Professionista sanitario sempre più richiesto, il tecnico ortopedico collabora e affianca gli specialisti nella realizzazione di protesi, ortesi e ausili sostituivi, correttivi e di sostegno all’apparato locomotore, unendo competenze di anatomia e fisiologia ad abilità manuali e tecniche di grande precisione. Ma come si diventa tecnico ortopedico? Quali sono gli ambiti in cui può lavorare? Ne parliamo con Luca Lutti, tecnico ortopedico.

Come si diventa tecnico ortopedico oggi?

Per diventare tecnico ortopedico oggi è necessario completare un percorso di laurea triennale in Tecniche ortopediche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia e, successivamente, superare l’esame abilitante all’esercizio della professione. L’accesso al corso di laurea è a numero chiuso e il numero dei posti viene programmato annualmente a livello nazionale. L’ammissione avviene sulla base della graduatoria stilata in seguito all’esame unico di ammissione alle lauree sanitarie (che generalmente si svolge i primi giorni di settembre).

Che tipo di materie si studiano durante il percorso universitario?

In linea di massima, il percorso di laurea prevede l’approfondimento di alcune aree che possono così essere sintetizzate:
> nel primo anno vengono acquisite conoscenze essenziali sulla struttura e funzione dei sistemi biologici, anatomia e fisiologia degli organi di movimento, meccanismi patologici e patogenetici di base, principali patologie di interesse specifico. Si apprendono anche i principi di base delle discipline psicopedagogiche per la comprensione di sé e del proprio ruolo all’interno dei rapporti con l’assistito.
> Nel secondo anno, previo un maggior approfondimento dei casi clinici connessi con le patologie dell’apparato locomotore in ambito medico/chirurgico e dei relativi interventi terapeutici e di riabilitazione, si viene introdotti nell’ampia gamma dei dispositivi medici, delle ortesi, degli ausili, delle protesi.
> Nel terzo anno, lo studente è portato ad effettuare un’analisi dei problemi connessi ai processi organizzativi, produttivi, legislativi, economici, contrattuali e deontologici. Vengono approfondite anche le metodologie di esercizio della professione, la disciplina del lavoro in contesti articolati tra ambito produttivo e sanitario oltre all’approfondimento dell’utilizzo di strumenti tecnici e scientifici della professione.
Durante tutti i tre anni sono previsti tirocini professionalizzanti, fondamentali per la preparazione pratica, con il supporto di tutori qualificati.

Dove è possibile frequentare il corso di studi vicino a Bergamo?

All’Università degli Studi di Milano. Il rapporto di Almalaurea conferma un livello di occupazione molto elevato per i laureati in tecniche ortopedico in questa università.

Molto in breve, da quando il percorso è questo? Che cosa era richiesto in precedenza?

Il percorso di formazione del tecnico ortopedico, al pari di quello di tutte le altre professioni sanitarie, è diventato universitario a seguito della riforma del SSN intervenuta con Decreto legislativo 502/1992. Il profilo professionale del T.O. istituito con DM 665/1994 ha infine sancito questo passaggio.

In quali contesti opera il tecnico ortopedico?

Il Tecnico ortopedico esercita la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.

Quali sono le sue mansioni?

Il Tecnico ortopedico innanzitutto valuta il paziente, nel rispetto dell’indicazione medica, prendendo in considerazione aspetti come autonomia, comorbilità, condizioni sociali, abilità residue, attività lavorativa, attitudini e stile di vita, intolleranze, insufficienze, allergie, etc.. Successivamente progetta, fabbrica, adatta e/o personalizza il dispositivo medico occorrente: dispositivi medici esoscheletrici, di natura funzionale, posturale ovvero correttiva, sostitutiva, compensativa e di sostegno dell’apparato locomotore, compresi gli ausili tecnici e i sistemi di seduta, che possono essere azionati per forza meccanica e/o mediante energia esterna e/o mista corporea ed esterna. che previa la puntuale valutazione tecnica conoscitiva del paziente (autonomia, comorbilità, condizioni sociali, abilità residue, attività lavorativa, attitudini e stile di vita, intolleranze, insufficienze, allergie, etc.. A completamento dell’attività sanitaria in senso stretto, il Tecnico ortopedico, nella sua qualità di fabbricante, redige e compila il fascicolo tecnico del dispositivo medico, certifica l’attestato di conformità ai fini della immissione in commercio e in servizio. Si cura altresì di istruire adeguatamente il paziente o chi per lui all’uso e alla manutenzione del presidio al fine di mantenerne lo stato di funzionalità e integrità.

A cura di maria Castellano
con la collaborazione di Luca Lutti
Presidente per i tecnici ortopedici presso Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione della Provincia di Bergamo