Uso eccessivo di farmaci, stress, inquinamento, abitudini alimentare scorrette. Sono molti e diversi i “nemici” che possono alterare l’equilibrio dell’intestino e della sua flora batterica. Le conseguenze? Disturbi gastrointestinali come stitichezza, gonfiore addominale, meteorismo innanzitutto, ma anche problemi diversi, tra cui eczemi e allergie, mal di testa, nervosismo, stanchezza cronica. Già, perché l’intestino non serve solo per la digestione di quello che mangiamo: svolge un ruolo molto più complesso al punto da essere chiamato il nostro “secondo cervello”. Basti pensare che quest’organo, che ha una superficie pari a 300 mq, in pratica due campi da tennis messi insieme, possiede un vero e proprio Sistema Nervoso (Sistema Nervoso Enterico), costituito da più di 100 milioni di neuroni (più del midollo spinale). È evidente quindi, quanto sia importante mantenerlo o riportarlo in una condizione di benessere.

Ma come fare? Un’alimentazione equilibrata, un regolare esercizio fisico e un corretto stile di vita sono fondamentali ma a volte non bastano. «In molti casi può essere utile ricorrere all’idrocolonterapia» suggerisce il dottor Francesco Negrini, gastroenterologo. «Si tratta di un sistema di depurazione che consente di rimuovere completamente dalle pareti intestinali, in modo indolore e non traumatico, le scorie che vi si accumulano e aderiscono nel corso degli anni. In questo modo si ripristina stabilmente l’equilibrio dell’intestino e si regola lo sviluppo della flora batterica eubiotica, ovvero benefica per l’organismo».

Dottor Negrini perché può essere necessario “ripulire” l’intestino?
L’ambiente intestinale, quando viene esposto a sostanze “innaturali” sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo (uso eccessivo di farmaci, inquinamento ambientale e alimentare, stress), si contamina non assolvendo più alla funzione di produrre e selezionare ciò che è indispensabile per il corpo e di espellere le scorie. Nel caso di ipofunzione intestinale altri organi (fegato, cute, polmoni, reni, apparato osteo-articolare) devono sopperire trovandosi spesso sovraccaricati dal punto di vista funzionale. Il risultato è un malessere diffuso e tutta una serie di sintomi che si possono manifestare in diverse parti del corpo.

In quali casi, in particolare può essere indicata?
In caso di stitichezza, diarrea cronica, meteorismo, senso di pienezza; malattie micotiche; infezioni frequenti, malattie o debolezza immunitaria; allergie, neurodermiti, eczemi, altre malattie della pelle; malattie reumatiche e artrosiche; vertigini, disturbi della concentrazione e della memoria; emicranie e cefalee in generale; malattie del metabolismo (gotta, diabete, ipercolesterolemia); malattie circolatorie; depressione, nervosismo, stanchezza cronica. Può inoltre essere utile come adiuvante nella preparazione della colonscopia.

Come si svolge una seduta?
Innanzitutto la persona viene valutata con una prima visita dal medico gastroenterologo, per verificare l’indicazione all’idrocolonterapia. L’applicazione consiste nell’introduzione di una cannula ano-rettale monouso provvista di una via d’entrata e di una via d’uscita collegata a un apposito apparecchio che ne regola la pressione, la velocità, la temperatura e permette di controllare ciò che viene espulso. Durante tutto il trattamento, che dura circa 45 minuti, il grosso intestino viene lavato con acqua tiepida a 36-37° C, mentre l’addome viene massaggiato delicatamente per facilitare la pulizia intestinale. Nei primi giorni seguenti la terapia è consigliabile seguire un’alimentazione leggera, evitare l’assunzione di alcolici, limitare l’assunzione di caffè, latticini, carni rosse, insaccati e assumere pre-probiotico per almeno 15 giorni, in modo da favorire la crescita di batteri benefici. Successivamente si ritorna gradualmente a una dieta equilibrata, evitando cibi freddi ed evitando di prendere freddo.

 

Le controindicazioni
> Importanti malattie epatiche
> Cardiopatie gravi
> Ipertensioni elevate
> Gravidanza negli ultimi periodi
> Neoplasie maligne sanguinanti del colon
> Coliti ulcerose sanguinanti
> Diverticoliti in fase attiva
> Postumi recenti di interventi chirurgici intestinali
> Emorroidi in fase acuta, ragadi, prolassi della muco-emorroidali

a cura di Viola Compostella
con la collaborazione del Dott Francesco Negrini
Responsabile U.O. Gastroenterologia Policlinico S. Marco Zingonia 
Gastroenterologo Smart Clinic Oriocenter e Le due Torri