I consigli della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia.
Zaini troppo pesanti, posture scorrette durante lo studio e il gioco, un uso eccessivo di tablet e cellulari possono mettere a rischio la salute della schiena di bambini e adolescenti. Tutte queste abitudini sbagliate durante gli anni della scuola - quelli in cui si verifica la crescita principale dell’organismo - infatti possono contribuire a uno sviluppo inadeguato della muscolatura della colonna vertebrale, con conseguente minor elasticità e dolore, fino a problemi di ipercifosi. Cosa fare allora? Quali sono le regole per prevenire problemi da piccoli e quando saranno adulti? «La premessa d’obbligo è che tutti devono mantenere le spalle e il tronco in posizione eretta, sia quando sono seduti sia quando sono in piedi, sia quando studiano, leggono, scrivono, passeggiano, chattano o giocano. Questo per evitare l’insorgenza e/o l’aggravamento della cifosi dorsale e lordosi lombare che possono portare a gravi deformità ossee» sottolineano gli esperti della Siot (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) a cui abbiamo chiesto qualche consiglio salva-schiena per gli studenti.
1. Indossare zaini leggeri: è tollerato un carico non superiore al 15% del peso corporeo del ragazzo; in casi superiori, troppi libri da portare a scuola e troppo pesanti, preferire il trolley. Per questo motivo sarebbe auspicabile che tutte le classi fossero dotate di armadietti porta libri personali per gli studenti.
2. Sui banchi di scuola cercare di mantenere la posizione corretta del tronco, cioè in posizione eretta.
3. Per quanto possibile, a scuola cercare di far osservare (anche a casa del resto) il rapporto ideale tra la seduta e il piano dello scrittoio: quest’ultimo dovrebbe essere più o meno all’altezza della linea del seno. Si può ottenere usando una sedia più bassa o uno scrittoio più in alto.
4. Controllare che le sedie a scuola (ma anche a casa) abbiano lo schienale rigido e alto e con un angolo di 90° con la seduta. Questo dovrebbe favorire la migliore postura possibile purché il ragazzo stia seduto con il bacino e le spalle aderenti allo schienale stesso.
5. Praticare sempre attività motoria a scuola e, oltre all’educazione fisica settimanale in palestra, sarebbe buona norma eseguire 10 minuti di esercizi in classe a metà giornata.
6. Per una buona postura è fondamentale anche avere in classe una illuminazione ottimale sia di luce naturale sia di luce artificiale. La scarsa illuminazione, infatti, causa uno sforzo maggiore degli occhi, che si accompagna a una alterazione della postura.
7. Per lo stesso motivo è importante che la lavagna in classe sia alta e ben visibile e che la distanza di questa dai banchi non sia eccessiva.
8. In tutte le scuole si va diffondendo l’uso di tablet: se da un lato questo dovrebbe ridurre il peso dei libri da utilizzare, dall’altro bisogna fare attenzione alla postura durante l’uso di questi ausili elettronici. È infatti dimostrato che il loro utilizzo giornaliero in modo smodato e incontrollato -insieme agli smartphone, vero allarme sociale- è causa di aumento della cifosi dorsale (ndr. per cifosi si intende la curvatura fisiologica della colonna vertebrale a livello dorsale, cioè tra la zona cervicale e la zona lombo-sacrale; quando la curvatura si accentua si forma una concavità in senso antero-posteriore, la cosiddetta “gobba”).
9. Corollario irrinunciabile del punto precedente: vietare l’uso di smartphone in classe.
A cura di Viola Compostella
con la collaborazione del dottor Francesco Falez
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Presidente Siot (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia)