Nata negli Stati Uniti per essere usata sui terreni sabbiosi della California o sulla neve dell’Alaska è arrivata da qualche anno anche in Italia ed è stata subito accolta con entusiasmo e curiosità dagli appassionati di mountain bike. Parliamo della fatbike (fat in inglese significa grasso), una bici da fuoristrada con copertoni più larghi. Le nostre Orobie sono a portata di mano, anzi di pedalata, per praticare questa modalità di fuoristrada ed è ormai frequente incontrare fatbike sia sui sentieri di montagna d’estate sia sulla neve d’inverno. Per conoscere meglio questa bicicletta e la sua pratica abbiamo incontrato Franco Lazzarini, esperto di mountain bike che si è cimentato con la fatbike appena è arrivata in Italia, circa quattro anni fa.

Dal punto di vista dell’uso che differenze ci sono rispetto a una mountain bike tradizionale?
La caratteristica distintiva è il copertone più largo (da 3,5 a 5 pollici, utilizzati a pressione minore del normale per consentire una maggiore tenuta su terreni difficili come neve, sabbia e fango). Per montare questo copertone i telai delle fatbike sono costruiti appositamente con forcelle più larghe, ce ne sono con e senza ammortizzatori. La fatbike è un po’ più faticosa nella pedalata, quindi è vantaggiosa solo quando i terreni sono molto sconnessi, con ciottoli, ghiaia o sabbia su cui la ruota larga “galleggia” o sulla neve dove riesce a far presa meglio delle mountain bike tradizionali. A parte la larghezza, i copertoni sono di diversi tipi, con tasselli più o meno grossi. Anche se poco diffusi esistono anche copertoni chiodati per i ghiacciai. Su terreni abbastanza agevoli o su strada, invece, non porta vantaggi. Per chi non va sempre in montagna ma alterna tracciati di diverso tipo frequentemente è la seconda bici, oltre a una mountain bike normale.

Visto che siamo nella stagione fredda, dove si può praticare sulla neve?
Ovviamente non è ammessa sulle piste da sci; solo raramente viene permessa la risalita a lato degli sciatori. Condivide altri percorsi nelle stazioni invernali, insieme a chi ciaspola (il passaggio dei ciaspolatori è utile a preparare il terreno per la fatbike) o cammina. La neve fresca non dovrebbe essere più alta di 15-20 centimetri sopra il terreno o uno strato già compatto. Solo in occasione di eventi particolari, come il raduno internazionale che si svolge a Livigno, vengono messi a disposizione percorsi che normalmente non sarebbero destinati alle fatbike.

E per quanto riguarda la sicurezza?
Casco e protezioni sono gli stessi che si usano per la mountain bike. D’inverno sulla neve ovviamente si dovrà prestare attenzione alle condizioni climatiche e adottare indumenti adatti sia per il freddo sia per la traspirazione. Come per gli altri sport che si praticano anche in montagna, ad esempio corsa o camminata, non basta la preparazione atletica di pianura, ma si deve tenere presente che l’ambiente alpino comporta rischi specifici e per goderne in sicurezza è necessaria esperienza o il supporto di guide.

A cura di Lella Fonseca
con la collaborazione di Franco Lazzarini
Esperto di Mtb e fatbike