Ogni maternità porta con sé emozioni e sensazioni diverse. Una di quelle più forti è il “senso del distacco”, quando mamma e bambino non sono più legati “fisicamente” tra loro. Questo momento può rappresentare un vero e proprio trauma soprattutto nel caso dei bambini nati pretermine, ma da diversi anni è stata implementata una strategia per ricreare il legame fisico tra figlio e genitore: è la Kangaroo Care o Terapia del marsupio. Conosciamo meglio questa pratica con Giulia Meloni, puericultrice.

In cosa consiste la Kangaroo Care?

La Terapia del marsupio è una pratica di cura che si riserva al neonato pretermine e consiste nel posizionarlo a contatto, pelle a pelle, sul petto del genitore. Il “pelle a pelle” è un metodo semplice ed efficace per promuovere la salute e il benessere del neonato, che viene a mancare in caso di prematurità, e aiuta moltissimo la madre.

Quali sono i benefici?

Le ricerche in corso, i numerosi studi e le esperienze condotte in questi anni su scala mondiale hanno messo in evidenza l’efficacia di questo approccio nel favorire il legame genitore-bambino, il coinvolgimento precoce della madre, l’attacco al seno e un più veloce adattamento alla vita extra-uterina, oltre a una migliore umanizzazione dell’assistenza neonatale. Le madri raccontano di essere meno stressate durante la Terapia del marsupio e riferiscono un aumento di autostima nella sensazione di poter fare qualcosa di importante e affettuoso per il loro bambino. La posizione adottata durante la Kangaroo Care è ideale per avvicinare il neonato prematuro al seno, favorendo con la madre un contatto intimo per sentirsi, toccarsi e annusarsi e iniziare, dopo la 32esima settimana di età gestazionale, le prime esperienze di allattamento. Ma non solo: questa pratica facilita l’adattamento e la stabilizzazione del neonato grazie al calore materno e alla presenza di un confine al proprio corpo e ai propri movimenti.

Come è nata la Kangaroo Care
L’idea è stata sviluppata negli anni ‘70 a Bogotà dal pediatra Rey-Martinez per fronteggiare i problemi di capienza in strutture sanitarie carenti di incubatrici. Nel corso degli anni seguenti è stata adottata anche in Europa e negli USA grazie all’interesse suscitato dai vantaggi riscontrati. Oggi sappiamo che è sempre più utilizzata nei Paesi ad alto reddito per promuovere le prime esperienze fuori dall’incubatrice tra il neonato e i suoi genitori.

Quando si può iniziare e come si svolge?

La durata e la modalità di questa pratica dipendono dalle procedure ospedaliere e c’è un’ampia variabilità su scala mondiale. Si può iniziare non appena il neonato è stabile, anche se ancora piccolissimo: vestirà solo con il pannolino, il cappellino e i calzini. Viene posto tra i seni della madre in posizione verticale, sostenuto dalle mani del genitore. Per evitare che prenda freddo potrà essere coperto con i vestiti della madre o una copertina: anche per questo motivo si consiglia ai genitori un abbigliamento comodo con abiti sufficientemente larghi o che si aprono sul davanti. È poi essenziale che il genitore sia seduto comodamente su una sedia reclinabile, sufficientemente morbida e confortevole, e che l’ambiente sia il più possibile in penombra, tranquillo e rassicurante.

Quali sono gli accorgimenti per promuovere l’allattamento al seno durante la Kangaroo Care?

Madre e bambino sono, dal punto di vista anatomico e fisiologico, naturalmente “programmati” per essere in grado di condurre l’allattamento al seno che, per alcuni aspetti, è assolutamente istintivo. Appena nato, infatti, un neonato di peso standard e in buona salute è particolarmente attivo e disponibile a poppare; nel caso, invece, di un bambino nato pretermine, l’allattamento non può essere avviato in quanto è necessario dedicarsi a terapie e accertamenti non rimandabili. Quando sarà possibile sperimentare l’allattamento con la Terapia del marsupio sarà necessario tenere il neonato con la bocca vicina al capezzolo, aspettare che sia sveglio, apra la bocca e gli occhi e quindi spremere qualche goccia di latte materno, lasciando che annusi e lecchi il capezzolo e apra la bocca.

Ci sono controindicazioni?

Non è possibile praticare la Terapia del marsupio in situazioni in cui le funzioni vitali nel neonato sono instabili, nella fase critica di una malattia acuta e durante alcune terapie farmacologiche. Non è consigliata per i neonati che non tollerano gli spostamenti da e verso l’incubatrice per iniziare e terminare le sedute. I vantaggi, tuttavia, sono nettamente superiori agli svantaggi e la Kangaroo Care è da tempo raccomandata dall’UNICEF come metodo di cura del neonato di basso peso nei Paesi in via di sviluppo. 

A cura du Sara Carrara
con la collaborazione di Giulia Meloni
Puericultrice
Libera professionista a Seriate