Un approccio metodologico riabilitativo unico, frutto di un mix di esperienza medica e innovazione tecnologica, che usa il movimento come terapia e come obiettivo, per ridare aspettative di movimento autonomo anche a pazienti con serie lesioni spinali. È il metodo utilizzato al Centro Fisioterapico Viktor Physio, all’interno del Point di Dalmine (Polo per l’Innovazione Tecnologica della Provincia di Bergamo). Centro di eccellenza per il trattamento di emiplegie, paraplegie e tetraplegie è punto di riferimento sia per la riabilitazione sia per allenamento funzionale di sportivi e non, di tutte le età. La struttura offre un servizio privato di riabilitazione neuromotoria, di preparazione sportiva professionistica e amatoriale di alto livello e di prevenzione del decadimento motorio nell’invecchiamento. Figura di riferimento è il dottor Viktor Terekhov (inventore del metodo), direttore scientifico del Centro fisioterapico e responsabile della R&S (ricerca e sviluppo) della Viktor srl Elettromedicali & Physio, oltre che primario presso il Policlinico dell’Accademia dello Sport di Leningrado (dove per oltre dieci anni si è dedicato alla preparazione della squadra olimpica di ginnastica contribuendo ai suoi successi) e direttore del laboratorio di ricerca presso l’Accademia di San Pietroburgo per gli studi aerospaziali. Abbiamo incontrato il dottor Terekhov per conoscere più da vicino questo approccio terapeutico.
Da dove nasce l’idea di questo innovativo metodo?
L’esperienza medica, nella ricerca scientifica e sul campo, su soggetti molto diversi tra loro (dal cosmonauta alla campionessa olimpica, dai grandi traumi alle lesioni midollari) hanno contribuito a sviluppare un nuovo metodo di lavoro che consente di abbinare stimolazione elettrica funzionale a qualsiasi tipo di movimento ciclico. Il movimento non solo permette al nostro corpo di agire nel mondo esterno (spostandoci, lavorando, giocando…) ma, per la proprietà plastica del sistema nervoso, anche di modificarsi in risposta a stimoli ciclici. Per massimizzare il recupero è necessaria una terapia che induca il paziente a sfruttare al meglio le sue capacità plastiche e questo è possibile solamente attraverso la ripetizione di movimenti altamente coordinati e stimolazione fisiologicamente corretta.
Come è possibile far muovere chi non è in grado di farlo?
La base metodologica di tutte le attività del centro è la Stimolazione Elettrica Funzionale Adattiva Kinesiterapica AFESK. Viktor Physio è dotato di apparecchiature di ultima generazione, come il VIK16, che sono state sviluppate basandosi sulle più recenti conoscenze in neurofisiologia e in fisiologia del controllo del movimento e che introducono un significativo progresso nella scienza e nella pratica della riabilitazione intensiva. VIK16, al momento, è l’unico elettromedicale (certificato e brevettato) in grado di affiancare o sostituire il Sistema Nervoso Centrale nella gestione dello schema motorio erogando su 16 gruppi muscolari opportuni stimoli per intensità, tempo di attivazione e frequenza durante il movimento ciclico pianificato.
"L’idea di sviluppare una tecnologia in grado di replicare il movimento è nata oltre quarant’anni fa durante il mio lavoro in Unione Sovietica in ambito aerospaziale, militare e sportivo” dice il dottor Terekhov. “È costata, e costa, molto lavoro ma lo sguardo dei miei pazienti, il loro ritorno a una vita vissuta, giustifica tutte le energie spese”
Come può un metodo di lavoro rivolgersi sia a pazienti con lesioni midollari sia ad atleti di alto livello?
La tecnologia utilizzata condivide gli stessi principi, ma disponendo di circa 50 programmi diversi può essere impiegata nell’individuo sano per esaltare il movimento (ad esempio di un particolare gesto atletico) mentre in un contesto di patologia può esercitare una stimolazione finalizzata al ripristino del movimento; diverse sono naturalmente le procedure e le intensità. Riproducendo in modo ciclico e ripetuto un movimento complesso il paziente attiva le sue funzioni plastiche e motorie mentre lavorando sullo schema motorio “ideale”, l’atleta professionista o amatoriale può ottimizzare le proprie capacità prestazionali incrementando notevolmente le performance e riducendo il rischio di infortunio. I programmi corrispondono alla riproduzione di movimenti complessi, come il cammino, la pedalata, il sedersi e l’alzarsi, il nuoto simulato etc. Il metodo AFESK è reso ancora più efficace da attrezzature specificamente progettate e realizzate, come i sistemi di sospensione che permettono di gestire il rapporto con la gravità (carico) in assoluta sicurezza e libertà di movimento (Viktor Physio è uno dei pochi centri in Italia a disporne su un ampio percorso, vedi foto).
Quanto conta la motivazione del paziente?
L’aspetto psicologico e motivazionale può essere decisivo per il raggiungimento di traguardi così ambiziosi, naturalmente insieme alla competenza e sensibilità del dottor Terekhov e all’entusiasmo e all’impegno di Simone e Tommaso, i giovani fisioterapisti laureati.
Chi può accedere al trattamento?
Il metodo rappresenta un’opportunità terapeutica per la popolazione sana e patologica. Attualmente pazienti di età compresa tra i 4 e gli 80 anni sono in cura da Viktor Physio per il trattamento con il VIK16 di situazioni patologiche o aumento di performance atletica. Nell’ambito delle patologie i pazienti accedono al centro con il loro storico o cartella clinica e il percorso inizia con un approfondimento elettromiografico. Viktor Physio tratta tutte le compromissioni del movimento, anche quelle più invalidanti, sia di origine traumatica sia degenerativa, la riabilitazione ortopedica (mal di schiena, pre-post interventi chirurgici, vizi posturali…) e neurologica (lesioni midollari, post ictus, emiplegie, radicolopatie…).
I risultati vengono monitorati attraverso elettromiografia e in base a dati che il macchinario raccoglie durante il trattamento.
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Viktor Physio
Polo per L’innovazione Tecnologica
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