Siamo stati tutti travolti e storditi dall’onda anomala della pandemia e del lockdown. Ci siamo aggrappati fortemente agli scogli dei nostri affetti per mantenere almeno un po’ quel senso di realtà che stava sfuggendo, abbiamo atteso trovando il modo di impiegare il tempo, siamo diventati tutti più social e abbiamo sperimentato nuovi modi per rimanere in contatto. E ora? Che cosa sta succedendo dentro di noi? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Erica Chitò, psicologa.

Dottoressa Chitò, ora che il peggio sembra essere passato che cosa si muove sotto la superficie che pare più calma?
Per molti credo che ci sia un forte desiderio di cambiamento, quel vento che ti porta profumi di altri luoghi, di altri modi di essere e di sperimentarti, quella sensazione che tutto intorno sia comunque cambiato e che non sia possibile tornare indietro. I tempi sono maturi e questa sembra proprio l’occasione giusta per fare il punto e riprendersi del tempo per se, per capire dove si sta andando. Mi riferisco in particolare a molte situazioni professionali e lavorative, ma anche scelte di vita e relazionali. Questo periodo in cui l’attesa ci ha obbligato a situazioni impreviste e stressanti ci pone ora diversi interrogativi: quali sono le cose più importanti adesso per te? Come sono cambiate le tue priorità? In che direzione vuoi andare adesso e con chi vuoi farlo? E’ possibile che l’esperienza del Covid abbia smosso delle situazioni a cui ora è possibile guardare con più lucidità.

Vale anche per chi ha vissuto il tempo del Covid-19 come un’esperienza devastante?
Ora è il tempo del dopo, non si sa quanto sarà lungo il tempo in cui scendere nel profondo prima di poter risalire, ma anche questo è fare esperienza di sé, poter accedere a un’interiorità fatta di attesa e di calma, come quell’oceano fatto di quiete sul fondale, in cui a volte dobbiamo lasciare anche parti di noi per poter andare avanti.

Come percepire che questo desiderio di cambiamento si fa strada dentro di noi?
Il cambiamento arriva e contiene una possibilità, un pensiero diverso per ricominciare o per raccogliere ciò che è rimasto e capirne il valore. Il cambiamento riguarda tutti, sempre. Cambiamento desiderato, sperato, ricercato o al contrario subito, come un torto, come una violenza. Ciò che ci accomuna è la possibilità di usare questo cambiamento per scoprire cosa c’è ancora di nuovo in noi, perché il nuovo nasce prima nel nostro pensiero e solo dopo nella realtà che abitiamo.

A cura di Lella Fonseca
con la collaborazione della Dott.ssa Erica Chitò
Psicologa Clinica
Centro PsicoSalute Bergamo
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