Questo semplice esame dà all’odontoiatra una visione chiara della situazione dentale e non solo, individuando anche le patologie nascoste. L’ortopantomografia – o panoramica dentale - è un esame radiologico di primo livello, bidimensionale, che permette al professionista di avere una visione panoramica delle strutture del cavo orale. È uno strumento utile agli odontoiatri nella prima visita generale, poiché consente loro di farsi un’idea generale della bocca di un paziente e, quindi, di poter stilare un corretto piano di cura per la sua problematica. Questo esame si rende necessario quando una semplice indagine clinica obiettiva non è in grado di identificare problematiche non riscontrabili con i classici strumenti; per questo consente all’odontoiatra di individuare alcune patologie specifiche e di prescrivere il trattamento dentale necessario.
Per quali problematiche è utile
L’ortopantomografia viene utilizzata dal professionista per individuare: ascessi, carie, cisti gengivali, infezioni della mascella, denti sovrapposti, inclusi o alterazioni dei denti in forma, numero o struttura, agenesia dentale (i.e. mancato sviluppo di un dente da latte o l’assenza del dente permanente che dovrebbe sostituirlo), lesioni ossee (tumori), malattie parodontali; e indagare lo stato generale delle strutture anatomiche del paziente e l’articolazione temporo-mandibolare. È quindi molto utile per realizzare o con-
fermare una diagnosi e predisporre di conseguenza il trattamento più adatto.
Pro e contro
L’esposizione del paziente ai raggi X durante l’ortopantomografia è inferiore rispetto a qualsiasi altro test di questo tipo. Inoltre, si tratta di una tecnica extraorale e non richiede che alcun dispositivo venga inserito nella bocca del paziente. Questo la rende abbastanza comoda. Si realizza in pochi minuti e in una sola seduta. Per contro, l’ortopantomografia non offre un quadro dettagliato di ogni singolo dente e non dà informazioni sui tessuti molli, come i muscoli. In aggiunta, poiché la bocca è curva e la radiografia panoramica dentale è un’immagine piatta, le strutture anatomiche possono sovrapporsi, rendendo difficile una valutazione completa. Come per tutti gli altri esami radiologici, le donne incinte sotto i sei mesi di attesa - e chi sospetta di esserlo - non dovrebbero mai essere esposte ai raggi X. Questo perché i raggi X hanno un effetto teratogeno, ovvero hanno il potere di alterare la normale formazione e lo sviluppo del feto. L’ortopantomografia non presenta controindicazioni per i bambini.
Come prepararsi per un’ortopantomografia
Di solito, gli studi dentistici o le cliniche dentali possono effettuare l’ortopantomografia. In caso non fosse possibile, la si può prenotare presso un ospedale o in un centro specializzato in radiografia. Non è richiesta alcuna preparazione speciale. L’unica richiesta che viene fatta al paziente, prima di entrare nell’ortopantomografo, è quella di rimuovere eventuali oggetti metallici che potrebbero interferire con i raggi X, come ad esempio occhiali, collane o orecchini. A volte viene fatto indossare al paziente un grembiule di piombo, per proteggerlo dalle radiazioni X. In alcuni casi, verrà posizionato un piccolo attrezzo tra gli incisivi centrali superiori e inferiori in modo che i denti siano leggermente divaricati.
Quando è necessario eseguirla
L’esame va effettuato ogni volta che il dentista lo ritenga necessario. In certi casi, risulta consigliabile realizzare una panoramica dentale ogni anno in modo da osservare eventuali cambiamenti nelle strutture anatomiche. La panoramica dentale è altrettanto necessaria durante i trattamenti ortodontici per monitorare il progresso dello sviluppo osseo dei bambini e la permuta dei denti.
A cura del dott. Francesco Pirrone
Odontoiatra-Specialista in Chirurgia Odontostomatologica
Humanitas Camozzi (Bergamo)