Sono sempre di più le persone che si rivolgono al logopedista per motivi diversi: bambini, adulti, anziani. Conosciamo allora meglio questa figura e in quali casi il suo supporto può rivelarsi utile con la dottoressa Jennifer Piazzoni, in rappresentanza dell’Albo dei Logopedisti della Provincia di Bergamo.

Dottoressa Piazzoni, perché ultimamente si sente parlare tanto della figura del logopedista?

Negli ultimi anni il ruolo della nostra professione ha iniziato a essere maggiormente riconosciuto. Se prima si associava il logopedista solo al disturbo di linguaggio o di apprendimento e all’età evolutiva, ora sta diventando sempre più chiaro il suo ruolo nella presa in carico di persone adulte con afasia, disfonia e disfagia, cioè rispettivamente difficoltà acquisite di linguaggio, disturbi di voce e problemi di deglutizione. Sicuramente un grosso impulso è stato dato dalla pandemia, perché i pazienti intubati o tracheostomizzati hanno necessitato di percorsi di riabilitazione specifici per riprendere a parlare e a mangiare normalmente.

Si ha la sensazione, però, che i logopedisti siano difficili da trovare o abbiano lunghe liste d’attesa.

La carenza di logopedisti purtroppo è reale. A novembre 2021 è stato presentato il primo Libro Bianco sulla Logopedia, in cui sono riportati i risultati di alcune indagini condotte sul territorio nazionale. In Italia ci sono circa 15mila logopedisti, 24 ogni 100mila abitanti, contro una media europea di 40 per 100mila. Nello specifico della nostra Provincia, che a oggi conta 211 logopedisti iscritti all’Albo, abbiamo circa 19 logopedisti ogni 100mila abitanti. La maggior parte dei colleghi si occupa di età evolutiva e il territorio, soprattutto quello delle Valli, avverte molto la carenza di professionisti dedicati alla riabilitazione in età adulta e geriatrica. Come Commissione di Albo ci stiamo impegnando su questo fronte, promuovendo iniziative a sostegno della professione anche in collaborazione con altri Ordini. Lo scorso ottobre, ad esempio, con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bergamo, abbiamo organizzato una serata dedicata alla disfagia indirizzata ai Medici di Medicina Generale affinché riconoscano precocemente e indirizzino in modo adeguato i pazienti disfagici, riducendo così le complicanze.

Cosa vede dunque nel futuro della professione?

Il 6 marzo è ricorsa la Giornata Europea della Logopedia, quest’anno dedicata proprio alla Logopedia in Area Critica. Questo dimostra come la nostra professione si stia evolvendo per rispondere ai nuovi e crescenti bisogni di salute delle persone che, grazie agli avanzamenti nella ricerca e nelle cure, sopravvivono a eventi critici. I logopedisti stanno diventando sempre più presenti negli ospedali e nelle terapie intensive e sicuramente lo sviluppo di figure specializzate inserite nel team multidisciplinare rappresenta una bella sfida per la nostra professione.

 

Commissione
di Albo dei Logopedisti
Ordine dei Tecnici Sanitari
di Radiologia Medica e
delle Professioni Sanitarie Tecniche,
della Riabilitazione
e della Prevenzione
della provincia di Bergamo
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