assicurato un buon risultato in termini di sazietà, soprattutto se questi pasti sono associati a un apporto di verdure e/o di frutta fresca.

Allora quali possono essere i limiti o le controindicazioni?

I pasti sostitutivi non hanno controindicazioni assolute, tuttavia come per i pasti a base di alimenti naturali, la tracciabilità e la provenienza delle proteine inserite è molto importante. Nella maggior parte dei casi si tratta di proteine da siero di latte, ma anche derivate dall’uovo, dalla soia, dal pisello o dalla canapa. Si tratta di soluzioni alternative al pasto comode e pratiche, purché utilizzate “con giudizio”. Se ci abituiamo, infatti, a introdurre sempre una barretta a pranzo, spesso a basso regime calorico ma molto edulcorata, sarà poi difficile rimpiazzare questo pasto con un altro più completo a base di cereali e proteine animali o vegetali. L’assunzione di pasti sostitutivi in questo caso risulta piuttosto diseducativa. Sarebbe meglio scegliere prodotti sostitutivi con il sapore di un primo piatto, come zuppe o passati di verdura e utilizzare invece le barrette per uno spuntino pomeridiano, da consumarsi magari prima dell’attività fisica. Questi alimenti sono infatti un buon compromesso per gli sportivi e per coloro che desiderano iniziare un percorso dietetico.

Ma servono davvero per dimagrire più di una dieta equilibrata?

Sicuramente possono essere utili per dare la motivazione e la spinta iniziale a seguire un percorso dietetico più corretto. Non bisogna però avere l’illusione che così si dimagrisca più velocemente. Il solo utilizzo di un pasto sostitutivo al giorno, a meno che non si sia abituati a libagioni sfrenate, diminuisce infatti di poco l’apporto calorico generale. Le controindicazioni insorgono quando vengono utilizzati più pasti sostitutivi, senza il controllo medico, in quanto si possono manifestare carenze nutrizionali. Ecco perché nelle diete chetogeniche (ovvero quelle a ridotto contenuto di carboidrati) i pasti sostitutivi sono preparati da aziende ad alta specializzazione e che hanno investito in ricerca e sviluppo nella produzione di questi pasti. Queste aziende riescono a offrire pasti sostitutivi che coprono tutto il ventaglio dell’alimentazione che siamo soliti seguire, completati da prodotti per la corretta integrazione di sali minerali e micronutrienti. Troveremo così non solo barrette e preparati liquidi, ma anche pasta, dolci, spuntini e - perché no - anche pane e piadine. Il vero “beverone” da shakerare, spesso peraltro di auto-prescrizione, resta quindi meno attraente e meno consigliato dalla classe medica. In conclusione, è importante sottolineare che prima di sostituire i pasti principali della giornata con sostitutivi si dovrebbe tenere conto non solo del tempo stringato a disposizione per il pasto: il vantaggio in termini di sazietà di questi pasti deriva dal loro apporto proteico che però, se eccessivo, si traduce in un carico azotato sul rene. L’utilizzo di questi pasti sostitutivi, quindi, non deve in alcun modo trasformare la nostra alimentazione in una dieta troppo iperproteica, ma deve sempre tenere in considerazione lo stato di salute generale. 

A cura DI Giulia Sammarco
con la collaborazione della dott.ssa Cristina Robba
Nefrologa e nutrizionista
Policlinico San Marco e Smart Clinic presso “Le Due Torri”