Migliorare la cellulite. Contrastare le adiposità localizzate. Ridonare tono e compattezza alla pelle. È questa la promessa di un innovativo trattamento che combina l’azione benefica di caldo e freddo. Già utilizzata in ambito terapeutico e medico-sportivo, questa tecnica offre numerosi benefici anche in campo medico-estetico contro alcuni degli inestetismi più diffusi e odiati dalle donne. Ma su quali basi si fonda? In quali casi è indicata? Lo abbiamo chiesto a Oscar Daldos e Francesca Ghigliazza, fisioterapisti.

Come funziona questo trattamento?

Si tratta di una nuova metodica di diatermia che, grazie a un innovativo e sofisticato sistema, consente di raffreddare e scaldare selettivamente e in modo controllato i tessuti, provocando ripetuti e repentini “shock” termici. Per farlo si avvale di un dispositivo elettromedicale, di uso esclusivamente professionale, che ha una duplice componente: una ipertermica che genera calore e una criogenica che produce freddo. Attraverso una sonda, applicata da personale sanitario appositamente formato sulle zone da trattare, si può così innalzare o abbassare la temperatura locale dei tessuti. Sappiamo infatti che calore e freddo sono da sempre utilizzati in terapia fisica. Il caldo, grazie alla sua azione di vasodilatazione, giova infatti ai dolori cronici, mentre il freddo, con la sua azione di vasocostrizione, fornisce sollievo e riduce la sintomatologia di eventi acuti traumatici, riducendo dolore e gonfiore. La possibilità di combinare nei tessuti vasodilatazione e vasocostrizione permette di sfruttare al meglio gli effetti delle variazioni termiche locali. E questo vale anche in ambito estetico.

In che modo agisce per migliorare inestetismi come la cellulite o la lassità cutanea?

Questo trattamento caldo-freddo accelera il drenaggio linfatico e consente una “ginnastica vascolare” intensa, controllata e non invasiva. Lo shock termico, inoltre, agisce anche direttamente sulle cause stesse della cellulite aiutando l’eliminazione dei liquidi in eccesso e rendendo la pelle più compatta. L’alternanza di caldo e freddo, poi, causa una apoptosi delle cellule adipose, praticamente una morte controllata di queste cellule che vengono poi eliminate dall’organismo. Infine, stimola la formazione di fibre di collagene, migliorando così il tono e l’elasticità cutanea. Questi ultimi benefici si possono ottenere non solo sul corpo ma anche sulla pelle del viso e del collo.

Anche contro dolore e gonfiore In terapia fisica già da tempo vengono utilizzate apparecchiature che sfruttano i vantaggi dell’applicazione del calore come la tecarterapia, la magnetoterapia, il massaggio stesso. Tuttavia la possibilità di alternare fonti di calore a fonti di freddo aumenta molto il ventaglio delle patologie che si possono trattare.
Riduce il dolore e migliora il microcircolo nelle patologie tendinee mentre in quelle muscolari favorisce l’ossigenazione muscolare e il ripristino delle condizioni ottimali della circolazione venosa e linfatica. L’effetto antinfiammatorio si ottiene perchè la crioterapia rallenta il metabolismo e riduce la produzione e liberazione dei mediatori chimici dell’infiammazione. È molto efficace nel trattamento degli edemi (gonfiore), soprattutto quelli post-traumatici limitando lo stravaso ematico dei tessuti. Benefici fin dalle prime sedute si ottengono nei dolori da patologie muscolari e tendinee, dopo traumi sportivi, negli edemi, nelle borsiti e anche nelle patologie croniche e degenerative.

Come si svolge la seduta?

Si applica un sottile strato di gel sulla zona da trattare e tramite una apposita sonda si porta alla temperatura desiderata la parte di corpo da trattare. La sonda viene utilizzata rispettando il decorso sanguigno e linfatico e la temperatura è monitorata elettronicamente per tutta la seduta.

Con che frequenza ci si deve sottoporre alle applicazioni?

Il protocollo varia a seconda della problematica da trattare. In generale, però, nelle prime fasi le sedute sono generalmente bisettimanali.

Quanto dura un trattamento?

I trattamenti per il viso permettono di ottenere un effetto antiage in circa 20-30 minuti. I trattamenti per fianchi glutei e addome hanno invece generalmente una durata superiore, dai 45 ai 90 minuti.

Esistono controindicazioni?

Sì, questa metodica non può essere usata su ferite o lesioni aperte, su lesioni emorragiche o ischemiche, in chi è affetto da fenomeno di Raynaud e nei portatori di pacemaker. 

A cura di Viola Compostella
cone la collaborazione di Oscar Daldos e Francesca Ghigliazza
Fisioterapisti
Studio Kinesi di Osio Sotto