«Oggi finalmente, grazie alla tecnologia, alla conoscenza e alla cultura il Defibrillatore Semiautomatico Esterno (DAE) si affaccia anche al contesto domiciliare. Il DAE è un aiuto concreto quando un nostro caro è colpito da Arresto Cardiaco Improvviso (ACC). Se consideriamo che circa l’80% degli ACC al di fuori delle strutture sanitarie avviene tra le mura domestiche ecco che prende significato pensare di dotare la propria casa, condominio o quartiere di uno o più DAE» osserva Federico Pelicioli di Tecno System.

La nuova legge n. 116 del 2021 prevede l’utilizzo del DAE in caso di emergenza cardiaca anche da parte di persone che non abbiano seguito un corso specifico (BLSD), inoltre grazie al servizio di emergenza 112 l’operatore di AREU è in grado di guidare il soccorritore nelle manovre da svolgere e nell’uso corretto del DAE. L’uso del defibrillatore non comporta responsabilità da parte di chi lo utilizza dopo che abbia chiamato i soccorsi e abbia seguito il protocollo. Di fatto dopo aver collegato gli elettrodi al paziente la responsabilità passa al defibrillatore.

Pur essendo possibile utilizzare il DAE anche senza aver svolto un corso specifico, è alla portata di tutti formarsi con un corso BLSD che insegna a riconoscere i sintomi in una persona colpita da cardiaco, le manovre di rianimazione e l’utilizzo del DAE. Il corso BLSD è utile sia per lo scopo specifico di utilizzare un DAE sia per un proprio bagaglio culturale.

La localizzazione dei defibrillatori
AREU dispone della mappatura di tutti i DAE sul territorio e dopo la chiamata d’emergenza al 112 e l’attivazione dei soccorsi l’operatore può guidare per raggiungere il DAE più vicino. Un defibrillatore all’interno di un contesto abitativo non comporta autorizzazioni particolari se non il fatto di comunicare ad AREU la presenza del dispositivo (generalmente le aziende stesse che forniscono i DAE affiancano il cliente nelle pratiche di registrazione AREU).

«Non è necessario tappezzare un complesso abitativo di defibrillatori, certamente occorre svolgere una minima valutazione sulla struttura, tenere sempre in considerazione che il defibrillatore possa essere raggiunto, prelevato e applicato alla persona colpita da ACC entro 4/5 minuti. Non mi stancherò mai di sottolineare che in caso di arresto cardiaco improvviso il tempo è l’unico nostro nemico in quanto per ogni minuto che passa la possibilità di sopravvivenza si abbassa del 10%. Dal punto pratico la postazione del DAE non necessità di opere murali o elettriche particolari, è sufficiente una parete su cui applicare una teca, un cartello e all’interno posizionarvi il defibrillatore. Gli unici costi saranno il cambio degli elettrodi e batteria che in base al modello di DAE hanno periodicità differenti e che non comporta per forza la presenza di un tecnico specializzato (a meno che non voglia far eseguire dei controlli funzionali periodici, ma anche in questo caso è giusto sapere che molti DAE eseguono periodicamente degli autotest comunicando successivamente le anomalie ed in questo caso l’azienda lo sostituirà gratuitamente)» conclude Pelicioli. 

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