A Natale puoi. Arriva puntuale, ogni anno, il tormentone che sembra quasi convincerci che sì, a Natale possiamo essere tutti più buoni, rispolverare intenzioni spesso dimenticate nel resto dell'anno, oltre, naturalmente, la solita lista di regali per parenti e amici in molti casi però comprati più per obbligo che "per cuore". Perché allora questo Natale non inseriamo nell'elenco anche un regalo un po' speciale, destinato a qualcuno che non conosciamo personalmente? "Ma cosa posso regalare a uno sconosciuto?" Molti si chiederanno. Qualcosa che non ha ma che dovrebbe avere per diritto. Una casa, per esempio. O una famiglia. O tutte e due. E come? Grazie ad associazioni come "Insieme per mano Onlus" che quest'anno festeggia il primo compleanno e l'avvio di una Casa Famiglia per bimbe di strada a Calcutta. L'associazione, con sede a Nembro, è costituita da un gruppo di donne con esperienza di cooperazione in Paesi in via di sviluppo. Proprio nella città della gioia è nata la spinta a realizzare qualcosa di concreto per i più bisognosi e indifesi: i bambini.
«Sono due i progetti avviati» spiega Stefania Bonomi, presidente dell' Associazione. «Il primo riguarda la nutrizione, l'igiene e l'educazione scolastica dei bambini e un laboratorio di cucito per le donne dello slum di Dapha, un quartiere costituito da baracche tra montagne di spazzatura "a cielo aperto" dove vivono circa 5000 persone in condizioni di estrema povertà. I bambini aiutano nello smistamento dei rifiuti, spesso tossici, contribuendo al guadagno di poche rupie necessarie a tutta la famiglia. I diritti fondamentali non vengono tutelati e questo genera dinamiche di sfruttamento dei più forti sui più deboli. Il progetto ha promosso azioni di sostegno che garantiscano condizioni minime di assistenza socio sanitaria ed alimentare. Sono in corso anche percorsi di scolarizzazione per i bambini più poveri, mentre per le donne è previsto l'insegnamento di una professione che possa renderle più autonome». Il secondo progetto, invece, prevede la realizzazione di una Casa Famiglia. «A Calcutta i minori che vivono da soli in strada sono circa 100.000. Facili prede di abusi e sfruttamenti da parte di trafficanti d'organi e di schiavi, le bambine sono ancora più vulnerabili proprio perché culturalmente inferiori ai loro coetanei. Ricevono inoltre meno cure, istruzione e affetto. Per "Insieme per mano" è fondamentale diffondere modelli di comportamento basati sul rispetto, l'uguaglianza e la solidarietà affinché queste bambine, una volta adulte, possano sperare in una vita dignitosa» conclude Bonomi. Una speranza a cui ognuno può dare il suo contributo, magari proprio approfittando della "bontà" del Natale.
Per informazioni
www.insiemepermano.org
a cura di CHIARA LORENZI