Uno stile di vita sano e un'alimentazione ricca di antiossidanti aiuta ad aumentare le probabilità di diventare genitori.
Volete diventare mamme? Fate attenzione a quello che mettete nel piatto. Secondo sempre più ricerche è proprio dall'alimentazione che può arrivare un aiuto per migliorare la fertilità e aumentare le probabilità di concepimento. Una speranza per le tante coppie che sognano di diventare genitori ma ancora non ci sono riuscite (secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità una coppia su cinque soffre di problemi di infertilità). L'ultima conferma, in ordine di tempo, arriva da uno studio americano, condotto dal Lawrence Berkeley National Laboratory, secondo il quale mangiare lamponi può avere effetti positivi sulla fertilità, sia maschile sia femminile. Il merito sarebbe di alcune sostanze contenute in buone quantità, in particolare vitamina C, magnesio, antiossidanti e acido folico. «La vitamina C e gli antiossidanti, di cui sono ricchi in genere la frutta e la verdura colorata, aiutano a neutralizzare i radicali liberi, cioè molecole che possono danneggiare le strutture cellulari dell'organismo, comprese quelle dell'apparato riproduttore sia femminile sia maschile» spiega il dottor Rolando Brembilla, ginecologo. «Negli uomini, in particolare, proteggono la salute degli spermatozoi, aumentandone la qualità e la motilità (capacità di movimento) e quindi le probabilità di fecondazione, mentre nelle donne ridurrebbe il rischio di aborti spontanei. Il magnesio, invece, oltre a migliorare la motilità degli spermatozoi e a favorire la produzione dell'ormone sessuale maschile, il testosterone, migliora e regolarizza l'ovulazione nelle donne. Infine l'acido folico è un elemento importante per la fertilità femminile e per la salute e lo sviluppo dell'embrione, poiché aiuta a prevenire malformazioni (in particolare, ma non solo, la spina bifida)». E le virtù dei lamponi non si fermano qui. Secondo i ricercatori aiuterebbero anche a prevenire il diabete gestazionale: pur essendo dolci hanno un indice glicemico, ovvero la velocità con la quale i carboidrati contenuti in un alimento fanno salire la glicemia (livello di zucchero nel sangue), più basso di quello di qualsiasi altro frutto, e tutto con pochissime calorie, aspetto quest'ultimo da non sottovalutare. «Mantenere il giusto peso (quindi non essere né in sovrappeso né sottopeso) è importante per il corretto bilanciamento degli ormoni sessuali, che aumenta la probabilità di concepire» sottolinea il ginecologo.

Una "spinta" efficace, purché non ci siano patologie
«I lamponi possono rappresentare un aiuto nei casi in cui uno o entrambi i partner non abbiano un equilibrato apporto di questi elementi nutrizionali e se la difficoltà di concepimento non deriva da specifiche patologie della fertilità (le più comuni tra le donne sono l'ovaio micropolicistico o disfuzionale, infezioni, endometriosi etc., negli uomini alterazioni della produzione degli spermatozoi dette dispermie) per le quali ovviamente sono necessarie apposite terapie mediche e chirurgiche» continua il dottor Brembilla. «Inoltre è chiaro che un solo alimento non può fare miracoli. Per preservare e mantenere in buono stato la propria salute riproduttiva, sempre in assenza di patologie, è fondamentale avere uno stile di vita e un'alimentazione sana nel suo complesso e questo vale per entrambi i partner della coppia».

La dieta migliore? Quella mediterranea
Molte ricerche hanno dimostrato i benefici della dieta mediterranea anche in ambito riproduttivo. Via libera quindi a frutta e verdura (bisognerebbe consumarne almeno cinque porzioni al giorno), ricchi di antiossidanti, vitamine, minerali. Tra questi un ruolo importante è giocato, come accennato, dall'acido folico, che si trova in spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, arance, legumi, cereali, dalla vitamina C di cui sono ricchi pomodori, agrumi, kiwi e dal magnesio "reperibile" in spinaci, semi di zucca, germogli di soia, noci, riso, carciofi. Tra gli alimenti da limitare, invece, ci sono quelli ricchi di grassi saturi, come formaggi, insaccati, carne rossa (che si può sostituire con carne bianca o meglio ancora con legumi come i fagioli). «A proposito di carne bisognerebbe cercare di scegliere carne proveniente da allevamenti in cui gli animali non siano "gonfiati" con ormoni che possono interferire nell'equilibrio ormonale della donna con ripercussioni anche sulla fertilità» suggerisce il ginecologo.

Le altre regole salva-fertilità
Oltre all'alimentazione ci sono poi anche altri fattori che incidono negativamente sulla fertilità. Innanzitutto una gravidanza in età avanzata. «Questo vale in particolare per le donne: più passa il tempo e più diminuisce la riserva ovarica, con un'accelerazione a partire dai 37 anni» dice ancora l'esperto. «Fondamentale, poi, è avere una vita regolare, non eccedere con gli alcolici, non fumare, tutti fattori che aumentano la produzione di radicali liberi ed evitare o ridurre lo stress. Spesso infatti le tensioni, anche quelle che si accumulano per i ripetuti tentativi andati a vuoto e le difficoltà di rimanere incinte, hanno un'influenza negativa sulle probabilità di concepimento, innescando così un circolo vizioso» conclude il dottor Brembilla.

a cura di Elena Buonanno 
con la collaborazione del Dott. Brembilla Rolando
U.O. di Ginecologia e Ostetricia Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro