Un servizio in grado di rispondere in modo sempre più puntuale ed efficace ai bisogni della fragilità. È questo l’obiettivo per il 2020 di InsiemeAte, realtà che opera prevalentemente sul territorio lombardo con un metodo di assistenza domiciliare che mette al centro la persona e costruito per accompagnare la famiglia e l’assistente familiare nella progettazione del piano di assistenza avvalendosi delle competenze di tutor altamente qualificati.

«Nel 2019 le famiglie a cui abbiamo dato assistenza sono state più di 300 e per il 2020 vorremmo poterne aiutare almeno un 20% in più» sottolinea il presidente di InsiemeAte Nicoletta Ghilardi, impegnata in questi ultimi mesi a formare nuovi tutor per rispondere tempestivamente alle nuove richieste. «Il tema della demenza è da anni ormai su tutti i tavoli di lavoro: dalla medicina non abbiamo ancora novità che diano speranze ai malati e ai loro Caregiver, i posti di R.S.A. sono ancora insufficienti nonostante siano stati concessi accreditamenti per alcuni posti Alzheimer in più e le famiglie in difficoltà aumentano ogni giorno. Noi crediamo che il luogo migliore per vivere anche nella malattia sia la propria casa, con i propri cari. Ma gli spazi vanno ripensati per offrire alla persona il corretto habitat in cui sentirsi sicuro, proprio come si fa quando nasce un bambino.

InsiemeAte, in stretta collaborazione con Innovative Elder Research Onlus, offre consulenze mirate per la rimodulazione degli spazi e formazione ai Caregiver sulle opportunità di cura che le Terapie non farmacologiche possono offrire nella gestione dei disturbi comportamentali delle persone affette da demenza». A fine 2019 è partita la sperimentazione della Terapia della Bambola con la supervisione di Ivo Cilesi (ideatore della Doll Terapy in Italia con la Bambola Gully, Presidio Medico n° 1560853) e il supporto dell’Università di Bergamo con la professoressa Francesca Morganti. «Non ci fermiamo, cerchiamo sempre nuovi strumenti di cura e impieghiamo molte forze nella sensibilizzazione della società sul tema delle demenze» afferma Paola Brignoli, direttore di InsiemeAte. «Per far ciò ci siamo legati a un grande nome internazionale come P.K. Beville (specialista in geriatria) che ha ideato il percorso esperienziale del Virtual Dementia Tour® (VDT®), un metodo brevettato originale, innovativo e scientificamente provato per costruire una maggiore comprensione del tema della demenza (U.S. Patent No. 8,388,347). Il VDT® è un programma di formazione esperienziale utilizzato sia da professionisti che da persone comuni, creato per intensificare l’empatia nei confronti delle persone che vivono la demenza e sviluppare nuove strategie utili nel processo di cura. Ad oggi l’esperienza del VDT® può essere fatta solo con InsiemeAte, unico partner italiano». 

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