Politerapica-Terapie della Salute è una struttura sanitaria che si occupa della riabilitazione e della salute della persona, non intesa come semplice assenza di malattia, ma come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, con un approccio multidisciplinare. «La riabilitazione motoria e neuro-motoria di molte condizioni patologiche (vedi box) è uno dei nuclei dell’attività di Politerapica, che si impegna a fornire un servizio praticamente senza attesa, a condizioni economiche accessibili e con alti livelli di assistenza» dice il direttore Pasquale Intini.

NON SOLO RECUPERO DOPO ALTRE TERAPIE

La riabilitazione, in Politerapica, non viene vista come un semplice intervento di recupero a seguito di altre terapie. «Ad esempio quando una situazione patologica o traumatica richiede necessariamente un intervento chirurgico la riabilitazione viene proposta non solo dopo la chirurgia, ma anche prima, per arrivare all’operazione nelle migliori condizioni possibili. In alcuni casi la riabilitazione può scongiurare la necessità di un intervento chirurgico oppure può essere anche un intervento di lungo termine per il mantenimento dei risultati raggiunti o ancora può essere proposta in chiave di prevenzione» sottolinea Pasquale Intini.

IL “PAZIENTE AL CENTRO”

L’approccio di Politerapica è, per tutte le aree, quello del “paziente al centro” di una equipe multidisciplinare. «Questo si realizza appieno nella riabilitazione» continua il direttore. «“Paziente al centro” non significa solo “disturbo al centro”: a essere al centro è la persona, con tutte le sue peculiarità e magari con altri disturbi o patologie croniche che potrebbero coesistere».

UNA VISIONE MULTIDISCIPLINARE

Un’altra caratteristica dell’approccio di Politerapica, naturale conseguenza del mettere la persona al centro, è la presa in carico multidisciplinare, che inizia sempre con le visite dei medici specialisti per poi giungere alle figure del fisioterapista, massofisioterapista o personale infermieristico. «Lo specialista di riferimento è sempre il fisiatra al quale si aggiungono a seconda dei casi ortopedico, reumatologo, neurologo, dietologo, pediatra, ginecologo, psicologo etc.. L’inquadramento medico del paziente porta a stilare un piano di riabilitazione personalizzato, con sedute di fisioterapia, massofisioterapia e terapie fisiche programmate in modo da ottenere il miglior risultato, che tiene però conto anche di eventuali altre patologie. Il gruppo di professionisti non partecipa solo alla stesura e all’applicazione del piano di riabilitazione, ma si confronta più volte nel suo svolgimento, durante il quale sono possibili aggiustamenti in base all’andamento delle cure e delle visite di controllo. Al termine della riabilitazione, poi, viene emessa una relazione dettagliata a uso del paziente e del medico curante, una sorta di “lettera di dimissioni” che comprende il quadro iniziale, le terapie svolte e i risultati ottenuti. È importante sottolineare che nella riabilitazione il paziente che si sdraia sul lettino del fisioterapista o si sottopone a una terapia fisica non si può paragonare a un’auto che viene portata dal meccanico e subisce passivamente una riparazione. L’esito della riabilitazione dipende molto dall’informazione, motivazione e aspettative della persona, motivo per il quale anche lo psicologo rientra nell’equipe riabilitativa».

 

Le aree di intervento riabilitativo
> Lombalgia
> Lombosciatalgia
> Cervicalgia
> Discopatia
> Ernia del disco
> Disturbi e patologie articolari
> Esiti post-traumatici
> Esiti post-chirurgici
> Disturbi della crescita nel bambino
> Scoliosi in età evolutiva
> Disturbi congeniti nel bambino
> Artrosi e artrite
> Patologie reumatiche
> Linfedemi
> Edema post-mastectomia
> Esiti di ictus
> Patologie neurologiche degenerative

 

UN PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE PER LA CURA DELLA SCOLIOSI IN ETÀ EVOLUTIVA

All’interno dell’area riabilitativa di Politerapica un posto a importante è occupato dalla cura della scoliosi in età evolutiva che si avvale di un’equipe specializzata, della quale è entrata a far parte recentemente la dottoressa Francesca Lancini, fisiatra dell’età evolutiva di grande esperienza. «La scoliosi può avere un’evoluzione positiva se si intraprendono le giuste azioni in età precoce, appena si evidenziano i segni della deformazione e comunque prima che la crescita sia conclusa» sottolinea il Pasquale Intini. «Se non si interviene in tempo può trasformarsi nei casi più severi in una situazione invalidante che arriva a compromettere anche altri organi del tronco. Oltre alla diagnosi precoce per un buon esito della scoliosi è necessario che i ragazzi aderiscano per lunghi periodi al percorso riabilitativo di fisioterapia, ginnastica e anche corsetto, quando richiesto. Per ottenere questa costanza nell’età evolutiva, di per sé spesso problematica, abbiamo visto che il lavoro di gruppo è molto proficuo. Oltre a tenere alta la motivazione e combattere la noia dei ragazzi, la ginnastica di gruppo piuttosto che quella individuale alleggerisce dal punto di vista economico l‘impegno delle famiglie, visto che per la scoliosi si parla sempre di percorsi che durano anni» conclude il direttore.