Carezze e massaggi sono gesti importantissimi per lo sviluppo armonico del bambino, per il suo benessere psico-fisico ma anche per quello della mamma e del papà. Nella vita quotidiana sono molte occasioni di “contatto”: dal cambio del pannolino al bagnetto. Ma altre possono essere create appositamente, ritagliandosi momenti tutti per sé che aiutano a instaurare una comunicazione profonda tra genitori e neonato. Ne parliamo con Annamaria Mangili, massofisioterapista.

Cos’è il massaggio del bambino?
Il massaggio del bambino non è una tecnica, né una terapia, ma un modo piacevole e rilassante per stabilire un contatto profondo con il proprio bambino. Nel patrimonio culturale di molti Paesi del mondo, il massaggio del bambino costituisce una tradizione antica, tramandata di madre in figlia. Negli ultimi anni, anche grazie agli studi sempre più numerosi sulla comunicazione tattile e sulla relazione tra genitore e bambino, il massaggio infantile è stato riscoperto in tutta la sua importanza. Il massaggio del bambino è semplice, ogni genitore può apprenderlo facilmente e può adattarsi alle esigenze del bambino, fin da piccolo e durante le diverse fasi della sua crescita. Grazie a questo contatto profondo è possibile accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del proprio bambino: è un modo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con lui; è una pratica che si fonda sul rispetto, il silenzio e I’ascolto attivo.

Che benefici offre al neonato?
L’evidenza clinica e recenti ricerche hanno infatti dimostrato che il massaggio comporta numerosi effetti benefici sullo sviluppo e sulla maturazione del piccolo. In particolare, favorisce le funzioni vitali (apparato circolatorio, digerente, immunitario, respiratorio), induce il rilassamento e aiuta a contrastare disturbi del sonno. Migliora il funzionamento dell’intestino, contribuisce a prevenire o dare sollievo in caso di stipsi e meteorismo e coliche addominali.

Cosa insegna invece ai genitori?
Il massaggio costituisce per il genitore un’occasione preziosa per scoprire e imparare ad ascoltare i segnali del proprio bambino, così da accoglierne i bisogni in modo attento e rispettoso. Promuovendo e sostenendo il contatto e la comunicazione profonda, non solo aiuta il genitore a comprendere meglio il linguaggio unico del proprio bambino, ma anche il proprio (il proprio nuovo mondo interiore come genitore).

"Il massaggio del bambino attiva e stimola esperienze di comunicazione non verbale: sorriso, contatto visivo, contatto attraverso la pelle”

L’ABC per iniziare
Il massaggio infantile può essere effettuato dalla nascita fino a 12 mesi, ma anche dopo adattandolo alle diverse fasi della crescita. Il bambino deve essere fatto sdraiare su un letto o meglio ancora per terra su cuscini, possibilmente dopo il bagnetto, prima della nanna, in un ambiente riscaldato e con luci soffuse. Il massaggio comincia dalle gambe, poi si passa all’addome, al torace, alle braccia al viso e alla schiena. Le mani devono essere calde e i primi sfioramenti leggeri.

a cura DI VIOLA COMPOSTELLA
con la collaborazione di Annamaria Mangili
Massofisioterapista
Incorpomente Bonate Sotto