Un ricco programma di conferenze, dibattiti, spettacoli, laboratori e tour virtuali che coinvolgono appassionati di scienza e curiosi, adulti e bambini per accompagnarci alla scoperta del mondo che cambia. Ecco in sintesi la ventesima edizione di Bergamo Scienza, il primo festival di divulgazione scientifica nato in Italia. Quest’anno si tiene in presenza nello spazio allestito in Piazzale degli Alpini dopo l’esperienza digitale del 2020 a causa delle restrizioni dovute al Covid e quella ibrida del 2021. Dal 29 settembre al 16 ottobre si alternano sul palcoscenico due premi Nobel e tanti altri scienziati e studiosi italiani e stranieri per parlare di grafene, di genetica, di archeologia, dell’Universo, di asteroidi, delle nuove scoperte sull’Alzheimer e sui tumori, e di tanti altri argomenti.

Torna anche l’appuntamento con la Scuola in Piazza che nel pomeriggio di sabato 1 ottobre e per tutta la giornata di domenica 2 anima il Sentierone con una vera e propria fiera scientifica on the road. Protagonisti i ragazzi di 35 istituti scolastici di Bergamo e provincia e diverse realtà di privati, con esibizioni ed esperimenti.

«BergamoScienza prosegue nel suo percorso finalizzato a sostenere quella necessaria transizione, a cui tutti noi non possiamo sottrarci, verso una vera società della conoscenza. Una società che sarebbe certamente più equa e solidale» afferma Gianvito Martino, presidente dell’Associazione BergamoScienza. «Se lo spettacolo della scienza, che ogni anno il festival propone, anche nell’edizione di quest’anno prevarrà sulla scienza che fa spettacolo, l’obiettivo ultimo sarà sempre di più alla nostra portata». Ad oggi il festival conta ben 32 Premi Nobel ospitati, vanta circa 2,4 milioni di presenze in 19 edizioni, realizzate anche grazie all’aiuto di quasi 40.000 volontari e oltre 400 scuole protagoniste .

La XX edizione del festival apre giovedì 29 settembre alle 18 in Piazzale degli Alpini con “Venti di scienza. BergamoScienza, un racconto lungo vent’anni”, un evento-viaggio per ricordare, attraverso la voce degli organizzatori, come sin dal 2003 il festival racconti con passione e rigore la scienza. In questi due decenni è cambiato il mondo e con esso anche il modo in cui il festival divulga la scienza, ma invariati rimangono l’entusiasmo e la voglia di imparare qualcosa di nuovo, di lasciarsi stupire, di capire e capirsi meglio.

Sul palco insieme ai soci fondatori e a membri del comitato scientifico, Piera Levi Montalcini dell’Associazione Levi-Montalcini che ricorda, a 10 anni della sua scomparsa, Rita Levi Montalcini, presidente onorario del comitato scientifico di BergamoScienza fin dalla sua fondazione.

Il cammino di BergamoScienza incrocia anche quello di Bergamo e Brescia Capitali Italiane della Cultura 2023 su una strada comune chiamata “cultura”. Di questo passaggio di consegne parla Stefano Baia Curioni dell’Università Bocconi a cui fa seguito una pièce di Marco Paolini.

Primo ospite del festival Sir Andre Geim, Premio Nobel per la Fisica nel 2010 insieme a Konstantin Novosëlov per la scoperta del grafene. Sottile, leggero e flessibile, ma anche resistente, impermeabile e dotato di un’elevata conducibilità, il grafene è stato isolato da Geim e dai suoi collaboratori durante uno dei loro celebri “esperimenti del venerdì notte”, dedicati a progetti curiosi, fuori dalle righe e senza finanziamenti. Moderatore dell’incontro il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Nell’ultimo fine settimana, il 14 ottobre, attesissimo ospite il Premio Nobel per la Medicina nel 2006 Craig Cameron Mello, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per aver scoperto, insieme al collega Andrew Fire, il meccanismo RNA interference: i due scienziati hanno dimostrato che l’RNA, responsabile della codifica e della decodifica, della regolazione e dell’espressione dei geni può, attraverso un meccanismo naturale, silenziare i geni responsabili della produzione delle proteine pericolose, alla base di alcune malattie genetiche debilitanti. Un metodo di cura paragonato alla scoperta della penicillina che promette di rivoluzionare le terapie di diverse malattie come l’Alzheimer, il Parkinson o il cancro.

Spazio alla medicina anche con Gregory A. Petsko, biochimico e docente dell’University of Brandeis di Boston, che da anni studia i processi biochimici alla base di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, l’unica causa diffusa di morte per la quale non esiste né prevenzione né cura. Insieme a Gianvito Martino, Petsko farà il punto su cosa sappiamo ad oggi sulle cause di questa malattia, sulle nuove scoperte e sulle migliori terapie per curarla e bloccare in tempo l’aumento dei casi. Casi altrimenti destinati a raggiungere nel mondo, entro il 2050, l’allarmante cifra di 150 milioni di malati.

Di lotta al cancro parla il 6 ottobre, Laurie H. Glimcher, presidente e CEO del Dana-Farber Cancer Institute e docente ad Harvard. Se da un lato l’incidenza dei tumori sta aumentando globalmente, dall’altro stiamo vivendo il periodo più ricco di progressi e speranze, grazie alle recenti rivoluzioni della ricerca. Glimcher racconterà, insieme al presidente del comitato scientifico Associazione BergamoScienza Mario Salvi, il ruolo che i centri oncologici devono svolgere nel prossimo futuro in quattro aree fondamentali: genomica ed epigenetica dei tumori; prevenzione e diagnosi precoce; messa a punto di nuove terapie e immunoterapie.

Il programma di questa edizione è davvero multidisciplinare. Si parlerà dell’Universo,di scienza e società, di neuroscienze, di robotica, di bioetica, delle nuove frontiere dell’archeologia, della crisi energetica e di come alcuni ricercatori stiano provando a sviluppare materiali in grado di produrre energia pulita sfruttando quella del sole, assorbendo anidride carbonica.

Inoltre fino al 23 dicembre si può visitare la mostra “Venti di scienza. Come cambia la scienza. E noi con lei”, un viaggio tra le scoperte scientifiche più importanti. Oppure partecipare, fino al 16 ottobre, a tour virtuali per guardare da vicino il primo acceleratore di particelle del Medio Oriente o il sincrotrone del centro di androterapia oncologica di Pavia o il telescopio italiano Galileo installato a La Palma nelle Isole Canarie.

Insomma ce n’è per tutti, anche per i bambini per i quali sono previsti giochi di ruolo e 11 spettacoli sul nostro pianeta, dalle leggi fisiche che lo governano al cambiamento climatico. Il programma completo su www.bergamoscienza.it. 

A cura di Lucio Buonanno 
Ph: Laura Pietra