Garantire l'approvvigionamento, lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti farmaceutico-sanitari necessari all’ospedale. Ma anche diffondere conoscenze utili per migliorare il processo decisionale di selezione, prescrizione e uso del medicinale e del dispositivo medico. Sono questi, in sintesi, i principali compiti della farmacia ospedaliera del Papa Giovanni XXIII, un servizio di fondamentale importanza eppure poco conosciuto dai cittadini. Scopriamolo insieme con l’aiuto del dottor Gian Carlo Taddei, Direttore della Farmacia Ospedaliera – Dipartimento di Farmacologia Clinica – ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo.

Dottor Taddei, che ruolo hanno la farmacia e i farmacisti all’interno dell’Ospedale?
La Farmacia Ospedaliera dell’ASST Papa Giovanni XXIII, parte della Direzione Sanitaria Aziendale, è inserita nel Dipartimento di Farmacologia Clinica e, quale servizio sanitario di supporto all’attività clinico-assistenziale, ha come scopo garantire le terapie e i materiali sanitari ai pazienti assistiti sia in regime di ricovero sia in dimissione nonché a tutti i malati affetti da specifiche malattie croniche. La struttura centrale della Farmacia Ospedaliera, essendo collocata nella piastra logistica, risulta poco “visibile” ai pazienti e agli utenti che tutti i giorni affollano i corridoi e le corsie dell’Ospedale, di fatto è raggiungibile solo dagli operatori dell’ospedale stesso. Il corpo centrale della Farmacia occupa una superficie complessiva di 2.000 metri quadrati in cui si trovano gli uffici del personale farmacista, infermieristico e amministrativo, i magazzini di stoccaggio dei farmaci, i laboratori sterili e non sterili per la galenica specialistica (allestimento di miscele per nutrizione parenterale, chemioterapici antiblastici, terapie infusionali personalizzate e dosaggi pediatrici) e conservazione dei farmaci in confezione monodose. Pertanto l'obbiettivo primario della Farmacia Ospedaliera è quello di garantire l'approvvigionamento, lo stoccaggio e la distribuzione dei prodotti farmaceutico-sanitari necessari alla struttura ospedaliera. A tal proposito l’Ospedale si è dotato di un magazzino logistico esterno di circa 4.000 metri quadrati dedicato alla conservazione dei dispositivi medici (es. siringhe, deflussori, cateteri, guanti, dispositivi specialistici, etc...), dei diagnostici in vitro (provette, reagenti per laboratorio, etc..), materiale per dialisi e altro materiale di consumo. Altrettanto importante è il ruolo attivo dei farmacisti ospedalieri nell’informare la classe medica e infermieristica in merito a documentazioni utili per migliorare il processo decisionale di selezione (attraverso il Prontuario Terapeutico e il Repertorio dei Dispositivi Medici), prescrizione ed uso dei medicinali e dei dispositivi medici all’interno dell’Azienda. Il tutto in un’ottica di una costante attenzione ai bisogni di salute del cittadino, a garanzia di qualità del prodotto allestito e distribuito sempre in maniera appropriata e attenta ai costi, garantendo la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. La Farmacia Ospedaliera è quindi responsabile della gestione del materiale farmaceutico-sanitario, dei gas medicinali e della produzione di farmaci personalizzati, anche a carattere sperimentale, nonché dell’informazione e documentazione sul farmaco e della vigilanza (farmaco-vigilanza e dispositivo-vigilanza). Inoltre alla Farmacia afferisce anche la Segreteria tecnico-scientifica del Comitato Etico. Il Comitato Etico è un organismo indipendente, composto da personale sanitario e non, che ha la responsabilità di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei pazienti che decidono di partecipare a una sperimentazione clinica. In questo caso, il ruolo del farmacista ospedaliero è quello di collaborare con tutto il personale sanitario/amministrativo che ruota intorno alla sperimentazione. Infine la Farmacia offre consulenza alla Radiofarmacia, che fa riferimento al reparto di Medicina Nucleare, al fine di garantire il rispetto delle norme di buona preparazione dei Radiofarmaci. Per concludere, esistono anche altre strutture della Farmacia con ruoli ancora più specifici.

Ci può fare qualche esempio? Di cosa si occupano?
C’è la “Farmacia delle Sale Operatorie”, dedicata all’allestimento dei kit personalizzati da impiegare durante interventi chirurgici, che si trova sotto le 36 sale operatorie; la “Farmacia delle Dimissioni” dove vengono dispensati ai pazienti dimessi i primi cicli delle nuove terapie al fine di facilitare la continuità assistenziale tra ospedale e territorio. Inoltre vengono erogate, ai pazienti cronici, le terapie ad alto costo su prescrizione informatizzata da parte degli specialisti che hanno in cura il malato affetto da specifiche patologie.

Rischio d’errore quasi nullo con il processo di automazione
L'ASST Papa Giovanni XXIII, nell'ottica di migliorare l’assistenza e la sicurezza sia per il paziente sia per gli operatori sanitari, e per garantire una maggiore appropriatezza della terapia farmacologica, nel 2005 ha avviato un processo di riorganizzazione delle attività introducendo un sistema informatizzato di farmacoprescrizione. Questo significa che i medici che operano nell’ospedale hanno abbandonato la carta e prescrivono le terapie farmacologiche utilizzando i computer dislocati nei vari reparti e dotati di un programma specifico. Così, in occasione del trasferimento del dicembre 2012 nella nuova struttura di piazza OMS, è stata introdotta la gestione del farmaco confezionato in Dose Unitaria (ogni capsula, compressa, fiala è confezionata in singola bustina). Tali processi hanno permesso di realizzare un’elevata automazione delle attività e una riduzione significativa del rischio di errore nella fase di prescrizione/preparazione/somministrazione della terapia, nonché la completa tracciabilità e rintracciabilità sia del percorso clinico sia del singolo farmaco. La Dose Unitaria deriva da un processo di riconfezionamento del prodotto commerciale presso un laboratorio dedicato e sotto il controllo e la responsabilità del Direttore della Farmacia dell’Azienda Ospedaliera, in quanto preparato galenico. Le prescrizioni mediche arrivano direttamente agli infermieri per via informatica; il carrello della terapia è preparato con l'ausilio di un armadio robotizzato che conserva i vari farmaci confezionati in Dose Unitaria dotati di un codice a barre. L'armadio robotizzato, quindi, dopo aver ricevuto l’informazione dal programma di prescrizione, alimenta il carrello delle terapie con i farmaci prescritti, inserendoli nel cassetto dedicato al singolo paziente.

Anche assistenza sul territorio
Nell’ottica della recentissima riforma sanitaria lombarda istituita con la Legge Regionale n. 23 del 2015 è stato previsto che gli ospedali debbano garantire anche l’assistenza sul territorio. La Farmacia Ospedaliera dovrà quindi farsi carico delle nuove problematiche dell’area farmaceutica territoriale considerandone tutti gli aspetti dell’assistenza, sviluppo tecnologico, potenziamento dei servizi territoriali, con una forte attenzione alla cronicità e al costante monitoraggio della terapia domiciliare a supporto della persona assistita.

a cura di GIULIA SAMMARCO