“Una casa lontano da casa”, un’oasi di tranquillità e di condivisione che accoglierà le famiglie, residenti lontano da Bergamo, dei bambini costretti a lunghi e frequenti ricoveri ospedalieri. Si chiama “La Casa di Leo” ed è stata inaugurata pochi giorni fa a Treviolo. Gestita dall’associazione Eos Onlus, prende il nome da Leonardo Morghen, per tutti Leo, bimbo di Mozzo morto nel 2015, a soli 10 anni, per una rara malattia che lo aveva colpito fin dalla nascita. «Leo era solo un bambino, ma ha dimostrato un coraggio e una saggezza nell’affrontare la vita che pochi adulti sanno raggiungere. La sua breve ma intensa esistenza rimane un insegnamento per tutti noi» dice don Andrea Pedretti, dell’associazione Eos, promotore del progetto. Un ricordo che Eos, Onlus nata nel 2010 per sostenere lui e la sua famiglia nei vari viaggi negli Stati Uniti alla ricerca di una cura, oggi ha reso ancora più indelebile e tangibile. «Il progetto “La Casa di Leo” è nato da una semplice osservazione» continua don Pedretti.

«I bambini ricoverati in ospedale hanno bisogno di un papà e di una mamma sereni, proprio come quelli che Leo ha avuto a fianco durante la permanenza nelle case accoglienza. Il progetto nello specifico si rivolge a quelle famiglie i cui bambini necessitano di cure presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ci siamo resi conto che l’esigenza alloggiativa temporanea, a causa della migrazione sanitaria, è molto elevata. Tuttavia la capacità di ricezione territoriale è insufficiente per dare una risposta adeguata alla domanda di alloggio». Non solo “ospitare”, ma far sentire i genitori circondati da un clima di tranquillità, relax e attenzione, affinché non siano soli nell’affrontare le fatiche della malattia del figlio: è questo l’obiettivo del progetto, che prevede cinque stanze indipendenti con bagno privato, ma anche molti ambienti comuni. «La caratteristica principale dell’articolazione degli spazi della casa è la socialità, impostata su una dialettica tra spazi comuni e spazi privati. La casa infatti prevede che le famiglie ospitate abbiano la possibilità di vivere in aree comuni in cui intrecciare rapporti tra loro per cercare supporto, sostegno, confronto. Si tratta di un esperimento di housing sociale unico nella Bergamasca, in cui la condivisione può donare serenità, sollievo e diventare strumento di guarigione» conclude don Pedretti.

L’attenzione al benessere del bambino e delle famiglie è declinato anche negli elevati confort abitativi di cui “La Casa di Leo” è dotata e nell’attenzione alla sostenibilità (la struttura è realizzata completamente in legno)

Eos La Stella del Mattino - Onlus
Mozzo (BG)
Via Ugo Foscolo, 3 - Tel. 347 9145576
www.eosonlus.org - www.lacasadileo.org
Codice Fiscale 95184810166

a cura DI GIULIA SAMMARCO