Si chiama “La Trottola” ed è un nuovo centro per l’età evolutiva, nato poco meno di un anno fa come risposta concreta alle esigenze delle famiglie alle prese con problematiche legate all’età dello sviluppo. Il centro, la cui forza è il lavoro in team e in mini-equipe, in particolare, si occupa della diagnosi e del trattamento dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa), offre consulenza psicologica alle famiglie, propone percorsi di sostegno alla genitorialità anche attraverso gruppi di Parent Training per i genitori di bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) ed è specializzato nel recupero e nel potenziamento delle abilità scolastiche. Conosciamolo meglio insieme a Marianna Ravazzini, grafologa professionista specializzata in grafia dell’età evolutiva ed educatore al gesto grafico (ai sensi della L. 4/2013).

Perché decidere di aprire un centro per l’età evolutiva?
Nello svolgimento della nostra professione ci siamo resi conto che l’unico modo per garantire ai bambini e alle loro famiglie un servizio di qualità era quello di integrare le competenze di diverse figure, per ottenere una visione completa e un intervento il più possibile mirato. Abbiamo cercato di creare quindi un team completo ed equilibrato, con competenze specifiche e complementari, in grado di offrire una presa in carico tempestiva e globale.

Chi sono i professionisti della Trottola?
L’équipe si compone di due logopediste, che hanno conseguito specializzazioni diverse per il trattamento di adulti e bambini, una psicoterapeuta infantile, una grafologa educatrice al gesto grafico, un neuro psicomotricista e una dietista-nutrizionista.

Quali sono le principali motivazioni per cui i genitori si rivolgono a voi?
Nella nostra società liquida la definizione dei ruoli, le modalità di trasmissione delle regole e le manifestazioni di affetto hanno subito una rivoluzione pressoché totale. Per questa ragione, spesso, le famiglie si rivolgono a noi. A volte bastano semplici indicazioni operative, altre volte è necessario un intervento più strutturato. È inoltre cambiato l’atteggiamento verso il bambino, non più trattato come un piccolo adulto. Oggi sono aumentati gli strumenti diagnostici, abbiamo una grande disponibilità di studi scientifici a cui possiamo attingere: grazie a questi strumenti possiamo individuare in modo puntuale le difficoltà che ostacolano la vita scolastica del piccolo alunno.

Quando è necessario intervenire?
Premettendo che ogni bambino ha il diritto di sviluppare le proprie competenze con i suoi tempi, ci sono segnali che potrebbero indicare alcune difficoltà. Ad esempio quando si fa fatica a imparare a memoria una filastrocca, quando si manifesta una significativa goffaggine nel vestirsi e allacciarsi le scarpe; quando fare i compiti da soli crea uno stato di panico e agitazione, quando si fa fatica a calcolare a mente anche minime quantità. Prima di attivare l’iter diagnostico è consigliabile sempre intraprendere un percorso di potenziamento per verificare che non si tratti di semplici lacune.


Centro La Trottola 
Via Principe Amedeo 64
Verdellino (BG)
Tel. 349 4414194
centrolatrottola@gmail.com
www.centrolatrottola.it
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