«In questo articolo affronteremo il tema dello scorrere dei flussi di energia all’interno del corpo, nei tessuti, sia in profondità sia in superficie, come descritti dalle antiche culture in termini di Chi o Qi oppure come Prana». Chi parla è il dottor Maurizio Ugo Rodriguez, titolare della Farmacia San Nicolò e Presidente A.I.K.I. - Associazione Istruttori Kinesiologia Italiana.

Cosa s’intende per energia del corpo?
La definizione di “energia”, nell’ambito della fisica, è data dal concetto di lavoro, ovvero una forza applicata a un oggetto per spostarlo. Nel corpo abbiamo diverse forze che agiscono sui sistemi circolatori, nervosi, digestivi, etc, così come sugli organi. Per semplificare, usiamo il vecchio sistema di rappresentazione energetica - in attesa che i nuovi scienziati di frontiera ne descrivano un altro più particolareggiato - della Cultura Tradizionale Cinese, ovvero dei Meridiani di energia. Quello che, nell’ambito pratico, hanno verificato gli antichi studiosi (ne abbiamo prova da testi scritti anche 3000 anni a.c.) è che il flusso di energia è soggetto allo scorrere del tempo e in particolare è regolato dalla natura attraverso i suoi ritmi, notte/giorno, fame/sete, estate/inverno etc. Questi ritmi servono al nostro corpo per eseguire tre principali lavori al fine di mantenere correttamente la vitalità dell’intero organismo: eliminazione o detossificazione; assimilazione o nutrizione equilibrata; rigenerazione o riposo rigenerante. Il sistema del BioRitmo, che deve eseguire questi principali lavori, deve tenere conto di tutti i fattori che possono influenzare e disturbare lo stesso bioritmo. Per questo motivo la qualità e quantità energetica che fluisce nei meridiani energetici sono siglati in modo diverso a secondo gli orari, le funzioni e relativa appartenenza a organi o sistemi. L’alternanza dei meridiani, ovvero il cambiamento della funzionalità del Chi, avviene ogni due ore, motivo per cui l’orologio biologico riferito al flusso energetico dei meridiani del corpo è composto da un quadrante di due ore ciascuno per la giornata di 24 ore.

In che modo si può “regolare” il flusso delle energie?
La conoscenza antica si può fondere con i risultati moderni per creare nuove prospettive di conoscenza. Tutte le pratiche di purificazione passate (terme, suffumigi, digiuni, coppettazioni, massaggi, impacchi etc.), che nei secoli sono state appannaggio di particolari caste (sacerdotali, sciamanici, guaritori etc.) altro non erano che un tentativo di ripristinare il ritmo del flusso delle energie nel nostro corpo. Oggi possiamo definire le tre fasi di lavoro del corpo come il risultato di fattori fisici, fisiologici e chimici del nostro corpo che sono a carico di specifici sistemi che possiamo riassumere in alcuni “schemi di lavoro”:

1. eliminazione o detossificazione/Sistema Linfatico/fattore chimico = pH
2. assimilazione o nutrizione equilibrata/Sistema sanguigno/fisiologia = Simpatico/Para
3. rigenerazione o riposo rigenerante/Sistema nervoso/ fattore fisico = Temperatura.
A questi schemi devono essere associati trattamenti specifici relativi a determinati orari e combinazione dei relativi fattori di attivazione. 

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