Negli ultimi anni il modo in cui le persone si incontrano, si innamorano e si frequentano è radicalmente cambiato, grazie anche all’innovazione portata dai siti di incontri online. Questi rappresentano il luogo virtuale dove uomini e donne di ogni fascia d’età possono conoscersi, chattare, incontrarsi e iniziare una relazione, e il loro successo è legato soprattutto ai cambiamenti sociologici che la società sta sperimentando: minor tempo a disposizione, dinamicità della società, libertà sessuale, equiparazione dei diritti tra generi, e molto altro. Ma è tutto oro quello che luccica?

Dott.ssa Crotti, quali sono le principali caratteristiche delle piattaforme di dating online?

I siti di incontri sono molteplici, ognuno con le proprie peculiarità, ma spesso condividono una serie di caratteristiche di base: alcune puntano su un target specifico di utenza, altre possono differenziarsi a seconda della finalità; alcune sono usate principalmente da chi cerca una relazione estemporanea, altre invece per una relazione sentimentale seria e impegnata. Ci sono poi piattaforme che hanno realizzato un algoritmo che accoppia automaticamente gli utenti in base alle informazioni contenute nel profilo, mentre altre si basano su un sistema di matching manuale, cioè curato dai moderatori del portale. Al di là delle specificità delle piattaforme, i siti di incontri funzionano in una maniera molto simile tra loro: il primo passo consiste nella registrazione, attraverso l’inserimento dei dati, mentre in un secondo momento si crea un account per impostare il proprio utente.

Quali scopi si prefiggono coloro che utilizzano le piattaforme?

Negli anni sono stati condotti diversi studi, soprattutto negli Stati Uniti, che hanno evidenziato un ampio ventaglio di motivazioni: dall’esperimento di Botnen (2018) che ha mostrato come la maggior parte delle persone che usano questi siti per appuntamenti non siano interessati a cercare l’anima gemella, ma bensì a incontri occasionali, a quella compiuta da Hallem (2018), secondo cui le persone possono essere interessate a cercare anche individui con cui sviluppare una relazione duratura.

Ci sono differenze di utilizzo di queste app, anche tra uomo e donna?

Sì, anche al base al tipo di utenza – uomo o donna – l’obiettivo di utilizzo di queste piattaforme sembra cambiare. Il senso comune, e anche una consistente quantità di ricerche sociologiche, ci spingono a pensare agli uomini come più impegnati nella ricerca di nuove e brevi avventure sessuali, mentre le donne sembrerebbero vestire un ruolo più romantico, volendo trovare un partner con cui creare una relazione. In realtà, questa teoria è parsa poco consistente e si sono fatte strada altre tesi, tra cui quella del SOI (Sociosexual Orientation Inventory), un “inventario” messo in pratica negli anni ‘90 che ha permesso di classificare i soggetti in base alla polarità ‘ristretto/non-ristretto’ dell’orientamento socio-sessuale. Con ristretto si intende la tendenza a volere rapporti sessuali esclusivamente all’interno di relazioni ad alto coinvolgimento emotivo e che richiedono impegno verso l’altro. L’estremità dell’orientamento non-ristretto indica, invece, la tendenza a preferire relazioni che richiedono basso impegno, scarsa intimità e minimo coinvolgimento emotivo. La differenziazione uomo-donna, quindi, non è sempre valida: è più utile considerare l’unicità del singolo individuo, le cui scelte possono variare in base a molteplici fattori.

Trovare l’amore sul web è quindi un fenomeno epocale o una moda? 

A fare chiarezza su questo fenomeno sono state alcune ricerche accademiche: un sondaggio condotto nel 2015 dal Pew Research Center, ha dimostrato che il 5% delle coppie si sono innamorate grazie a un sito o a una chat di dating online. Nel 2017 un’altra survey condotta da The Knot ha rilevato che questa percentuale è addirittura del 19%. Il numero trend di profili iscritti ai siti di dating online è dunque in costante crescita, ma il vero problema è capire se gli incontri online funzionano in modo efficace.

E come si può capire?

Per capire se i siti di incontri funzionano davvero, è fondamentale comprendere gli obiettivi reali degli utenti e le loro qualità. Grazie all’utilizzo di questionari standardizzati, diversi studiosi hanno scoperto che le persone più “socievoli” sono quelle che hanno maggiori probabilità di utilizzare con successo i siti di incontri. Inoltre, alcune ricerche hanno confermato che molte coppie nate grazie al web sono addirittura più solide di quelle che si sono conosciute tradizionalmente, con matrimoni più duraturi nei quali si ha meno probabilità di separarsi o di divorziare entro il primo anno di matrimonio. Secondo un’altra corrente di studiosi, però, i siti di incontri funzionano solo nei casi in cui i “dater” abbiano ben chiari gli obiettivi che vogliono raggiungere. Anche mostrare un profilo completo, con foto reali, nel quale sono illustrati chiaramente i propri successi, aiuta ad avere un buon riscontro. Pare dunque che anche nella nostra società, dare una parvenza di serietà, organizzazione e successo attiri molto di più i partner interessati a relazioni stabili. La simpatia e l’aspetto fisico invece, sono qualità necessarie ai fini di incontri occasionali. 

A cura di Claudio Gualdi
con la collaborazione della dott.ssa Francesca Crotti
Psicologa e consulente sessuale
Bergamo