«Si stima che in Italia siano necessarie circa 2.500.000 unità di sangue intero e circa 860.000 kg di plasma ogni anno. Poiché il sangue è un presidio terapeutico prezioso non producibile in laboratorio, ogni donatore gioca un ruolo fondamentale». Chi parla è Flaminia Rota Presidente della Fidas Bergamo (ex A.B.D.S.), associazione di donatori di sangue basata esclusivamente sul volontariato e senza scopo di lucro che opera sul territorio bergamasco dal 1960, anno della fondazione. La Fidas Bergamo è una delle 80 federate di donatori che fanno parte della Fidas Nazionale (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue). «La maggior parte di noi può donare il sangue e molti, almeno una volta nella vita, potrebbero averne bisogno. Per tante persone il sangue e i suoi componenti rappresentano una terapia indispensabile per la sopravvivenza. Ecco solamente alcuni dei tanti possibili esempi: i globuli rossi, in caso di perdite ematiche ed anemie; le piastrine, in caso di malattie emorragiche e per pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici; il plasma, in caso di gravi ustioni e tumori del fegato; i plasmaderivati per le immunodeficienze primitive e l’emofilia».

 

Cosa fare prima, durante e dopo la donazione
Prima
Non fare le ore piccole: il sonno è un alleato dei donatori.
Fai una leggera colazione evitando grassi e latticini.
Evita le sigarette a ridosso della donazione.
Durante
Stringi e apri il palmo della mano dalla quale stai effettuando la donazione.
Rilassati e non accavallare le gambe: ostacoleresti il flusso sanguigno.
Dopo
Concediti una giornata di riposo ed evita sforzi fisici.
Non mangiare cibi troppo pesanti per non affaticare il fisico
Reintegra i liquidi, bevendo molto durante tutta la giornata.
Multicomponenti. La donazione cosiddetta in aferesi (plasma, piastrine o multicomponenti) è consigliata ai donatori che hanno bassi valori di emoglobina e ridotte riserve di ferro.

 

Quali sono gli obiettivi della vostra associazione?

Scopo principale dell’Associazione è promuovere nell’opinione pubblica una diffusa cultura della donazione volontaria del sangue gratuita e periodica, consapevole e anonima. La Fidas Bergamo inoltre partecipa, si aggiorna e informa sulle novità legislative, scientifiche e sanitarie che riguardano i donatori e il servizio trasfusionale. Non fa raccolta diretta del sangue, ma invia i propri donatori presso i Centri Trasfusionali degli ospedali. Attualmente collaboriamo con i seguenti:

> Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo;
> Ospedale Bolognini di Seriate (BG);
> Ospedale di Treviglio (BG);
> Ospedale di Lovere (BG);
> Ospedale di Alzano (BG);
> Ospedale di Gazzaniga (BG);
> Ospedale San Raffaele di Milano;
> Ospedale di Garbagnate (MI).

Quali sono i “requisiti” per poter donare?

Avere un’età tra 18 e 65 anni. La donazione di sangue intero da parte di donatori periodici di età superiore ai 65 anni può essere consentita (fino ai 70 anni) previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio età-correlati. A tutela della salute del donatore per effettuare donazioni di sangue o emocomponenti è necessario un peso minimo di 50kg. Essere in buona salute. Non può donare chi non è in buono stato di salute o ha comportamenti a rischio. Questi due elementi possono comportare la sospensione temporaneamente o permanente dalla donazione al fine di preservare la salute del donatore e del ricevente.

 

Non solo sangue
La donazione di sangue intero è la più conosciuta ma non è l’unica possibile. È infatti possibile donare anche:
> plasma. Grazie a un separatore cellulare il plasma viene diviso dalle altre componenti del sangue che vengono reinfuse nel donatore. Questa tipologia di donazione, che può richiedere 50 minuti circa, secondo la legge italiana può essere effettuata ogni 14 giorni per un massimo di 12 litri l’anno;
> piastrine. È possibile effettuare fino a 6 donazione l’anno di sole piastrine. Questa tipologia di donazione richiede più tempo (circa 70 minuti), ma è fondamentale per molti pazienti, tra i quali coloro che hanno problemi di tipo emorragico o che sono sottoposti a trattamenti chemioterapici;
> multicomponenti. La donazione cosiddetta in aferesi (plasma, piastrine o multicomponenti) è consigliata ai donatori che hanno bassi valori di emoglobina e ridotte riserve di ferro.

 

Qual è l’iter per diventare donatori?

L’iter, che si svolge presso un servizio trasfusionale o un’unità di raccolta, consta di:

> accertamento dell’identità del candidato donatore;
> compilazione di un questionario;
> colloquio con il medico e valutazione delle condizioni generali di salute;
> acquisizione del consenso informato alla donazione.

La compilazione del questionario anamnestico e il colloquio e la valutazione con personale medico sono due momenti importanti per accertare che il candidato donatore abbia i requisiti per effettuare la donazione e stabilire il tipo di donazione più indicata. La donazione richiede circa 10 minuti di tempo ed è effettuabile ogni tre mesi per gli uomini e le donne in menopausa, sei per le donne.

 

A cura di Claudio Gualdi