È una tecnica diagnostica innovativa di ultima generazione. Una versione evoluta di risonanza magnetica che consente di studiare l’intero corpo, senza radiazioni ionizzanti e senza mezzo di contrasto, in una sola seduta e individuare lesioni tumorali anche molto piccole. È la Diffusion Whole Body (letteralmente “corpo intero”). Ne parliamo con la dottoressa Roberta Meroni, radiologa.
Dottoressa Meroni, che cos’è la Diffusion Whole Body?
È un esame strumentale diagnostico, effettuabile in regime privato, che consiste in una risonanza magnetica di ultimissima generazione che si rivela molto utile per la diagnosi precoce dei tumori: è infatti in grado di individuare la presenza di lesioni anche millimetriche e consente, quindi, di intervenire in tempi anticipati rispetto allo sviluppo della malattia.
In quali casi può essere indicata?
Innanzitutto è importante sottolineare che la Diffusion Whole Body non deve essere intesa come sostitutiva dei classici screening come mammografia, pap-test, PSA, ricerca del sangue occulto nelle feci o di quelli specifici per singoli organi, come la gastroscopia o la colonscopia. Deve essere utilizzata come esame che va a completare l’analisi diagnostica coinvolgendo tutti gli organi, in particolare quelli definiti “orfani”, per i quali non è previsto alcun esame specifico di diagnosi precoce o che sarebbero comunque difficilmente esplorabili con un’ecografia, magari anche solo perché, per fare un esempio, il paziente ha un addome globoso, cioè con eccesso di adipe. Si tratta, quindi, di una particolare risonanza magnetica che può essere di completamento all’interno di un check-up, affiancata agli esami tradizionali come la gastroscopia, la colonscopia, la mammografia, il pap-test e altri.
Come si svolge l’esame?
È un esame semplice da eseguire, non comporta rischi particolari o disagi fisici e dolori per il paziente. Si svolge come una risonanza magnetica che interessa l’intero corpo, dal vertice a metà cosce, compresa la porzione prossimale degli arti superiori. Il paziente, mentre è sdraiato su un lettino che scorre avanti e indietro all’interno del corpo macchina, è in costante contatto audio e visivo con il personale tecnico.
Ha controindicazioni?
Non può essere eseguita su pazienti portatori di pacemaker. Per il resto si tratta di un esame sicuro che non ha controindicazioni poiché la sua esecuzione non richiede l’utilizzo di radiazioni ionizzanti o di liquidi di contrasto. La Diffusion Whole Body può quindi essere effettuata più volte senza avere alcuna ripercussione, motivo per il quale è considerata ideale per tenere sotto controllo la malattia, specialmente per quei pazienti in cui è molto importante monitorare gli sviluppi della malattia.
Quanto dura?
Circa 40-45 minuti. Finito l’esame il paziente può tornare a svolgere le sue attività quotidiane senza alcuna limitazione.
È necessaria qualche preparazione particolare?
Bisogna osservare il digiuno nelle cinque ore precedenti all’esecuzione dell’esame.
a cura di Maria Castellano
con la collaborazione della dott.ssa Roberta Meroni