Il 63% di chi utilizza i social media e il 3% della popolazione generale hanno dichiarato di essere stati vittime di una truffa sentimentale/amorosa almeno una volta nella vita. Conosciuta anche come Romance Scam, è una forma particolare di cyber-truffa che ha l’intento di estorcere illecitamente denaro. Purtroppo però i danni non sono solo materiali. Abbiamo chiesto qualche consiglio su come proteggerci al dottor Massimo Masserini, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo clinico.

Dottor Masserini, quali sono le caratteristiche principali del truffatore e della vittima?

Il truffatore è un abile adulatore e corteggiatore che fa sentire il suo bersaglio unico e desiderato, “speciale”. La maggior parte delle vittime di truffe sentimentali, come mostra una recente ricerca condotta in Italia da un gruppo di specialisti dell’Università di Siena e pubblicata sulla rivista internazionale Clinical Practice and Epidemiology in Mental Health, sono donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni circa, accomunate dall’idea strettamente romantica delle relazioni oltre che dal fatto di nutrire un forte bisogno di vivere emozioni nuove, intense e diverse dalle solite che vivono nella quotidianità, magari percepita come frustrante e appiattita.

C’è qualche campanello d’allarme?

Il truffatore solitamente finge di essere un perfetto fidanzato virtuale, che conserva ben nascosta la propria identità, ma secondo uno studio condotto in Inghilterra (i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking) vi sono dei segnali che possono far capire che molto probabilmente si ha a che fare con un criminale che ha intenzione di commettere una truffa amorosa. Sono infatti stati identificati cinque stadi secondo cui il Romance Scam viene costruito:

> fase di profilazione, nella quale il truffatore riceve più informazioni possibili, per poi creare il suo profilo ad hoc sulla base degli interessi e delle passioni della vittima, in modo tale da renderlo più attraente e interessante possibile;

> fase di preparazione, in cui il truffatore, dopo essere riuscito ad attrarre a sè l’attenzione, cerca di indagare attraverso tecniche manipolative quali siano gli aspetti affettivi che mancano nella vita della vittima e promette di soddisfarli. La modalità di interazione è simile al cosiddetto love bombing (bomba d’amore), infatti tra i due interlocutori inizia a crearsi una relazione intima, costruita passo per passo dal truffatore seduttivo, che si interessa alla vittima, la fa sentire desiderata e importante con chiamate, attenzioni frequenti, corteggiamenti con belle parole, lettere, poesie che mostrano un forte, ma in realtà fasullo, interesse. Sempre in questa fase il truffatore esprime spesso il desiderio di incontrare la vittima, ma ciò non sarà mai possibile per cause esterne. Tale fase può durare anche molto tempo, proprio perché l’obiettivo è quello di creare un intenso legame di fiducia: così facendo la vittima cade nel circolo vizioso di una relazione invischiata e dipendente;

> fase di offesa, in cui l’impostore inizia ad avanzare la richiesta di denaro, fino a decretare, nei casi più gravi, la bancarotta della vittima. In questo caso si possono determinare quattro possibili scenari: il truffatore inizia a chiedere una piccola somma di denaro e, una volta ottenuta, avanza una richiesta di denaro più sostanziosa; il truffatore chiede immediatamente una grande cifra; il truffatore chiede una gran quantità di denaro e, qualora la vittima rifiuti, torna nuovamente a chiedere cifre più basse e facilmente ottenibili; in questi casi le richieste di denaro vengono giustificate con problemi improvvisi. L’ultima modalità che può presentare il truffatore è avanzare piccole richieste di denaro per far fronte a spese quotidiane;

> fase di abuso sessuale, nella quale il criminale umilia sessualmente la vittima sempre tramite web (tale fase però, fortunatamente, non si riscontra spesso);

> fase di rivelazione, in cui, giunto al suo scopo, il criminale sparisce e la vittima innamorata capisce di essere stata truffata. In tali casi la vittima, oltre ad aver subito un vero e proprio reato, punibile e perseguibile dal Codice Penale, avverte la sensazione di aver perso una persona cara e un legame ritenuto da lei importante.

Come è possibile proteggersi?

Ecco alcuni atteggiamenti precauzionali da attuare a prescindere: di fronte a richieste sconosciute è bene insospettirsi; prima di condividere dettagli importanti, foto e materiale privato della vita personale ricordare che i truffatori potrebbero usarli in seguito per un ricatto; inserire la foto e il profilo delle persone con cui si chatta sui motori di ricerca può essere utile per verificare se sono già stati utilizzati; valutare criticamente l’invio di denaro o regali a terze parti e tenere traccia di eventuali pagamenti e chat, che serviranno eventualmente a denunciare la truffa.

“Quando sfuggono al controllo, le emozioni possono rendere stupidi individui intelligenti.”
Daniel Goleman

E se si pensa di essere vittima di una truffa sentimentale?

È importante interrompere immediatamente i contatti e, se possibile, conservare qualsiasi prova (come i messaggi) che possa identificare il truffatore, presentare una denuncia alle forze dell’ordine e, qualora si siano forniti i dettagli del conto corrente o di qualche carta di pagamento, contattare la propria banca. Non bisogna poi sottovalutare gli effetti psicologici indesiderati che investono la vittima: oltre al forte senso di vergogna, umiliazione e delusione, infatti, si può giungere a malattie psicosomatiche. È bene dunque rivolgersi a specialisti per intervenire quanto prima e ristabilire una condizione di equilibrio emotivo. 

A cura di Maria Castellano
con la collaborazione del dott. Massimo Masserini
Psicologo e Psicoterapeuta, Sessuologo clinico
MindFit Clinic, Bergamo