Un effetto lifting del viso, ma senza tagli e cicatrici. È questa la promessa dei fili di trazione biostimolanti, innovativa procedura di medicina estetica anti-age sempre più apprezzata e richiesta - non solo dalle donne - grazie ai risultati visibili, ma naturali che permette di ottenere e alla sua mini-invasività. «Le persone sono sempre più alla ricerca di trattamenti ambulatoriali che aiutino a migliorare i segni del tempo e dell’invecchiamento in modo non invasivo. La tecnica di medicina estetica dei fili di trazione con Polydioxanone (PDO) è diventata molto popolare e utilizzata proprio perché è meno invasiva, richiede una tempistica breve, minor tempo di recupero e risultati con rarissime complicanze» confermano il dottor Salvatore Scandura e il dottor Silvian Stanciu.

Di che tipo di trattamento si tratta?

I fili di trazione con Polydioxanone sono un trattamento medico estetico ambulatoriale che mira a risollevare le lassità dei tessuti del viso riposizionandoli, per ottenere un viso dai tratti più giovanili. In particolare, consiste nell’inserimento di fili riassorbibili composti da un materiale biocompatibile, che si usa da diversi anni in chirurgia generale e vascolare, nel derma profondo, cioè il “cuore” della pelle, a metà tra la cute superficiale e l’ipoderma, in cui si trovano i fibroblasti, le fibre di collagene, le fibre di elastina, ovvero le strutture di sostegno della pelle. Questi fili svolgono una duplice funzione: da una parte forniscono sostegno alla struttura cutanea e connettivale ceduta esercitando una delicata trazione meccanica, dall’altra favoriscono un’intensa biostimolazione dei tessuti con effetto tonificante e miglioramento della luminosità della pelle.

In che modo vengono inseriti i fili?

I fili vengono introdotti sottopelle senza dover ricorrere a grandi incisioni, attraverso aghi sottilissimi e indolori. Non è necessaria l’anestesia, ma si può utilizzare un anestetico topico.

Per quali parti del viso in particolare possono essere efficaci?

Questo tipo di trattamento medico estetico è specifico per donare un effetto lifting alle zone del volto quali la parte mediana del viso (ad esempio in caso di rughe naso genine, le cosiddette linee della marionetta) la parte bassa del viso, l‘area mandibolare, le sopracciglia e anche il collo. A seconda dell’area specifica da trattare attualmente esistono vari tipi di fili di trazione e di tecniche di inserimento.

Il risultato è immediatamente visibile?

L’effetto stimolante, in genere, si vede dopo quattro settimane: si osserva un miglioramento dell’area trattata, la pelle risulta elastica e vitale, il tono cutaneo aumentato e l’aspetto delle rughe migliorato.

Quante sedute sono necessarie?

Il trattamento può essere eseguito in una sola seduta. Essendo i fili riassorbibili in 8-12 mesi, dopo quel periodo il trattamento andrebbe ripetuto per mantenere i risultati.

 

Anche per il corpo
Grazie alle diverse tipologie e diametri, i fili di trazione possono essere utilizzati non solo per il viso, ma anche per il corpo, in particolare per contrastare la perdita di elasticità della pelle di décolleté, braccia, ginocchia, interno coscia, addome e glutei.

 

Si devono osservare particolari precauzioni dopo il trattamento?

Nei punti di iniezione possono manifestarsi reazioni comuni a una normale iniezione, cioè gonfiore, rossore, prurito o sensibilità. In questi casi è bene evitare l’esposizione solare diretta fino a che non si siano risolte.

Dopo quanto si possono riprendere le normali attività?

La ripresa delle normali attività quotidiane è pressoché immediata.

Ci sono rischi?

Il tasso di complicazioni è molto basso e il tempo di recupero è molto veloce. Questo ovviamente purché sussistano le corrette indicazioni e venga scelta la tecnica più appropriata per le caratteristiche della persona. Per ottenere i risultati migliori, sia in termini di estetica sia di sicurezza, è importante che queste procedure medico estetiche siano praticate da specialisti quali chirurghi plastici e medici estetici, formati e preparati e con una completa conoscenza dell’anatomia facciale.

 

A cura di Sara Carrara
con la collaborazione di Dott. Salvatore Scandura
Specialista in Chirurgia Plastica
e di Dott Silvian Stanciu
Medico Estetico
Mediclinic Lecco