È un esame non invasivo e veloce particolarmente utile per valutare la salute dell’apparato cardiovascolare. In pochi secondi, infatti, permette di identificare eventuali patologie delle coronarie e la presenza di aterosclerosi. Parliamo della TAC cuore cardiaca e lo facciamo con la dottoressa Erika Bertella, cardiologa.

Dottoressa Bertella, che tipo di esame la TAC cuore?

Ogni sospetta patologia cardiaca ha il suo esame specifico. Quello relativo alle malattie coronariche è la TAC cuore, esame diagnostico strumentale eseguito oggi con sempre maggiore frequenza. Si tratta di un esame di secondo livello, eseguito da cardiologi e radiologi in collaborazione, che consente di effettuare indagini diagnostiche avanzate in ambito cardiologico. Viene utilizzata per analizzare lo stato di salute delle arterie coronarie e, quindi, per valutare pazienti con dubbia cardiopatia ischemica, ma anche per pianificare eventuali trattamenti chirurgici mini-invasivi. L’esame consente di acquisire immagini di elevata qualità del cuore e delle sue strutture e permette di riconoscere la presenza di aterosclerosi coronarica e di quantificarla.

In quali occasioni viene prescritto?

La TAC cuore viene eseguita sulle persone che si sospetta siano affette da patologie coronariche, quindi ai pazienti che denunciano sintomi come dolore toracico o difficoltà respiratorie legate a sforzi o a condizioni di stress, ma che non abbiano caratteristiche tali da far propendere per l’invio immediato al Pronto Soccorso. In questi casi la TAC cuore viene oggi considerata un esame di screening che ha soppiantato il tradizionale test da sforzo, ormai ritenuto troppo poco accurato per riconoscere la presenza di malattia. L’esame, infatti, consente di capire se la persona è sana e non ha bisogno di terapie nell’immediato, se è molto malata e deve essere sottoposta a una coronarografia o a maggiori accertamenti, o - nella maggior parte dei casi - se deve semplicemente essere sottoposto a nuove terapie mediche o se si debbano aggiustare quelle già in essere per evitare che l’aterosclerosi coronarica progredisca nel tempo, causando un infarto.

Quali fasce d’età interessa?

In genere viene prescritto a persone di età compresa tra i 40 e i 70 anni, considerate più a rischio per queste patologie soprattutto se si è in presenza di fattori di rischio come familiarità per le malattie cardiovascolari, diabete, colesterolo, pressione alta, obesità o fumo.

Come si svolge l’esame?

Nel corso dell’esame, in una vena del braccio del paziente viene iniettato un mezzo di contrasto a base di iodio che permette di visualizzare meglio alcuni dettagli che altrimenti sarebbero meno evidenti. Mentre il paziente è sdraiato immobile su un lettino che si muove orizzontalmente, attorno a lui ruota il tubo radiogeno che emette i raggi X. Le radiazioni che attraversano il suo corpo vengono poi trasformate in segnali elettrici analogici e convertite in dati digitali (immagini tridimensionali del cuore e delle coronarie) visualizzabili su un monitor.

Quanto dura? 

La TAC cuore ha una durata di circa 5 minuti.

Bisogna seguire una preparazione particolare prima dell’esame?

La TC cuore prevede l’utilizzo di mezzo di contrasto, motivo per il quale al paziente viene richiesta la presentazione degli esami del sangue della glicemia e della creatinina eseguiti da non più di un mese. Il giorno in cui viene eseguita la TAC il paziente deve osservare un digiuno di cibi solidi da almeno 6 ore, mentre è consentito bere acqua. 

A cura di Maria castellano
in collaborazione con
la Doot.ssa Erika Bertella
Specialista in Cardiologia Humanitas Gavazzeni Bergamo