L’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo si conferma un punto di riferimento regionale nell’ambito della cura oncologica con l’attivazione di un nuovo acceleratore lineare di ultima generazione, il Truebeam HD.
Entrato in funzione il 17 giugno 2024, il Truebeam HD è un notevole passo avanti per il reparto di Radioterapia dell’ospedale, arricchendone la dotazione tecnologica già all’avanguardia. L’acquisto del Truebeam HD è stato reso possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), a dimostrazione dell’importanza strategica attribuita dal governo italiano al potenziamento delle infrastrutture sanitarie. La nuova apparecchiatura si affianca a un acceleratore “gemello” installato nel 2020, grazie a un finanziamento della Regione Lombardia, portando a tre il numero totale di LINAC (acceleratori lineari) in dotazione al reparto.
Precisione ed efficienza: i vantaggi delle nuove tecnologie per la radioncologia
L’adozione di queste tecnologie avanzate è cruciale in un contesto sanitario come quello attuale, in cui la domanda di trattamenti radioterapici è in costante crescita. Secondo i dati più recenti, il numero di pazienti oncologici che necessitano di radioterapia è in aumento in tutta Europa, con una richiesta che si prevede continuerà a crescere nei prossimi anni. Questo trend è confermato anche dai numeri registrati dal Papa Giovanni XXIII: solo nel 2023, circa 1800 nuovi pazienti sono stati sottoposti a una prima valutazione radioterapica, con oltre 1300 di essi che hanno proseguito con un ciclo completo di trattamento. L’introduzione del Truebeam HD permetterà all’ospedale di rispondere in modo ancora più efficace a questa crescente necessità, migliorando la qualità del servizio offerto ai pazienti e riducendo i tempi di attesa.
L’innovazione per la radioterapia
Il Truebeam HD rappresenta il culmine della tecnologia radioterapica moderna, offrendo numerosi vantaggi sia per i pazienti che per i medici. La caratteristica principale di questo acceleratore lineare è la sua capacità di erogare radiazioni ionizzanti con una precisione senza precedenti, concentrando la dose terapeutica direttamente sul tumore e minimizzando l’esposizione dei tessuti sani circostanti. Questo è un aspetto cruciale nella radioterapia, dove l’obiettivo è colpire con precisione la massa tumorale senza danneggiare i tessuti circostanti, riducendo così gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita dei pazienti. La tecnologia avanzata del Truebeam HD consente inoltre di ridurre il numero di sedute necessarie, poiché è in grado di somministrare una dose maggiore di radiazioni in un singolo trattamento. Ciò significa meno accessi in ospedale per i pazienti, con un conseguente minor impatto sulla loro routine quotidiana. Questa rapidità e precisione dei trattamenti non solo migliorano l’esperienza del paziente, ma permettono anche ai radioterapisti di ottimizzare i tempi delle agende, concentrando i trattamenti in poche sedute o, in alcuni casi, in una sola. Un altro vantaggio significativo offerto dal Truebeam HD è la possibilità di estendere l’utilizzo della radioterapia stereotassica. Questa tecnica radioterapica, altamente precisa, è particolarmente indicata per il trattamento di tumori di piccole dimensioni o localizzati in zone delicate del corpo, come il cervello o il polmone. La stereotassia consente di colpire il tumore con fasci di radiazioni estremamente precisi, riducendo al minimo i danni ai tessuti circostanti e migliorando le possibilità di successo del trattamento.
Un impegno condiviso
L’installazione e l’attivazione del nuovo acceleratore lineare sono state il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto numerosi professionisti dell’ospedale. “L’attivazione del nuovo acceleratore lineare Truebeam HD rappresenta un traguardo importante per la Radioterapia del Papa Giovanni XXIII”, ha dichiarato Maurizio Portaluri, Direttore della Radioterapia che ha voluto esprimere la sua gratitudine anche verso tutti i professionisti coinvolti, compresi i radioterapisti, i fisici sanitari, le direzioni sanitarie e amministrative, l’ingegneria clinica e l’ufficio tecnico dell’ospedale: “Grazie al loro impegno congiunto si è ridotto al minimo il disagio per i pazienti in questi mesi di lavori necessari per l’installazione della nuova macchina. Con le tre apparecchiature pienamente operative, l’offerta di radioterapia ai malati che si affidano alle cure multidisciplinari delle diverse équipe oncoematologiche si arricchisce di un’altra tecnologia di alta precisione. Anche i tempi di risposta alla crescente domanda di radioterapia potranno ulteriormente accorciarsi”. La collaborazione tra i diversi reparti dell’ospedale ha permesso di superare le sfide tecniche legate all’installazione del nuovo acceleratore e di mettere rapidamente a disposizione dei pazienti questa nuova tecnologia. Con le tre apparecchiature ora pienamente operative, l’offerta di radioterapia del Papa Giovanni XXIII si arricchisce ulteriormente, permettendo di rispondere in maniera ancora più efficace e tempestiva alla crescente domanda di cure radioterapiche. “L’investimento in questa nuova apparecchiatura - ha sottolineato infine il Direttore Generale Francesco Locati - consentirà di aumentare la capacità di trattamento, di ridurre i tempi di attesa per i pazienti e di offrire loro terapie ancora più personalizzate e mirate. La tecnologia rappresenta sempre più un elemento fondamentale anche in campo sanitario: per questo siamo determinati a mantenere la dotazione tecnologica del Papa Giovanni XXIII costantemente all’avanguardia, per garantire ai nostri pazienti le migliori cure possibili”.
A cura di Ivana Galessi