Il Progetto ROCCO (Registry Of Coronavirus COmplications), con il supporto di Rotary Distretto 2042 e la partnership tecnico economica scientifica di AIOLA, nasce a giugno 2020 come progetto sociosanitario e di ricerca unico nel panorama internazionale per la popolazione affetta da Coronavirus con lo scopo di valutare e monitorare le conseguenze a lungo termine. Si presenta come una continuazione del Progetto Call Center nato grazie a Rotary, su richiesta di ATS Bergamo, durante la prima ondata di Coronavirus. Conta sul supporto di 50 medici volontari che seguiranno per un anno almeno 600 bergamaschi che hanno contratto il Virus Covid 19 con manifestazioni cliniche di diversa gravità. I volontari si uniscono agli altri 100 già presenti per la gestione delle linee di supporto alla comunità bergamasca, per dare risposte ai piani vaccinali, ai servizi di tamponi e altri secondo le esigenze descritte da ATS. 

«Il progetto sociosanitario si propone non solo di valutare le complicazioni dopo esposizione/infezione a Covid 19 a lungo termine (monitoraggio fino a un anno), ma anche di porre particolare attenzione al percorso riabilitativo e all'eventuale insorgenza di dolore cronico che può emergere dopo tale infezione. Infatti, attualmente non vi è alcuna evidenza su come riabilitare correttamente le persone che abbiano contratto tale infezione. Il nostro approccio, grazie anche all'eccezionale supporto di Umberto Pellizzari e alla Sua Umberto Pellizzari Apnea Academy e alla supervisione del Dott. Massimiliano Sacchelli, responsabile del progetto fisiatrico, sarà volto al recupero muscolare e (SOPRATTUTTO) a un'attenzione a recuperare la percezione del proprio respiro apprendendo importanti tecniche di respirazione» spiega la Presidente dott.ssa Monica Vitali.

Tutti i pazienti potranno accedere a riabilitazione a domicilio o presso strutture riabilitative che hanno dato la loro disponibilità Inoltre, tutte le persone coinvolte nel progetto verranno edotte con dei video a come eseguire una riabilitazione fisica volta al recupero della propria capacità motoria. Infine, visto il neurotropismo del virus, si monitorerà l'eventuale insorgenza di dolore in modo da poterlo trattare il prima possibile evitando la sua cronicizzazione. Attualmente questo è il primo progetto sociosanitario a lungo termine a livello mondiale per valutare queste due problematiche (dolore e recupero funzionale globale): i risultati garantiranno nuove possibilità terapeutiche e nuove conoscenze fondamentali a permettere il recupero più precoce possibile dei pazienti che hanno contratto il Covid anche in forma asintomatica. 

«I risultati del progetto sociosanitario permetteranno anche di fornire modelli sociosanitari validati di monitoraggio trattamento del dolore e dell'approccio riabilitativo estendibili a tutto il territorio nazionale. Il progetto di ricerca si propone, attraverso collaborazione con centro di ricerca croato Genos e Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, di studiare in tutti i pazienti il loro profilo glicoproteico (la glicoproteina è uno degli elementi fondamentali attraverso cui il virus infetta le cellule) per valutare se esistano dei markers che possano predire non solo la suscettibilità all'infezione, ma anche la suscettibilità di sviluppare a lungo termine effetti collaterali di diverso tipo non solo polmonari. E' il primo al mondo a studiare gli effetti a lungo termine non solo a livello respiratorio ma anche a livello muscolare e di dolore cronico. Contribuirà anche alla comprensione dei meccanismi biomolecolari alla base dell'infezione del virus» continua la dottoressa Vitali. 

Tutti i risultati sia del progetto sociosanitario sia del progetto di ricerca saranno poi discussi in un convegno internazionale che si dovrebbe tenere il prossimo autunno (2021) per riunire a Bergamo tutte le eccellenze di questo campo e discutere su come questo virus possa essere trattato e gestito anche nel lungo periodo. 

Il progetto di ricerca

Prevede di correlare le sequenze a lungo termine con la glicomica ovvero studio delle glicoproteine che verrà fatto d un importantissimo centro di glicomica: Genos.  Tale centro si è dato disponibile a coprire tutte le spese di questi studio, quindi lo studio scientifico non determinerà alcun costo per progetto Rocco. A luglio il progetto è stato approvato dall'ASST Papa Giovanni XXIII, ora il progetto di ricerca sta per partire con l'attivazione dei prelievi di sangue non appena terminerà la seconda ondata. 

Saranno arruolati 600 pazienti in 5 classi di gravità clinica 

- 120 pazienti con infezione da COVID ma asintomatici 

- 120 pazienti con infezione da COVID non ricoverati ma che hanno avuto sintomi lievi 

- 120 pazienti con infezione da COVID ricoverati ma che non hanno avuto bisogno di ventilazione con casco o con ventilazione meccanica 

- 120 pazienti con infezione da COVID ricoverati che hanno avuto bisogno di ventilazione con casco 

- 120 pazienti con infezione da COVID ricoverati che hanno avuto bisogno di ventilazione con ventilazione meccanica 

I pazienti verranno valutati ogni due mesi per qualità di vita, eventuale dolore presente, impairment funzionale e necessità di riabilitazione. 

Non appena ottenuto il via libero definitivo dell'Ospedale sarà sottomesso per pubblicazione il primo lavoro di descrizione trasversale del campione selezionato in quanto i primi dati evidenziano.

Ad oggi sono già stati accettati due lavori scientifici su rivista internazionale indexate con alto Impact Factor: Glycobiology (IF 4.1) and Frontiers in Medicine (IF3.9) 

Il primo lavoro ha valutato un possibile marcatore per predeterminare la gravità delle manifestazioni cliniche in pazienti con infezione acuta da Covid 19. Tale lavoro sarà poi confermato e ampliato dal progetto di ricerca che stiamo illustrato. Lo studio a lungo termine sarà quindi ancora più importante per valutare se e come tali marcatori variano nel tempo e come possano predire disturbi negli anni a venire.

Il secondo lavoro ha invece identificato, su un campione di più di 6900 pazienti, quanto l'umidità dell'aria possa essere correlata alla gravità della malattia, giustificando così la stagionalità del virus stesso. 

Attività del progetto sociosanitario 

L'attività di monitoraggio dei pazienti avviene grazie al contributo di PLANETEL srl che ha garantito la attivazione gratuita delle linee telefoniche tramite la piattaforma Sangoma. 
Il progetto sociosanitario è stato definito nei mesi di settembre e ottobre con la scelta della piattaforma su cui raccogliere i dati dei pazienti. 
A novembre è partita la raccolta dati e ad oggi sono stati contattati già più di 300 pazienti. I dati finora raccolti denotano una sorprendente incidenza di problematica a lungo termine che se fosse confermata delineerebbe la necessità di pensare a nuovi modelli di gestione della cronicità dei pazienti dopo infezione da Covid. 

sponsor rocco

Il Progetto Rocco Bergamo è frutto di passione, dedizione ed energia ed è stato reso possibile solo grazie al coinvolgimento e alla proattività di enti, istituzioni e aziende. E' stata nominata Presidente la dott.ssa Monica Vitali, supportata dal Dott. Maurizio Maggioni, Dott. Luca Vitali, Dott. Massimo Allegri e Dott. Giuseppe Navarini, segreteria amministrativa Sig.ra Di Gloria Mirella. Il supporto organizzativo per la campagna di GoFoundMe e il supporto tecnico per la raccolta dati è della Società Innovation-Lab. Bergamo Salute è media Partner del progetto. 

A cura di Lella Fonseca