Il sogno di chiunque abbia mai avuto un cane è averlo con sé per sempre. Ovviamente, questo non è possibile, ci sono però alcuni fattori che possono influire in maniera positiva sulla qualità della vita dei nostri amici a quattro zampe in età senior.

La ricerca scientifica

Secondo una ricerca pubblicata su Evolution, Medicine & Public Health, uno degli aspetti che maggiormente influisce sulla salute e sulla longevità dei cani (così come degli esseri umani) è legato agli ambienti e alle relazioni sociali che li vedono coinvolti. La ricerca effettuata tramite 21.410 interviste a proprietari di cani rivelato che, in genere, “la compagnia” – sia essa di umani o di altri animali – ha un’influenza determinante sul loro grado d’invecchiamento. Lo scopo della ricerca, finanziata dal National Institute on Aging e guidata dalle facoltà di medicina dell’Università di Washington e del Texas, era capire come geni, stile di vita e ambiente influenzassero l’invecchiamento e le malattie nei cani, con la speranza che i risultati potessero influire anche sulla condizione umana.

I fattori principali

Dalla ricerca sono emersi cinque fattori che sembrano essere particolarmente determinanti nella longevità dei cani domestici, vale a dire:

> la stabilità del vicinato;
> il reddito familiare totale;
> l’età del proprietario;
> il tempo trascorso con i bambini e con altri animali.

Per quanto riguarda il reddito pare, infatti, che all’interno di famiglie con difficoltà finanziarie la qualità della vita dei cuccioli sia peggiore. Allo stesso modo, se i padroni del cane sono anziani e con ridotta mobilità fisica, questo può causare nell’animale una condizione di salute peggiore. Anche l’indebolimento della vista o dell’udito del proprietario in età avanzata, non dovrebbero scoraggiarlo nel garantire una sana e quotidiana attività fisica al proprio cane: le passeggiate, infatti, stimolano il cane a utilizzare i sensi e a continuare a fare esperienze, mantenendolo così vigile e attivo fisicamente e mentalmente. Un altro aspetto particolarmente significativo è invece legato al fattore della solitudine. Dalla ricerca è emerso, infatti, che i cani domestici che passano una maggiore quantità di tempo in compagnia dei propri “umani” o di altri cani, godono in generale di uno stato di salute migliore, anche in età avanzata, risultando di conseguenza più longevi.

Ma oltre a lunghe passeggiate nel parco e a tanto tempo in compagnia ci sono altri accorgimenti di natura pratica che è bene tenere in considerazione per cercare di far rima-nere il nostro cucciolo
con noi il più a lungo possibile?

Sicuramente è bene non trascurare la sua alimentazione! Mantenere un’alimentazione equilibrata (non necessariamente – o esclusivamente “iperdigeribile” –) per la sua età, taglia e attitudine, per tutta la sua vita, può contribuire a controllare e/o limitare l’incidenza di patologie, purtroppo però non sempre a prevenirle. 

a cura di Claudio Gualdi