“#Fuoritutti Bergamo” giunge quest’anno alla terza edizione. Si tratta di una campagna che si prefigge di proporre e incentivare l’ingresso di cani e gatti nelle famiglie bergamasche attraverso un’adozione consapevole. L’iniziativa nasce da diverse associazioni animaliste competenti in ambito di adozioni della provincia di Bergamo e Milano in collaborazione con la sede provinciale LAV (Lega Anti Vivisezione) e un gruppo di studi veterinari sotto il patrocinio del Comune di Bergamo, Treviglio e Arzago.

«Cani e gatti sono molto diffusi nelle famiglie bergamasche, come in poche altre province italiane. Gli animali in molti casi provengono da allevamenti o negozi piuttosto che da adozioni in canile o gattile» dice Donato Ceci, membro del Consiglio Direttivo della sede provinciale della LAV di Bergamo. «L’idea alla base di Fuoritutti è quella di spingere quante più persone ad adottare il loro animale di compagnia piuttosto che rivolgersi alle filiere di produzione di animali, che purtroppo non sono immuni da contesti di sfruttamento e sofferenza assai lontani dalla percezione del cliente finale. Allo stesso tempo il fenomeno degli animali senza tetto in un ambiente fortemente urbanizzato che non ne consente la sopravvivenza è un fenomeno che non accenna a ridimensionarsi».

Il progetto #Fuoritutti si articola su un percorso di sensibilizzazione della comunità e su un pacchetto di agevolazioni per l’adottante. Durante il primo anno dopo l’adozione il proprietario può usufruire di tariffe speciali per la sterilizzazione, vaccinazioni, inserimento del microchip, esami per filariosi e leshmaniosi e altre prestazioni presso i veterinari aderenti e agevolazioni su percorsi di recupero comportamentale con educatori convenzionati.

«La campagna 2019 nasce con lo slogan “#fuoritutti consapevolmente” perché non di rado si assiste ad adozioni intraprese sull’onda dell’entusiasmo senza una vera comprensione dell’impegno e della responsabilità che far entrare un animale in famiglia comporta. Accade quindi che alle prime difficoltà di convivenza non valutate, o semplicemente quando si deve partire per le vacanze, i proprietari riportano l’animale al rifugio. Questa eventualità è un vero dramma per cani e gatti che perdono di colpo tutti i riferimenti acquisiti, primo fra tutti, l’umano che ha fatto loro credere di avere un luogo esclusivo in cui vivere e cure costanti. In un percorso di accrescimento della consapevolezza è fondamentale che questo aspetto sia pienamente compreso dall’adottante. Meglio un’adozione in meno, che un ritorno in canile o gattile».

Chi adotta un cane o un gatto da uno dei rifugi della Provincia verrà supportato dagli operatori nella scelta del nuovo compagno e su come accoglierlo in famiglia, così che il rapporto cominci nel modo migliore. Le strutture rilasciano un tesserino che, esibito insieme ad un documento d’identità, permetterà di usufruire delle agevolazioni della campagna. Per informazioni sul progetto consultare il sito www.fuoritutti.org, la pagina facebook Fuoritutti 2019 o rivolgersi direttamente alle associazioni e rifugi coinvolti nell’iniziativa.

No ai luoghi comuni
Il primo luogo comune da sfatare per quanto riguarda cani e gatti è quello secondo cui un pet di allevamento cresciuto sin da piccolo in famiglia sia più forte, intelligente, equilibrato e più attaccato alla famiglia rispetto a un meticcio o a un animale proveniente da una situazione di maltrattamento. In realtà dopo un periodo di adattamento questi animali sono in grado di instaurare con il compagno umano una relazione pienamente soddisfacente.


a cura di Lella Fonseca
con la collaborazione di Donato Ceci
Membro del Consiglio Direttivo della sede provinciale LAV Bergamo