Anche quest’anno, come ormai nelle ultime estati roventi, sono attese diverse “ondate di calore”, ovvero periodi di durata superiore ai due giorni in cui si registrano temperature alte anche durante le ore notturne e livelli elevati di umidità. Queste condizioni di caldo anomalo determinano un notevole stress sull’organismo, in particolare su quello di persone più fragili come gli anziani, soprattutto se vivono in città, dove il cemento peggiora ulteriormente la situazione.

Come ogni anno non mancano le raccomandazioni del Ministero della Salute per aiutare gli anziani durante i mesi più caldi: ripassiamole insieme.

Gli anziani? I più a “a rischio”

Nelle persone anziane il sistema che regola la temperatura del corpo attraverso la sudorazione può risultare “starato”, inoltre spesso non avvertono o avvertono poco il senso di sete: ecco quindi che, pur sudando molto, non bevono abbastanza per reintegrare i liquidi persi e l’organismo si disidrata.

Come si manifesta il malessere da caldo

I primi sintomi sono la comparsa di crampi, eritemi e piccoli rigonfiamenti solidi sulla pelle e la modifica delle proprie abitudini quotidiane, per esempio con la riduzione di attività quali spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno. La situazione è più grave quando l’anziano lamenta confusione mentale o mal di testa, ha un sensibile aumento della temperatura corporea oppure è colpito da convulsioni. Un caso particolare è rappresentato dalle persone con demenza: queste ultime, infatti, possono non essere in grado di esprimere il proprio malessere a parole, pertanto è importante notare cambiamenti come uno stato di agitazione o di sonnolenza.

La prevenzione

Per prevenire malesseri e colpi di calore si può intervenire su più aspetti: l’ambiente in cui si vive, le abitudini e la cura della persona.

/ Le finestre devono essere aperte per arieggiare la casa unicamente durante le ore notturne, mentre di giorno bisogna evitare l’ingresso dei raggi solari chiudendo le imposte e le tende.

/ Poiché in generale il clima è ben tollerato fino a una temperatura ambiente pari a 26° C e a un tasso di umidità dell’80%, si consiglia di impostare il condizionatore tra 24 e 26° C.

/ Se le temperature si mantengono stabilmente sopra i 32° C evitare di accendere il ventilatore perché può favorire un’importante perdita di liquidi attraverso la sudorazione.

/ Benché frequentare altre persone e visitare luoghi ricchi di verde sia una buona abitudine, si raccomanda di non uscire nelle ore più calde della giornata (solitamente dalle 11 alle 18).

/ È opportuno verificare frequentemente la temperatura corporea e quella dell’abitazione.

/ È importante avere sempre in casa acqua, ghiaccio, frutta e verdura.

/ Assicurarsi che la persona anziana beva acqua o spremute di frutta anche nel caso non senta lo stimolo della sete. In caso di disturbi della deglutizione può essere utile l’acqua gelificata. Inoltre bisognerebbe evitare bevande alcoliche, ghiacciate, gassate e zuccherate, così come cibi grassi e conditi.

/ Si può ricorrere a spugnature con acqua fresca per mantenere un’adeguata temperatura corporea.

/ Preferire abiti leggeri di cotone o lino e dai colori chiari (assorbono meno i raggi solari).

Cosa fare in caso di colpo di calore

Quando la temperatura corporea raggiunge o addirittura supera i
40° C si va incontro a quello che viene definito “colpo di calore”. In questo caso la prima cosa da fare è cercare l’aiuto di un medico o chiamare il servizio di emergenza (112).

In attesa del suo arrivo è importante cercare di abbassare la temperatura corporea:

> spostando all’ombrala persona e togliendo gli abiti in eccesso;

> attraverso impacchi freddisulla testa, sul collo, sotto le ascelle e all’inguine;

> vaporizzando, se possibile, dell’acqua sul corpo. 

A cura di Claudio Gualdi