Alcune persone non riescono a rilassarsi fino a quando non hanno rifatto il letto, lavato i piatti e passato l’aspirapolvere. Altre, al contrario, stanno benissimo nel proprio disordine. Chi vive meglio? Non è soltanto una questione di abitudini. Gli esperti hanno scoperto che la disorganizzazione dell’ambiente esterno ha un impatto sul corpo e sulla mente. Ne parliamo con la dottoressa Enrica Des Dorides, psicologa e psicoterapeuta.

Dottoressa Des Dorides, quali sono le conseguenze che l’ordine e il disordine hanno sul nostro cervello?

La ricerca scientifica sembrerebbe avvalorare la tesi che mantenere in ordine lo spazio in cui lavoriamo porti ad avere migliori risposte cognitive ed emotive. È quanto risulta da uno studio effettuato dalla Bond University in Australia, secondo il quale il cervello in un ambiente disorganizzato si concentrerebbe più difficilmente. Infatti l’attenzione non sarebbe più così focalizzata sul compito e la memoria sarebbe distratta dagli oggetti accatastati alla rinfusa e dalle carte sparse sulla scrivania. Troppi stimoli visivi potrebbero, quindi, creare un sovraccarico di informazioni che stancano la mente, con un impatto negativo sulla resa e la produttività. Inoltre quando il disordine diventa troppo si corre il rischio di avere sempre meno voglia di rimettere a posto le cose. Chi non ama rimettere in ordine potrebbe essere tentato anche di procrastinare gli impegni lavorativi con un conseguente peggioramento in tutta l’attività professionale. Senza dubbio approcciarsi alle attività con metodo e ordine offre molti più vantaggi: il tempo può essere impiegato in modo costruttivo invece di disperderlo alla ricerca delle cose che non si trovano. Un altro studio, condotto presso l’Università della California del Sud negli Stati Uniti, evidenzia come gli ambienti disorganizzati possono avere effetti negativi sul cervello in quanto il caos crea stress. Quando ci troviamo in un luogo caotico in cui c’è disordine, infatti, il cervello si mette in allarme e aumenta la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress nemico del nostro sistema immunitario. Con il tempo, se lo stress diventa cronico, le difese immunitarie si possono abbassare e i neuroni possono andare in sofferenza con diminuzione della capacità di apprendimento e memoria.

Cosa si può fare allora?

È importante cercare di non dare al cervello stimoli inutili o troppe informazioni da elaborare che possano creare sovraccarico e confusione mentale. Con il disordine la nostra salute in generale potrebbe risentirne. Ad esempio potremmo avere problemi ad addormentarci oppure avere un sonno disturbato e poco riposante. Per dormire bene, quindi, è consigliabile tenere la camera da letto pulita e ordinata. Ma non è finita qui. Chi vive in un ambiente caotico tenderebbe anche a mangiare di più, perciò tenere la casa in ordine può influire anche sul mantenimento di un peso sano.

 

"Fare ordine ha un profondo significato psicologico: significa cambiare “forma mentis” per dare una svolta alla propria esistenza in una direzione di benessere. Prendersi cura del proprio ambiente interno ed esterno vuol dire imparare a occuparsi dei propri bisogni nel momento presente, dare valore a se stessi e al proprio tempo, avere controllo sulla propria vita”

 

Si dice che il disordine esteriore rifletta una poca chiarezza interiore. È vero?

Per stare bene dentro è buona norma occuparsi degli spazi in cui viviamo. Fare pulizia ci aiuta a respirare meglio senza essere soffocati da oggetti inutili e cose che ci tolgono energie. Fare spazio nell’ambiente esterno contribuisce a creare una dimensione interiore di maggiore ampiezza.

Possiamo fare ordine anche nelle nostre emozioni?

Sì, ed è importante farlo. Riuscire a mettere in ordine pensieri ed emozioni ci dà la possibilità di agire con consapevolezza e chiarezza d’intenti. Per entrare in contatto con i nostri stati emotivi ci si può dedicare a pratiche di rilassamento che permettono di ascoltare il nostro mondo interiore. Per iniziare bastano 15 minuti al giorno, sdraiati o seduti sul divano, con gli occhi chiusi, ascoltando musica dolce o suoni della natura. La sera possiamo governare i pensieri immaginando le cose migliori che vorremmo accadessero invece di preoccuparci di quello che temiamo. Visto che i pensieri sono collegati con le emozioni, un ragionamento creativo e positivo attiva direttamente uno stato emotivo piacevole. Nutrendo la mente di fiducia e speranza ci predisponiamo al riposo con il giusto assetto interiore e diamo la possibilità al cervello durante il sonno di elaborare gli stimoli positivi che gli abbiamo inviato.

Ci sono delle tecniche che aiutano a essere più ordinati?

Si tratta di adottare abitudini virtuose. È inutile accatastare documenti, vestiti e oggetti senza curarsene fino a creare un disordine tale che non sarebbe possibile risolvere in poco tempo. Meglio mettere a posto le cose ogni giorno. Quando la situazione è critica invece di farci abbattere e rinunciare è meglio dedicarci a un solo angolino della casa e accontentarci di pulire quello. Quando poi avremo tempo e voglia, faremo un altro piccolo passo avanti dedicandoci a ordinare uno scaffale, un ripiano o una cassettiera. Riguardo agli abiti, invece di buttarli sulla sedia è consigliabile ogni sera appenderli o piegarli. Prenderci cura delle nostre cose ci farà sentire meglio.

a cura di Viola Compostella
con la partecipazione della dott.ssa Enrica Dorides