Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura anche l’Associazione Giovani Farmacisti ha voluto dare il proprio contributo affidandosi al potere terapeutico della musica.

«La musicoterapia, così vasta nel suo repertorio e ricca di linguaggi intrinseci e immediati, permette di rivolgersi direttamente al corpo emotivo di coloro che vi entrano in contatto, instaurando un canale di comunicazione altamente efficace e di ampio riscontro in tutte le fasce di età» osservano Agnese Piantoni, infermiera e musicoterapeuta, e Maria Silvia Calvino Ramaccio, farmacista attiva e impegnata sia nell’Ordine dei Farmacisti di Bergamo che nell’Associazione Giovani Farmacisti. «In ambito specialistico, lo spirito della musicoterapia è proprio questo: affiancarsi alle normali terapie e ai momenti di degenza per portare sollievo e miglioramento alla condizione di salute delle persone, anziane e non, attraverso una melodia o il suono della voce, sfruttando questa caratteristica unica della musica» continuano le due dottoresse, a cui si aggiunge la dottoressa Elena Bottazzi, farmacista. 

La musica come terapia

Per quanto non ancora riconosciuta tra le professioni sanitarie, la musicoterapia è di fatto presente nei centri di riabilitazione e negli ospedali. Il riconoscimento della sua scientificità deve passare anche attraverso la dimostrazione della sua efficacia nei diversi ambiti di applicazione, ma quello che ormai è universalmente riconosciuto - e lo sarà sempre più - è l’aiuto che questa disciplina fornisce sia nel processo di cura, sia
nel migliorare l’approccio alla salute e alla qualità di vita delle persone.

Quali possono essere i benefici della musica sulla salute?

Diversi progetti pilota avviati in strutture di degenza, con particolare attenzione ai pazienti psichiatrici e affetti da Alzheimer, hanno dimostrato che i suoni e le melodie possono avere numerosi effetti benefici, come smuovere ricordi positivi, coinvolgere e aggregare; possono portare i pazienti a muovere corpo ed emozioni seguendo la musica e, infine, interagire, aumentando felicità e sicurezza personale. La musica è
un linguaggio universale che, attraverso parole non verbali e non scritte, aiuta a rivivere ricordi e a muovere cassetti della memoria, alleviando momenti d’ansia, migliorando energia e tono dell’umore e favorendo l’inserimento nel gruppo.

La cultura è cura
Entrambe le iniziative, promosse dagli Ordini dei Farmacisti e dalle Federfarma di Bergamo e Brescia, fanno parte del palinsesto La Cultura è Cura: eventi, conferenze, visite guidate e appuntamenti lungo tutto l’anno. In particolare, l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma Bergamo hanno previsto un ricco calendario pubblicato sul sito www.culturainfarmacia.it, piattaforma condivisa dalle due province attraverso la quale i cittadini possono visualizzare gli appuntamenti, prenotare le visite e trovare tutti i link utili.

Quali sono le iniziative in programma?

In questo anno speciale, le iniziative a favore della musicoterapia sono due, previste nel mese di ottobre. La prima è un concerto del coro degli studenti dell’Università di Bergamo diretti dalla professoressa Laura Pesenti, insegnante di canto lirico e moderno, vocal coach di fama nazionale ed esperta nella risoluzione delle patologie delle corde vocali, presso la Casa di Riposo di Dalmine, alla presenza di Ernesto De Amici, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bergamo. Grazie a questa iniziativa, gli ospiti della struttura potranno comprendere la capacità della musica di collegarsi alle emozioni
e al sentito, attraverso brani di diverso stile e genere. È dimostrato infatti che, attraverso l’ascolto della musica e la partecipazione attiva dei pazienti, la prognosi e la degenza possono migliorare.

E la seconda?

La seconda iniziativa è una conferenza pubblica che vedrà, oltre alla presenza della professoressa Laura Pesenti, quella di Fabio Santini, noto giornalista, scrittore e musicologo, di Agnese Piantoni e Silvia Pellegrini, educatrice professionale della Casa di Riposo di Dalmine. L’incontro alternerà discussioni riguardanti la salute e la medicina ad aspetti più artistico-musicali: si indagherà come la musica, attraverso le frequenze dei suoni e delle melodie, agisce a livello delle cellule e dell’organismo, influenzandone i meccanismi. Per questo, ciascuna melodia può dare un aiuto specifico e agire sulla memoria e sul ricordo delle persone, quindi essere usata a scopo terapeutico. 

A cura di Ivana galessi
con la collaborazione della dott.ssa Maria Silvia Calvino Ramaccio
Farmacista Esperta in medicine complementari
e della Dott.ssa Elena Bottazzi Farmacista Esperta in medicine complementari