Smalti semipermanenti, gel, sostanze acriliche. Negli ultimi dieci anni le unghie delle mani sono diventate sempre più protagoniste. Un vero è proprio boom che accomuna giovanissime e donne più mature alla ricerca di mani sempre curate ed esteticamente gradevoli oltre che “personalizzate”. Ma questa “moda” può incidere sulla salute delle unghie? Le lampade UV con cui si asciuga il colore possono causare danni? Ne parliamo con il professor Leonardo Celleno, presidente AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia).

Dottor Celleno, le sostanze con sui sono preparati smalti permanenti o gel sono pericolose per le unghie? E nel lungo periodo?
Se ben formulati - nel rispetto delle normative vigenti - e ben applicati e impiegati da personale professionista, non sono pericolosi, anche se un loro uso eccessivo o troppo prolungato può comunque danneggiare la lamina ungueale. Un discorso diverso vale per le sostanze acriliche, spesso utilizzate per la ricostruzione delle unghie: diversi studi riportano il rischio di allergia da contatto (DAC - Dermatite Allergica da Contatto) ad alcuni particolari ingredienti - ad esempio i composti acrilici, come l’HEMA (nome chimico 2-idrossietil metacrilato) e il Di-HEMA Trimethylhexyl Dicarbamate (nome chimico 7,7,9 o 7,9,9 -trimetil-4,13-diosso-3,14-diosso-5,12-diazaesadecano-1,16-diile bismetacrilato ) - più frequentemente a livello delle unghie e della punta delle dita. Quando queste resine artificiali entrano in contatto con la pelle circostante dell’unghia, è possibile che determinino l’insorgenza di una dermatite da contatto, in alcuni casi non soltanto nella zona di applicazione, ma anche in un’altra sede cutanea in cui la persona toccandosi può trasferire la presenza di queste sostanze. Nel caso quindi di prurito, rossore, gonfiore, lesioni, etc., è opportuno interrompere l’utilizzo di questi prodotti e rivolgersi a un medico.

Sarebbe bene far “respirare” le unghie tra un’applicazione di smalto e gel?
Parlare di “respirazione” non è esatto, le unghie non utilizzano l’ossigeno ambientale come nutriente; i nutrienti principali sono forniti attraverso la circolazione sanguigna sottostante. È comunque consigliabile far riposare le unghie tra un trattamento e l’altro, perché un’occlusione troppo frequente può portare a un aumento della fragilità del corpo dell’unghia, la scorretta adesione dei prodotti (smalti-gel-acrilico), la formazione di “bolle d’aria” e la predisposizione all’aggressione da parte di microrganismi (batteri e miceti).

Sono dannosi i raggi della lampada UV per l’applicazione dello smalto?
L’esposizione agli ultravioletti dura un brevissimo periodo di tempo e inoltre dovrebbe riguardare soltanto il gel posto sulla lamina ungueale che sotto l’azione dei raggi ultravioletti si fissa sull’unghia e si indurisce. Sarebbe quindi buona cura evitare che la pelle intorno all’unghia subisca l’azione diretta dei raggi UV Anche in questo caso a fare la differenza sono anche le lampade utilizzate che devono essere conformi alle normative vigenti e professionali.

La ricostruzione delle unghie dovrebbe essere praticata da persone qualificate del settore che, in base alla Legge 4 gennaio 1990 n.1 che disciplina dell’attività di estetista, può e sa utilizzare questo tipo di prodotto quando destinato ad esclusivo uso professionale”

E i prodotti per rimuoverlo?
La rimozione con prodotti solventi espone l’unghia all’azione aggressiva dei solventi utilizzati solo se non ben formulati o male utilizzati . In ogni caso, sarebbe buona norma risciacquare bene dopo il loro utilizzo, cosa che molte dimenticano di fare. In alternativa smalti semipermanenti e gel possono essere rimossi con l’abrazione dell’unghia: in questo caso è importante che non sia troppo aggressiva per evitare di indebolire la lamina.

Occhio alla qualità!
L’applicazione ripetuta di smalti di scarsa qualità e anche l’uso di solventi irritanti possono provocare infine problemi all’integrità dell’unghia, oltre che indebolire e predisporre alla comparsa di macchie gialle o di striature sulla lamina ungueale. Nel lungo periodo l’unghia potrebbe risultare pertanto indebolita, meno compatta e con una superficie meno liscia.

In gravidanza si possono usare smalti permanenti o semi-permanenti? E in allattamento?
La lamina ungueale è una struttura praticamente impermeabile e quindi l’applicazione di questi prodotti di per sé non ne determina l’assorbimento. Fermo restando che in gravidanza l’attenzione deve essere massima, va considerato che un trattamento cosmetico, in generale e specialmente in questo caso, può determinare un assorbimento trascurabile. Ciononostante se si può evitare l’uso di queste pratiche per le unghie in gravidanza e allattamento sarebbe preferibile.

A cura di Maria Castellano
con la collaborazione del Dott. Leonardo Celleno
Specialista in Dermatologia
Presidente AIDECO - Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia