Contro acidità di stomaco, tosse, infiammazioni. Per depurare l’organismo. Per contrastare ansia e irritabilità. Spesso quando si pensa ai “farmaci naturali”, si pensa a rimedi che possano alleviare disturbi senza comportare alcun rischio. Ma siamo davvero sicuri che sia così? «Innanzitutto definiamo meglio “naturale”, ovvero una sostanza reperibile in natura, che non necessiti di sintesi chimica in laboratorio» precisa la dottoressa Valentine Galizzi, farmacista. «Ciò non è sinonimo di innocuo o privo di effetti collaterali. Sappiamo infatti che in natura ci sono veleni potentissimi. Ecco quindi che diventa necessario conoscere le dosi terapeutiche e le limitazioni d’uso anche per il “farmaco naturale”».

Dottoressa Galizzi, cosa si intende per fitocomplesso?
Il fitocomplesso è ciò che si estrae dalla droga vegetale, cioè dalla parte della pianta che contiene i principi attivi. La sua attività terapeutica è dovuta non a una sola sostanza, ma a un insieme di principi attivi, spesso molto numerosi e chimicamente diversi fra loro. Ecco il motivo per cui resta ancora molto da scoprire in merito al meccanismo d’azione di questi preparati, che essendo composti anche da più di 50 sostanze chimiche diverse, possono presentare differenti proprietà, anche contemporaneamente. Questa composizione molto varia può avere dei vantaggi rispetto alla singola molecola attiva: le diverse sostanze hanno fra di loro sinergismo e l’una può ridurre l’eventuale tossicità dell’altra.

Due delle formulazioni più frequenti sono le tinture madri e i macerati glicerici. Che differenza c’è?
Entrambe le formulazioni costituiscono gran parte delle formulazioni in gocce. Le tinture madri vengono prodotte mettendo una parte di pianta a completa maturazione a macerare in dieci parti di soluzione idroalcolica per 10 giorni o più. La raccolta della droga deve avvenire nel rispetto delle regole dettate dalla farmacopea per quanto riguarda la tempistica. I macerati glicerici invece, vengono preparati con le gemme (organi embrionali delle piante che contengono costituenti particolarmente attivi) raccolte a fine inverno, tritate e messe a macerare in glicerolo e alcool per 21 giorni. In seguito vengono spremute e filtrate in modo da ottenere il cosiddetto macerato glicerico di base. Tramite successiva diluizione (1 a 10) con glicerolo al 50%, alcool etilico al 30%, acqua al 20%, si ottiene il macerato glicerico M.G. 1 DH.

Quali sono le dosi consigliabili?
In generale le tinture madri e i macerati glicerici vengono dosati in gocce, dalle 30 alle 60, diluiti in acqua (anche tiepida per abbassare il gradiente alcolico) e assunti anche tre volte al giorno, a seconda dello stato di salute e delle motivazioni per cui si ricorre al rimedio.

Quali sono, invece, le limitazioni?
In caso di bambini sotto i tre anni, donne in gravidanza o persone con una grave compromissione dello stato di salute generale o in cura con una complessa terapia medicinale è necessario valutare con attenzione i possibili rischi prima di affidarsi a una terapia a base di fitocomplessi.

Dal raffreddore all’allergia... I rimedi “cult”
Tinture madri
> Echinacea. Varietà angustifolia e purpurea: possiede spiccate proprietà immunostimolanti, antivirali, cicatrizzanti, antinfiammatorie. È utile sia per prevenire che per curare tutte le malattie da raffreddamento come febbre, raffreddore, tosse, ma anche per infezioni del sistema urinario, come cistite e prostatite.
> Ribes Nigrum. Utile per drenare e disintossicare l’organismo, anche in caso di reumatismi, artrosi e gotta e per la funzionalità del microcircolo.
Macerati glicerici
> Ficus Carica. Depurativo in caso di acne, alitosi, afte, allergie; calmante per il colon irritabile, la nausea, l’enterite; utile anche in caso di ansia, insonnia, depressione, tosse secca, gastrite.
> Ribes Nigrum. Utilizzato per le sue proprietà antistaminiche e antinfiammatorie, in caso di dermatiti o allergia ai pollini (anche con asma). Ha inoltre proprietà toniche e immunostimolanti.
> Rosa Canina. Possiede proprietà immunomodulanti e antinfiammatorie, grazie alle quali viene usato nelle forme di allergie. I piccoli frutti freschi (bacche) e le gemme della pianta sono considerati le sorgenti naturali più ricche di vitamina C, presente in quantità 50-100 volte superiore rispetto a quella delle arance o limoni. Proprio l’alta concentrazione di vitamina C comporta delle interazioni in caso di uso concomitante di antiacidi a base di alluminio o farmaci a base di litio.

”Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit” (“Tutto è velenoso: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto”) PARACELSO, medico, alchimista, botanico e astrologo svizzero

a cura di VIOLA COMPOSTELLA
con la collaborazione della dott.ssa Valentine Galizzi
Farmacista A Treviolo (BG)