La pandemia in corso ha avuto un impatto pesante sull’accesso alla cura e alla prevenzione di tutte le patologie che però, mentre il virus imperversa, non sono andate in lockdown. Come successo per altre specialità e altre malattie, anche le prestazioni odontoiatriche durante la prima ondata hanno subito un netto calo, nonostante gli studi dentistici, che sono essenzialmente privati, fossero rimasti operativi. «Nel picco della pandemia a febbraio-marzo 2020 il nostro studio era aperto secondo le disposizioni delle autorità sanitarie, anche se a organico ridotto. In quel periodo ad esempio abbiamo praticato anche estrazioni programmate all’ASST Giovanni XXXIII che stava facendo fronte all’emergenza» ricorda il dottor Maurizio Maggioni, odontoiatra direttore sanitario della Clinica Dentale Pianeta Sorriso che è stato in prima linea durante la pandemia anche attraverso il Rotary distretto 2042. «Durante l’estate 2020 c’è stato un temporaneo ritorno alle cure, anche superiore alla media, forse perché molti non si sono spostati per le vacanze, ma è poi seguito un nuovo calo…»

La pandemia ha causato un aumento del 50% dei disturbi gnatologici (dell’articolazione temporo-mandibolare) dovuti a stress. Una diagnosi tempestiva e a volte l’uso di un semplice bite prevengono danni a lungo termine”

Dottor Maggioni, è giustificato rimandare le cure odontoiatriche per paura del Covid-19?
Assolutamente no, voglio rimarcare che la mancanza di cure, inclusi semplici interventi conservativi, igiene, controlli, per non parlare di interventi più importanti, può portare a conseguenze più serie sia per la salute orale che per il portafoglio. Gli studi odontoiatrici hanno applicato immediatamente tutte le misure di protezione del personale e dei pazienti con una relativa facilità perché sono ambienti in cui già esistevano i mezzi tecnici e la cultura per farlo: ormai da 25 anni siamo molto attenti ai rischi da HIV ed Epatite C. In pandemia sono state intensificate misure come l’ozonizzazione, il ricambio dell’aria, il sovrascarpe per i pazienti, ma eravamo pronti e organizzati per farlo.

Che impatto ha la pandemia sul vostro modo di operare?
Secondo un sondaggio tra i soci di AIOLA, Accademia Internazionale di Odontoiatria Laser Assistita di cui sono fondatore e presidente, è risultato che i professionisti in questa emergenza hanno ottimizzato la strategia di acquisto e gestione dei materiali. Vari articoli, come ad esempio le mascherine, hanno subito forti rincari e gli studi hanno cercato di fare fronte a questi aumenti senza scaricarli sui pazienti, amministrando meglio gli ordini, gli appuntamenti e il flusso di lavoro. Cerchiamo di fare venire le persone in studio per il minor numero di volte possibile. Nel nostro caso avere in sede molte attrezzature (come la TAC e i laser) e il laboratorio odontotecnico è stato di grande aiuto. 

Clinica Dentale
Pianeta Sorriso
Dir. San. dott. Maurizio Maggioni
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