«I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia) sono disturbi del neurosviluppo che comportano significative difficoltà nell’acquisizione delle abilità scolastiche. Le difficoltà emergono già nelle prime fasi del percorso scolastico, ma non sempre vengono riconosciute: spesso il rendimento è complessivamente adeguato, grazie alle abilità cognitive e agli sforzi del bambino oppure i risultati negativi vengono imputati a scarse capacità o mancanza di impegno. Non essendo malattie ma caratteristiche neurobiologiche persistono per tutta la vita e possono causare difficoltà anche in età adulta». Chi parla è la dottoressa Letizia Corti - Psicologa - Coordinatrice RicreAzione di ProgettAzione Cooperativa Sociale, realtà che da oltre 20 anni si occupa di riabilitazione e reinserimento sociale di persone con lesioni cerebrali. La competenza maturata in questo campo ha portato ProgettAzione a occuparsi anche di prevenzione, valutazione e riabilitazione cognitiva con un’equipe inserita nelle liste di Enti autorizzati a rilasciare Certificazioni per Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e Aggiornamenti di Profilo Funzionale valide in Lombardia, che offre la possibilità di rinnovare la documentazione per gli studenti della scuola superiore e Università o di effettuare una valutazione in caso di sospetto DSA non ancora diagnosticato, senza limiti di età.

Come avviene la diagnosi di DSA?

La diagnosi di DSA è il risultato di una valutazione specialistica, che indaga non solo le abilità scolastiche, ma il profilo funzionale del soggetto. Ai fini dell’applicazione della Legge 170/2010, la Certificazione deve essere effettuata da una struttura pubblica o da un’equipe privata autorizzata da ATS.

Perché è importante riconoscere un DSA anche in età adulta?

La legge riconosce i diritti delle persone con DSA indipendentemente dall’età: anche chi non ha avuto una diagnosi in età evolutiva, ma sospetta di avere un disturbo dell’apprendimento, può effettuare una valutazione sia per consapevolezza personale sia per essere tutelato in ambito scolastico, universitario o lavorativo. Le Università infatti devono assicurare agli studenti con DSA accoglienza, tutorato, mediazione con l’organizzazione didattica e monitoraggio delle prassi adottate. Devono inoltre garantire adeguate forme di verifica e valutazione, sia per le prove di ammissione sia per gli esami. Per poter accedere alle misure previste è necessario che la Certificazione sia valida, per cui se risale a prima dei 18 anni deve essere aggiornata. In ambito lavorativo è stato da poco raggiunto un importante traguardo con l’approvazione della Legge 25/2022, che introduce tutele fondamentali per i lavoratori con DSA, vietando ogni forma di discriminazione e prevedendo la possibilità di richiedere strumenti compensativi e misure dispensative sia nei colloqui di selezione che nel lavoro quotidiano.

Dal 2021 sono inoltre ufficialmente in vigore per i candidati con DSA il tempo aggiuntivo nell’esame teorico per la patente di guida e la possibilità di usufruire di alcune misure nei concorsi pubblici. 

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