Insieme per vincere i pregiudizi sul disagio psichico.
Si chiama “Aiutiamoli per la salute mentale” ed è un’associazione di volontariato creata nel 2003 per favorire l’integrazione di chi toccato dal disagio psichico si è ritrovato solo ed emarginato, non più protagonista della propria vita. Tanti e diversi sono i progetti e le attività. Come ci racconta Maria Fantini, presidente dell’Associazione.

Come è nata la vostra associazione?
Da alcuni familiari e volontari sensibili al tema della sofferenza psichica. Chi è stato toccato, direttamente o indirettamente, dalla malattia mentale è una risorsa, perché è portatore di un sapere esperienziale unico che va valorizzato e messo a disposizione della comunità.

Al fianco dei familiari
Una particolare attenzione dell’Associazione Aiutiamoli è anche nei confronti dei familiari di persone con disagio psichico e nella realizzazione di Gruppi per loro, nella logica del mutuo aiuto, finalizzati a rendere i familiari consapevoli, permettere loro uno scambio emozionale di esperienze, ridurre lo stress e riscoprirsi risorsa.

Qual è l’obiettivo che vi prefiggete?
Accompagnare i cammini di vita delle persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale, al di là di ogni stigma ed esclusione, affrontare insieme le difficoltà che attraversano loro e i familiari, operare per il miglior benessere possibile, a partire dall’ascolto dei loro vissuti e dei loro bisogni. La malattia mentale è ancora stigmatizzata, per questo l’Associazione cerca di rimettere al centro la persona e la sua dignità, oltre e nonostante la malattia mentale. La persona non è la sua malattia e la ripresa di un ruolo nella società deve essere incentivata. Quando partecipa a una delle attività dell’Associazione si trova in un clima informale e familiare, si sente parte di un gruppo, e partecipando, riesce a “sbloccare” aspetti della propria personalità prima chiusi o nascosti dal timore di essere giudicati. Pian piano migliora il rapporto con gli altri, aumenta la socialità, si sente protagonista e si riconosce un ruolo di responsabilità per sé e per gli altri.

"L’Associazione Aiutiamoli, insieme alle varie realtà del territorio, promuove eventi e iniziative per informare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della salute mentale e del disagio psichico, ancora oggi poco conosciuto e fonte di pregiudizi”

In che modo cercate di realizzare tutto questo?
Attraverso progetti e iniziative realizzate anche grazie alle partnership instaurate nel tempo con servizi sia pubblici sia privati sparsi sul territorio della provincia di Bergamo. A Bonate Sopra c’è il Centro Puzzle, un luogo in cui si condivide il tempo insieme allo scopo di raggiungere un obiettivo importante ovvero la partecipazione e la condivisione. Il Centro Puzzle è innanzitutto uno spazio di socializzazione e informalità, che valorizza il dialogo e l’ascolto. è il luogo dell’incontro, dove si festeggia ogni compleanno oppure dove ci si diverte con giochi di società. Qui ogni martedì viene proposto un corso di arte terapia. Quest’attività aiuta a “tirar fuori” dai pazienti la loro creatività e un’interiorità molto profonda che faticano invece a esprimere con le parole. A Carvico, sulla collina di Roncarro, si trova invece Il Casello, una proprietà della famiglia di Giovanni Donadoni, data in uso gratuito all’Associazione. è una casetta nel bosco, in cui le attività praticate sono la pulizia e la cura del bosco, la nascita di un orto, la cura del frutteto e la raccolta dei frutti, l’accoglienza delle famiglie per pranzi al sacco e pomeriggi insieme. Il Casello diventerà prossimamente luogo di accoglienza e ascolto dei familiari di persone con autismo e per la formazione di giovani volontari e studenti sul complesso mondo relazionale delle persone autistiche. Questo grazie alla collaborazione con l’Azienda Isola e il servizio Spazio Autismo di Ponte San Pietro. In Valle Brembana si è costituito il Gruppo del Fareassieme, formato da utenti, familiari, operatori e volontari dei servizi di salute mentale. è un gruppo in cui ogni persona viene considerata alla pari degli altri membri, senza alcuna gerarchia. Il Gruppo si trova una volta al mese per progettare e programmare attività tra le quali bancarelle di libri usati, un concorso fotografico a tema salute mentale, un’attività sportiva di pallavolo, la cura dell’orto, scambi esperienziali con altre realtà di salute mentale come la Cascina Clarabella ad Iseo, uscite ludiche e aggregative come cene e cinema. Nel territorio del Distretto Bergamo Ovest (Dalmine, Isola Bergamasca, Romano di Lombardia e Treviglio) è attivo il progetto “Prevenzione, trattamento e inclusione nella salute mentale”, sostenuto grazie a un contributo di Fondazione Bergamasca e Ufficio Sindaci. Il progetto si caratterizza con diverse azioni quali interventi domiciliari in particolare nei confronti di minori fragili al fine di ricreare rapporti positivi all’interno della famiglia e potenziare la vita sociale nel tempo extra scolastico. Oltre a questi viene proposto un supporto educativo individualizzato per adulti con disagio psichico che vengono accompagnati in attività di reinserimento sociale e anche a una vita maggiormente autonoma. Gli interventi sono flessibili e adattati al contesto, caratteristiche e bisogni che si manifestano. 

Associazione Aiutiamoli
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A cura di Viola Compostella