Un percorso di formazione per innovare e fare impresa nel settore della salute della persona e della comunità.
Un laboratorio per lo sviluppo di competenze imprenditoriali. Questo è HC.LAB (Health C.Lab), il nuovo progetto Contamination Lab (CLab) dell’Università degli Studi di Bergamo. Obiettivo: accompagnare e formare alla cultura dell’imprenditorialità con un focus specifico sul settore della salute e sulle sue prospettive di innovazione. Ma di cosa si tratta? A chi è dedicato? Lo abbiamo chiesto a Mario Salerno, project manager HC.LAB (UniBG).

Dottor Salerno, quali sono le basi di questo percorso?
Health Care, Human Care e Community Care: questi sono gli elementi cardine del C.Lab bergamasco che propone agli studenti un percorso formativo e di supporto allo sviluppo di progetti d’innovazione a forte vocazione imprenditoriale nel settore dei prodotti e dei servizi dedicati alla salute e cura della persona e della comunità. Al centro del percorso formativo in particolare ci sono i temi e le sfide che la società contemporanea si trova ad affrontare nel campo della salute: benessere e stili di vita, alimentazione, wellbeing; qualità della vita, supporto alle fragilità e nuove tecnologie per lo smart aging; tecnologie per la salute tra cui sensoristica indossabile e mobile health; big data e intelligenza artificiale a supporto della terapia, della cura del paziente e della gestione dei servizi alla persona e delle organizzazioni sanitarie. Il percorso di HC.LAB mira a fare emergere e crescere le capacità imprenditoriali e a dotare di strumenti appropriati coloro che desiderino far leva sull’innovazione per rispondere a sfide e bisogni nell’ambito della salute, tenendo in considerazione anche i trend demografici e socio-economici che stanno radicalmente cambiando la nostra società. Un esempio su tutti: l’Italia è il secondo Paese con il più alto tasso di invecchiamento al mondo dopo il Giappone, da qui l’importanza della sinergia tra università e imprese in termini di innovazione e sviluppo delle competenze professionali per affrontare le sfide che ci attendono, tra cui le più importanti sono senza dubbio il supporto alla popolazione anziana e la gestione della cronicità tema diventato ormai centrale.

A chi si rivolge?
Il percorso è rivolto a studenti iscritti a un corso di laurea triennale e magistrale, dottorandi, specializzandi e titolari di assegno di ricerca presso l’Università degli Studi di Bergamo o in altro ateneo; studenti delle scuole (terzo anno superiori), collaboratori dei partner HC.LAB; alunni della Start Cup School Bergamo.

Come si svolgeranno le lezioni?
Le lezioni si svilupperanno in un ciclo di 60 ore dedicate all’approfondimento con esperti del settore; all’apprendimento di tecniche di sviluppo imprenditoriale e di lavoro in team; all’elaborazione di un progetto d’impresa con il supporto di mentor esperti. Al termine, i progetti migliori saranno valutati e premiati da una giuria tecnica.

Tutte le informazioni su www.unibg.it/hclab

COSA sono i Contamination Lab
Finanziati dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università all’interno del Programma Nazionale per la Ricerca, sono luoghi di impulso della cultura, dell’imprenditorialità e dell’innovazione, finalizzati alla promozione dell’interdisciplinarietà di nuovi modelli di apprendimento e allo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale e sociale, in stretto raccordo con il territorio.

Un’università sempre più… in salute
HC.Lab rappresenta un ulteriore tassello che va ad arricchire e completare il percorso intrapreso dall’Ateneo di Bergamo nel settore della salute integrandosi in modo sinergico con le iniziative già in essere (Corso di laurea in “Ingegneria delle tecnologie per la salute”, corso di laurea interateneo di Medicine and surgery, pensato e erogato in lingua inglese, laurea triennale in Scienze infermieristiche, Master in Management delle Aziende Ospedaliere…).

a cura DI VIOLA COMPOSTELLA